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GP CANADA: cosa aspettarsi dalla Ferrari SF70H?

E siamo già al settimo appuntamento stagionale, quel Gran Premio del Canada atteso da molti, perché sarà un weekend molto molto importante considerando che Sebastian Vettel e la sua Gina hanno attualmente un vantaggio di una gara nel mondiale piloti (+25 su Lewis Hamilton).
GP CANADA: un tracciato da medio basso carico aerodinamico
Il tracciato di Montreal, inaugurato nel 1978 e che dopo la morte di Gilles Villeneuve ha preso il suo nome, è un tracciato lungo 4.361 metri e composto da 14 curve, ben 9 a destra e soltanto 5 a sinistra.


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Da un punto di vista aerodinamico sarà fondamentale avere una vettura con importanti velocità di punta da sfruttare nel lunghissimo rettilineo situato nel terzo settore; è per questo che i vari Team utilizzeranno delle configurazioni da medio / basso carico aerodinamico. In questa ultima parte del circuito si potrà utilizzare per ben due volte il DRS, parti separate dalla difficile chicane finale con, in uscita, il leggermente modificato “Muro dei Campioni”. Ed è proprio per riuscire nell’intento di effettuare sorpassi o meglio di evitare di farsi sorpassare, che i vari Team tenderanno a scaricare le ali, soprattutto quella posteriore. 

Cosa successe lo scorso anno? Al via abbiamo quasi la fotocopia della partenza dell’Australia. Le Ferrari bruciano le Mercedes e si portano in testa. Succede ancora qualcosa che scombina i piani del team di Maranello però: dopo 11 giri entra in pista la Virtual Safety Car. Le Ferrari si fermano per montare gomma SuperSoft, mentre gli altri continuano. La gomma UltraSoft non degrada come previsto e con una sola sosta, sfruttando poi la gomma soft, Hamilton riesce a portare a casa la vittoria davanti a Vettel.
GP CANADA: esclusiva Sky con gara alle 20, ora italiana
Nella prima parte della stagione 2017 di Formula 1, similarmente a quanto successo nel 2016, molti Gran Premi vengono trasmessi in esclusiva su Sky Sport F1 HD, canale 207 del bouquet di Sky. E anche il Gran Premio del Canada sarà uno di questi.
Ecco gli orari ITALIANI:
Prove Libere 1: 16:00 – 17.30 (dalle 22.40 su Rai Sport)
Prove Libere 2: 20:00 – 21:30 (dalle 00.40 su Rai Sport)
Prove Libere 3: 16:00 – 17:00 (dalle 20.15 su Rai Sport)
Qualifiche: 19:00 – 20:00 (dalle 23.30 su Rai 2)
Gara: 20:00 (dalle 23.30 su Rai 1)
GP CANADA: un circuito molto severo per la parte endotermica della Power Unit e per l’impianto frenante
Ci sono due aspetti fondamentali da tenere in massima considerazione per affrontare al meglio il tracciato canadese e sono la velocità e l’affidabilità dell’impianto frenante.
Servirà quindi avere una Power Unit molto performante, Mercedes e Ferrari sono quindi piuttosto tranquille, sia nella parte endotermica che in quella elettrica. Il motore endotermico dovrà, oltre che garantire un quantitativo importante di cavalli nel quasi 70% del tempo sul giro a farfalla completamente aperta, avere una efficienza molto elevata poiché il consumo di carburante sul tracciato canadese è uno dei fattori tecnici più critici. Altro punto fondamentale, oltre alla velocità, se si vuole cercare qualche sorpasso sul lungo rettilineo prima della chicane finale, è avere una trazione perfetta in uscita dal tornantino Epingle, evitando di surriscaldare e far patinare troppo gli pneumatici UltraSoft, SuperSoft e Soft. Riguardo a quest’ultima mescola di pneumatici vogliamo ricordare che la Pirelli non l’ha resa obbligatoria per la gara con tutti i piloti che potranno anche scegliere di montare un set di SuperSoft al posto della mescola più dura del weekend. Per quanto riguarda la parte elettrica, il circuito canadese mette veramente in crisi il recupero di energia da parte del motogeneratore MGU-K; sarà quindi fondamentale avere una Power Unit che recuperi il più possibile dal motore elettrico MGU-H con Ferrari che ora risulta essere molto .

