Categorie Formula 1

GP BAKU: cosa aspettarsi dalla Ferrari SF70H?

Baku, Caucaso, Azerbaijan, costa occidentale del Mar Caspio. Ottavo appuntamento del mondiale 2017 di Formula 1. Un Gran Premio molto importante sia per Mercedes, che dovrà confermare quanto di buono è riuscita a mettere in pista soprattutto con Lewis Hamilton in Canada, e sia per Ferrari che dovrà dimostrare di essere veramente competitiva anche su tracciati dove non si possono caricare troppo le ali, come lo era il circuito Gilles Villeneuve del Canada e come lo è quello di Baku che ha un terzo settore velocissimo con un rettilineo di ben 2.2 km tra curva 16 e curva 1.
GP BAKU: nel 2017 si correrà il GP dell’Azerbaijan e non quello d’Europa
Il circuito, che non ospita più in questa stagione 2017 il Gran Premio d’Europa ma bensì il Gran Premio dell’Azerbaijan, è lungo 6.003 metri ed è composto da 12 curve a sinistra e 8 a destra. Una caratteristica molto interessante, che lo rende unico anche rispetto a moltissimi altri circuiti presenti nel calendario di F1 è che gran parte dei sei chilometri di lunghezza si trovano al di sotto del livello del mare.
Da un punto di vista tecnico la pista di Baku non è sicuramente il miglior tracciato che Tilke potesse disegnare: troppe curve a 90° tipiche dei circuiti di Formula E più che di Formula 1 inframmezzate da tratti rettilinei. La parte migliore, soprattutto dal punto di vista fotografico, è la zona vicina alle fortificazioni della città vecchia, tra le curve 8 e 12, ma con una sede stradale fin troppo stretta viste anche le nuove larghezze delle nuove vetture. Proprio per via di questa parte lenta e delle numerose curve a 90° non si può optare per una configurazione aerodinamica troppo scarica che vada a privilegiare il lungo rettilineo presente nel terzo settore. E’ per questo che sarà fondamentale avere una vettura con elevata efficienza aerodinamica che permetterà anche con “poca ala” di generare il corretto carico aerodinamico per mandare in temperatura correttamente le tanto difficili Pirelli 2017.

Cosa è successo lo scorso anno? Rosberg parte in pole position dopo che Hamilton ha vanificato tutto in qualifica colpendo il muretto. La gara si mette subito in discesa per lui; dietro Hamilton inizia a risalire, ma viene afflitto da alcuni problemi alla Power Unit e non può essere aiutato via radio per non incorrere in penalità. Chiuderà 5°. La vittoria va a Rosberg davanti a Vettel. Male le Red Bull colpite da un forte degrado gomme soprattutto con la rossa per una scelta aerodinamica che ha privilegiato la qualifica alla gara.


GP BAKU: esclusiva Sky con gara alle ore 15
Anche il Gran Premio dell’Azerbaijan, cosi come quello del Canada, sarà trasmesso in esclusiva su Sky Sport F1 HD, canale 207 del bouquet di Sky.
Ecco gli orari ITALIANI:
Prove Libere 1: 11:00 – 12.30 (dalle 15.30 su Rai Sport)
Prove Libere 2: 15:00 – 16:30 (dalle 00.30 su Rai Sport)
Prove Libere 3: 12:00 – 13:00 (dalle 18.00 su Rai Sport)
Qualifiche: 15:00 – 16:00 (dalle 19.30 su Rai 2)
Gara: 15:00 (dalle 21.00 su Rai 1)

GP AZERBAIJAN: tracciato da medio carico aerodinamico dove conta avere una Power Unit performante
Da un punto di vista tecnico, più precisamente di Power Unit, il circuito di Baku è il tracciato ove la parte ibrida ha il maggior peso nell’arco di un giro in tutto il mondiale: più del 3%. A Baku sarà cruciale avere un efficiente recupero di energia elettrica da parte del motore elettrico MGU-H, su cui la Ferrari ha lavorato moltissimo tra la stagione 2016 e l’inverno che ci ha portato a questa stagione 2017 di F1. Per chi non se lo ricorda, soprattutto nella stagione 2014 e 2015 la Ferrari soffriva enormemente su queste tipologie di tracciati poiché l’unità motrice italiana non era stata concepita sulla massimizzazione di quella che è una energia ancora “non regolamentata”. 

