Il grosso problema della RedBull RB13 è la mancanza di carico aerodinamico al posteriore che crea enormi problemi agli pneumatici. RedBull in questi 4 Gran Premi non è mai riuscita a portare in temperatura la carcassa delle Pirelli 2017 generando un deleterio scivolamento dello pneumatico e quindi un surriscaldamento della superficie. Fenomeno che si è verificato soprattutto sulla mescola Soft, High Working Range, che necessita di temperature maggiori di funzionamento, mai garantite dalla problematica RB13.
Una Power Unit che paga ancora 40 CV in regime di qualifica che diventano “solamente” 25 CV poi in gara. Comunque troppi per pensare di poter lottare con Mercedes e Ferrari senza un sistema sospensivo perfetto che può garantire un assetto neutro sul dritto e ben bilanciato poi anche in curva. Un qualcosa che RedBull non riesce più a garantire, dovendo utilizzare assetti maggiormente morbidi per riuscire a sfruttare un posteriore più basso sul dritto ma che poi non garantisce gli stessi ottimi risultati nelle curve di media e alta velocità dove serve invece un assetto più rigido.
Senza contare che RedBull attualmente non ha ancora potuto usufruire di zavorra; entrambe le RB13 stanno ancora utilizzando la specifica 2016 del motogeneratore elettrico MGU-K per via di importanti problemi di affidabilità avuti durante i test invernali sulle unità 2017. Ben 5 kg in più che non permettono al Team anglo austriaco di scegliere la corretta distribuzione dei pesi.
Se confrontiamo le prestazioni della RB13 con quelle della vettura dello scorso anno possiamo notare che la situazione a livello cronometrico non è così disastrosa. Prendendo in esame le prima 4 gare del 2017 rispetto a quelle del 2016 possiamo notare che il distacco chilometrico nei confronti della Mercedes è sceso di 10 millesimi di secondo. Proprio nel 2016 la Red Bull era risorta a Barcellona quando, approfittando del harakiri Mercedes, si era aggiudicata la corsa con l’esordiente Verstappen. Se nel 2016 i problemi iniziali erano dovuti principalmente alla mancanza di potenza, più ampia rispetto a questo inizio di 2017, quest’anno le problematiche sono maggiori e coinvolgono per il 50% anche il lato “vettura”, e quindi non solamente il lato “unità motrice”.
REDBULL RB13B o RB14: la nuova vettura del Team anglo tedesco sarà molto diversa dalla precedente
La RB13 in versione B o RB14, quello lo scopriremo solo nelle prossime ore, ha l’obiettivo di limare quel 50% di gap da attribuire alla vettura che è presente tra RedBull e Ferrari / Mercedes. Per l’altro 50%, da attribuire alla scarsa potenza della Power Unit Renault, bisognerà aspettare almeno Baku anche se gli ultimi rumors non sono propriamente positivi in termini di incremento delle prestazioni visto che si parla di un miglioramento di soli 5-10 CV.