Il circuito di Montreal lo si può considerare un circuito “stop & go” poiché sono presenti quattro rettifili lunghi dove si superano abbondantemente i 300 km/h, inframmezzati da numerose curve lente da seconda marcia che vengono percorse con velocità inferiori ai 100 km/h. Ciò rende Montreal una pista problematica quindi anche per freni, oltre che per il consumo di carburante, la Power Unit e la trazione associata ad una ottima gestione degli pneumatici.
GP CANADA: nei 70 giri di gara sarà impostabile una strategia a singola sosta UltraSoft – SuperSoft?
Le mescole scelte da Pirelli per il prossimo Gran Premio di Canada sono esattamente quelle portate dalla Pirelli anche nel GP 2016 ossia la UltraSoft sarà il compound per la qualifica mentre la SuperSoft o la Soft saranno i due compound da utilizzare poi in gara. Da notare come per l’edizione 2017 del GP del Canada la Pirelli non ha messo come mescola obbligatoria da utilizzare in gara la “sola” Soft permettendo ai Team di scegliere tra un treno di SuperSoft e uno di Soft.
Anche in Canada, cosi come a Montecarlo, i vari Team / piloti hanno potuto scegliere il numero di set dei vari compound da portare per il weekend di gara. E le scelte sono sicuramente più diversificate rispetto all’ultimo Gran Premio corso con Mercedes, visti i problemi sulle mescole più morbide, che ha scelto di provare almeno con Bottas la consistenza sul passo gara del compound più duro (Soft). Un compound più duro che potrebbe venir buono a Mercedes, la più in difficoltà nella gestione dei compound più morbidi, nel caso la UltraSoft accoppiata alla SuperSoft non permetterà di terminare la gara. La US lo scorso anno si fece 24 giri dei 70 previsti su Hamilton mentre la SuperSoft fu poco usata visto l’obbligo della Soft da utilizzare in gara (ne fece 26 sulla Ferrari di Vettel). Considerata la maggiore durezza soprattutto del compound più morbido potrebbe non essere cosi impensabile riuscire a optare per una strategia aggressiva UltraSoft + SuperSoft ma il tutto sarà ovviamente da verificare nelle Prove Libere 2 di venerdì sera.

Da segnalare come Ferrari abbia optato per delle scelte aggressive con ben 9 set di UltraSoft contro gli 8 di Mercedes e i “soli” 7 di RedBull che invece era stata la più aggressiva a Montecarlo. Al contrario, molti set di “gialle” per Wehrlein su Sauber ma anche per entrambi i piloti della Force India, Toro Rosso e Renault (2 a testa come Bottas).

Ricordiamo che la UltraSoft e la SuperSoft sono compound Low Working Range, più facili da portare in temperatura ma più facili anche da “surriscaldare”, soprattutto le posteriori, mentre la Soft è una mescola High Working Range con cui Mercedes si è trovata piuttosto bene in questi primi appuntamenti della stagione. C’è un altro fattore tecnico da considerare riguardo agli pneumatici ma lo affronteremo nella parte finale della Preview.
GP CANADA: le probabilità che tra venerdì e sabato possa piovere non sono basse
A livello meteo, dopo i bei fine settimana stabili e soleggiati del Gran Premio di Spagna e quello di Montecarlo, potremmo avere delle sorprese “bagnate” come si può vedere dall’immagine successiva.
Domenica, giorno della gara, potrebbe essere la giornata migliore con la minor possibilità di pioggia dell’intera tre giorni canadese con temperature ambientali massime che potranno toccare anche i 25°C.
Come sempre però, essendo a cinque e sei giorni di previsione, aspettiamo le previsioni più dettagliate del nostro meteorologo Andrea Pini che arriveranno tra la giornata di mercoledì e quella di giovedì.

GP CANADA: cosa aspettarsi dalla Ferrari SF70H?
La pista di Montreal è storicamente un pista Mercedes? A noi poco importa: la Ferrari si presenta in Canada con i favori del pronostico perché la SF70H ha dimostrato di essere una vettura che si adatta ottimamente a tutti i tracciati riuscendo a sfruttare nel migliore dei modi le gomme Pirelli in special modo quelle a mescola più morbida che si utilizzeranno sul tracciato canadese.

Una Ferrari che ha fatto un salto in avanti prestazionale notevole rispetto alla stagione 2016. Come potete osservare i grafici dei distacchi chilometrici rimediati in qualifica dalla Mercedes, la rossa è riuscita ad essere 2 volte su 6 occasioni più veloce dei rivali anglo-tedeschi, cosa che, nella passata stagione, non era mai successa.

