E’ una delle azioni intraprese dallo Strategy Group/Commission Group su richiesta di Liberty Media: dal GP Spagna i numeri e i nomi presenti sulle monoposto dovranno essere più facili da leggere da parte degli spettatori.
Mercedes è stato il primo Team a mostrare la sue scelte. Se per il numero di gara non è stato concordato un cambio di posizione ma solamente decisa la sua dimensione minima (23 cm x 4 cm a numero), sul nome del pilota i vari Team si sono piuttosto riguardo al posizionamento. Il tutto è da legarsi agli spazi che i Team hanno da dedicare, o meglio vendere agli sponsor. La FIA ha consigliato di mettere il nome del pilota, anche abbreviato a sole tre lettere (le stesse visibili sul monitor dei tempi), in una delle tre parti riportate di seguito: nella parte posteriore dell’aiscope, quindi sulla pinna, sulle pance o sugli endplate dell’ala posteriore. Ogni lettera del nome dovrà essere almeno alta 15 centimetri e larga 3.
Mercedes ha mostrato poche ore fa le sue scelte: numeri ben più leggibili nella parte anteriore, in rosso sulla vettura di Hamilton, in blu su quella di Bottas la scelta optata e soprattutto numero, nome e bandiera sulla pinna.
Ciò che però ha attirato la nostra attenzione è la nuova pinna che Mercedes sembra porterà in Spagna. Rimane il condizionale poiché ancora non è stata mostrata nella Pit Lane del Montmelo. Una pinna che appare molto più lunga nella parte posteriore rispetto a quella utilizzata nei test pre stagione sempre a Barcellona e che mette in dubbio l’utilizzo della T Wing vedendo dove arriva la parte terminale della nuova pinna.
Nelle scorse settimane si è tanto chiacchierato sul web della funzione delle T Wing, parlando poco del vero obiettivo di questi profili alari, ossia la generazione di carico aerodinamico con alta efficienza. Delle ali con un alto allungamento alare (Aspect Ratio in inglese), parametro geometrico molto importante che è definito come il rapporto tra l’apertura alare e la corda media geometrica. L’allungamento alare ha effetto sulla resistenza ed in particolare sul coefficiente di resistenza indotta: maggiore è l’allungamento e minore sarà la resistenza indotta. Una componente della resistenza all’avanzamento che è invece piuttosto elevata per quanto riguarda le ali posteriori, poiché in quel caso l’allungamento alare non è elevato; da qui l’utilizzo di paratie laterali piuttosto ampie che hanno lo scopo di contrastare la resistenza aerodinamica indotta dai vortici d’estremità. Le T Wing sono utilizzate principalmente per la generazione di carico aerodinamico con un ordine di grandezza dell’1-2% (in base alla soluzione) del carico aerodinamico totale della vettura, di fronte ad un effetto negativo di resistenza all’avanzamento quasi trascurabile proprio per via dell’elevata efficienza di generazione data dal basso Aspect Ratio del profilo. Secondario l’effetto di pulizia del flusso diretto verso l’ala posteriore, con conseguente miglioramento dell’efficienza di generazione del carico dell’ala posteriore che permette di aumentare leggermente l’angolo di attacco pur non incrementando il valore di resistenza all’avanzamento.
Nelle prossime ore dalla Pit Lane arriveranno sicuramente delle immagini migliori per capire come Mercedes ha modificato il posteriore della sua W08, la parte più critica sulla vettura 2017 del Team anglo tedesco, che scenderà in pista in una versione aerodinamica parzialmente rivista e con un peso minore. Tutte queste modifiche potranno garantire alla W08 un miglioramento di 4 decimi al giro.