Ricordiamo che il regolamento tecnico permette un recupero massimo da MGU-K pari a 2 MJ al giro imponendo un consumo massimo di energia proveniente dalla batteria di 4 MJ al giro. Dai 2 MJ massimi recuperabili da K si devono sommare i MJ recuperati e trasferiti nell’Energy Store da H oltre ai MJ trasferiti da H direttamente a K senza passare dalla batteria (questo era parte del segreto Mercedes fino a part della scorsa stagione). Ricordiamo che tutti i Mega Joule di energia elettrica vengono scaricati tramite MGU-K con una potenza massima di 120 kW utilizzabili quindi teoricamente per 33,33 s (120 x 33,3 = 4000 J). Ma ovviamente i Team tramite l’elettronica a bordo delle proprie vetture mappano tutta la pista e non è detto che utilizzino sempre e solo 120 kW.
Oltre ad una parte ibrida al TOP, le varie squadre dovranno essere anche assistite da una parte endotermica molto efficiente. Il motore endotermico dovrà, oltre che garantire un quantitativo importante di cavalli per oltre il 70% del giro ove la valvola a farfalla risulta essere completamente spalancata, avere una efficienza molto elevata poiché il consumo di carburante sul tracciato di Baku è forse il fattore tecnico più critico. Per percorrere i 51 giri da 6.001 chilometri serviranno tutti e 105 kg permessi dal regolamento.
GP BAKU: un altro Gran Premio a singola sosta (SuperSoft – Soft)
Le mescole scelte da Pirelli per il prossimo Gran Premio di Baku sono esattamente quelle portate dalla Pirelli anche nel GP 2016 ossia la SuperSoft sarà il compound per la qualifica mentre la Soft o la Medium saranno i due compound da utilizzare poi in gara. Scelta secondo noi errata poiché anche a Baku doveva essere introdotta la tanto dura UltraSoft (il che suona strano).

Le scelte effettuate dai vari Team e piloti non sono gran che diversificate con Ferrari e Mercedes, che hanno optato per le stesse scelte con tante SuperSoft ovviamente, per preparare al meglio la qualifica, ma anche un numero importante di pneumatici Soft su cui si dovranno fare molto probabilmente molti giri in gara se i vari Team opteranno per una strategia a singola sosta anche in questo ottavo appuntamento della stagione. Considerata la maggiore durezza soprattutto del compound più morbido (Supersoft), la strategia su cui i Top Team punteranno sarà ancora quella vincente del 2016 ossia SuperSoft + Soft salvo modifiche dovute ad altri fattori esterni.
GP Baku 2016 – Nel 2016 Rosberg vinse con una strategia a singola sosta

Da segnalare come RedBull abbia optato per una scelta molto conservativa portando a Baku ben due set di pneumatici Medium contro il solo set (obbligatorio e scelto da Pirelli) a disposizione di Ferrari e Mercedes. Al contrario, molti set di “rosse” per entrambe le Mclaren che potranno provare la Soft solamente nella parte di simulazione dei passi delle FP2 avendone a disposizione solamente 2 treni.

Ricordiamo che la SuperSoft e la Medium sono compound Low Working Range, più facili da portare in temperatura ma più facili anche da “surriscaldare”, soprattutto le posteriori, mentre la Soft è una mescola High Working Range con cui Mercedes si è trovata piuttosto bene in questi primi appuntamenti della stagione.

GP BAKU: tanto sole e temperature ambientali anche di 30°C
A livello meteo c’è ben poco da dire poiché quello di Baku sarà un weekend caldo e soleggiato. Se la giornata di venerdì sarà la più fresca e quella più ventosa (30-40 km/h di raffiche) delle tre, la domenica, giorno della gara, dovrebbe essere la giornata più calda con temperature ambientali massime che potranno toccare anche i 30°C con l’asfalto che potrà toccare temperature sopra i 40°C. Venti che ad oggi sono previsti invece in deciso calo per la giornata più importante del weekend.

Come sempre però, essendo a cinque e sei giorni di previsione, aspettiamo le previsioni più dettagliate del nostro meteorologo Andrea Pini che arriveranno tra la giornata di mercoledì e quella di giovedì.

GP BAKU: cosa aspettarsi dalla Ferrari SF70H?
La Ferrari arriva a questo ottavo appuntamento stagionale dopo un Gran Premio, quello del Canada, sicuramente non positivo. Ma guardando il lato positivo del weekend, ci sono dei punti conquistati che fanno sicuramente morale e soprattutto mantengono Sebastian Vettel in una posizione molto importante nella classifica mondiale piloti, considerando che, a livello prestazionale, la SF70H non è sembrata essere quella delle prime sei gare del mondiale.

In questo fine settimana potremo capire se i leggeri “problemi” sugli pneumatici accusati dalla SF70H in Canada con temperature elevate dell’asfalto siano da considerarsi “casuali” o se si potranno presentare anche su altri circuiti in cui la scuderia italiana dovrà optare per una configurazione da medio basso carico. Un livello di carico aerodinamico che i team utilizzeranno sulle proprie monoposto anche su questo tracciato cittadino anche se c’è da dire che le gomme dovrebbero essere più facili da portare in temperatura rispetto agli weekend di Monte-Carlo, Sochi e Montreal poiché i carichi ai quali sono sottoposte sono maggiori rispetto alle precedenti gare. E’ una situazione di mezzo rispetto a Gran Premi come quelli di Sochi o Monaco rispetto alla Spagna o Silverstone anche dove non ci dovrebbero essere grossi problemi a portare in temperatura asse anteriore e posteriore. Quello di Baku sarà comunque un weekend dove nuovamente le anteriori faranno più fatica a riscaldarsi rispetto alle posteriori poiché quest’ultime saranno sottoposte a numerose accelerazioni.

A livello tecnico il circuito di Baku potrebbe non essere il circuito più favorevole alle caratteristiche tecniche della SF70H anche se difficilmente la rossa potrà andare in difficoltà. Diciamo questo perchè quello azerbaigiano è un circuito dove sarà molto importante la Power Unit ed in special modo la parte elettrica dove la Ferrari, rispetto al 2016, ha sicuramente fatto passi in avanti importante risolvendo quei fastidiosi problemi di clipping mai notati su nessuno dei tracciati fino ad ora incontrati. Una Power Unit Ferrari che anche in gara non ha nulla da invidiare a quella anglo tedesca di Mercedes. Sempre parlando di Power Unit, per quanto riguarda i macro componenti montati sulle SF70H di Vettel e Raikkonen va segnalato che il pilota finlandese in questo fine settimana potrebbe sostituire il proprio motore endotermico visto che ha già percorso 5 gare avendolo sostituito in Bahrain anche se dalle notizie che abbiamo raccolto si tenterà di correre anche questo ottavo appuntamento con l’ICE numero 2. Un motore endotermico più affaticato e soprattutto della specifica 1 rispetto alla Spec 2 montata in Spagna sulla SF70H di Sebastian Vettel che ha garantito al pilota tedesco un plus di 10 CV (0.22 sec a Baku).

C’è sicuramente da dire che a Baku un fattore tecnico molto importante sono le tante zone di trazione dove la SF70H spesso ha fatto la differenza in questo inizio di stagione. Se nel 2016 la trazione era un punto debole, in questo 2017, è sicuramente una delle armi migliori insieme al corretto sfruttamento delle gomme (Canada escluso). Sarà interessante capire se la SF70H sarà ancora la vettura piuttosto nervosa vista in Canada con il pacchetto da medio basso carico o se a Baku tornerà ad essere nuovamente la vettura ben piantata al posteriore. 

Se la Ferrari arriva a Baku con qualche dubbio non si può negare che anche in casa Mercedes non siano poi così tranquilli. In Canada hanno colto la prima doppietta stagionale e non hanno avuto i grossi problemi di temperatura sui due assali che avevano afflitto, in special modo Hamilton, a Sochi e Monte-Carlo. Gli ingegneri anglo-tedeschi hanno lavorato moltissimo, insieme ai piloti, per cercare di trovare una soluzione ma non hanno la certezza di averla trovata. In Canada le cose sono andate piuttosto bene anche se, Bottas, vedendo i distacchi che ha rimediato da Hamilton qualche problemi lo ha sicuramente accusato. A livello di setup meccanico a Baku si andranno ad utilizzare assetti più rigidi rispetto a quelli usati in Canada e ciò preoccupa gli ingegneri anglo-tedeschi. Incognita gomme a parte, le caratteristiche della pista, si adattano meglio alla Mercedes che, a differenza della Ferrari che risulta avere una vettura ad alta resistenza all’avanzamento, può vantare una miglior efficienza aerodinamica.

Concludendo, è sicuramente difficile fare un pronostico e dire chi tra le due vetture sarà la favorita perché le prestazioni delle due vetture sono molto vicine. Chi riuscirà a gestire nel miglior modo gli pneumatici vincerà questo ottavo appuntamento della stagione. A livello di velocità pura la Mercedes sembra avere qualcosina in più rispetto alla Ferrari ma, specialmente in gara, le cose si sono spesso ribaltate con una SF70H più competitiva proprio per un miglior sfruttamento degli pneumatici. Se la Mercedes confermerà i passi in avanti del Canada sulla gestione delle Pirelli 2017 allora potrà veramente dar del filo da torcere a Sebastian Vettel e la sua SF70H.
Condividi
Pubblicato da
Redazione FUnoAT