Se andiamo ad analizzare il distacco medio possiamo notare che è sceso da 148 millesimi a chilometro a soli 24 millesimi. Calcolando che la media dei circuiti di questa stagione è di 4,9 km possiamo dire che, la Ferrari ha recuperato sulla Mercedes ben 6 decimi a giro.

La Ferrari si presenterà in Canada con delle novità aerodinamiche per adattare la SF70H alle caratteristiche della SF70H al medio basso carico del circuito canadese.

Una SF70H che potrà contare sulle sue gomme italiane “amiche” che, come abbiamo visto a Monaco, saranno ancora una volta molto importanti. Pneumatici, in special modo le anteriori, che saranno ancora una volta difficili da portare alla giusta finestra di funzionamento vista la mancanza di curve veloci. Da notare i tanti 1 e 2 nella chiara infografica Pirelli 2017. 

Non avranno problemi di temperatura, invece, le posteriori visto le tante accelerazioni che aiuteranno gli pneumatici a portarsi abbastanza velocemente alla giusta finestra di funzionamento. Ferrari che, come abbiamo visto in questo inizio di stagione, non ha problemi a portare in temperatura velocemente entrambi gli assali a differenza di Mercedes che sta riscontrando grossissime difficoltà.
finestre di funzionamento pneumatici Pirelli

Una Mercedes che, nei giorni post Gran Premio di Monaco, ha lavorato molto duramente in fabbrica per cercare di capire e risolvere i problemi riscontrati in pista sulle gomme in questo inizio di stagione. Analisi che si sono focalizzate sulle prestazioni di Lewis Hamilton visto che, sia a Sochi che a Monaco, le prestazioni del tre volte campione del mondo sono state molto negative se confrontate con quelle del compagno di squadra. Per questo motivo Hamilton lo scorso giovedì si trovava in fabbrica per un importante briefing con i propri ingegneri (presenti anche Lauda e Toto Wolff) per cercare di capire i problemi che sta avendo in special modo con le gomme UltraSoft. Problemi che non sembrano essere stati del tutto scoperti e risolti, tanto che, alcuni giorni fa, circolava la voce di un possibile cambio di telaio per Hamilton. Telaio che non verrà, invece, sostituito e, sia Lewis che Bottas, continueranno ad utilizzare quello introdotto nel recente Gran Premio di Spagna.

I problemi di Mercedes sugli pneumatici non sembrano derivare dai 16 cm in più rispetto a Ferrari ma bensì principalmente da una distribuzione dei pesi (troppo peso al posteriore, meno all’anteriore) ad oggi ancora impossibile da modificare per via del peso della W08 ancora non inferiore al peso minimo (e quindi niente zavorra) e dai cinematismi delle sospensioni che gli ingegneri stanno studiando accuratamente; sotto questo punto di vista non è esclusa una modifica in tempi brevi alla meccanica della vettura anglo-tedesca. I problemi accusati a Sochi e a Monaco la W08 potrebbe accusarli anche in Canada, tanto che, a differenza di Ferrari e Red Bull, la Mercedes con Bottas ha portato 2 set di gomme Soft per andare ad effettuare delle comparazioni durante le prove libere; non è escluso che le “gialle” vengano poi utilizzate in gara se i risultati saranno buoni. Gomme Soft che sono quelle che la Mercedes W08 ha dimostrato di prediligere in questo inizio di stagione 2017. Capitolo pressioni: Pirelli anche in questo settimo appuntamento le ha abbassate rispetto alla passata stagione (1 psi all’anteriore e 0.5 al posteriore) ma in modo meno importante rispetto al Gran Premio di Montecarlo. Questo potrebbe penalizzare in modo minore il Team anglo tedesco che, è si favorito da un abbassamento delle pressioni da parte del gommista unico, ma in modo sicuramente meno importante rispetto a Ferrari che riesce a sfruttare nel migliore dei modi una spalla più” morbida”. Ci torneremo.

Terza forza dovrebbe essere la RedBull che, però, sarà sicuramente più lontana a livello prestazionale rispetto a quello che abbiamo visto a Monaco. Una RedBull che pagherà molto la mancanza di potenza della Power Unit francese che, a differenza delle previsioni di qualche settimana fa, non porterà nessun aggiornamento per incrementare la cavalleria ma solamente una trasmissione “evoluzione”. Una RedBull che, nella stagione 2016, era stata abbastanza competitiva su questo tracciato di “motore” (molto Power Sensitive) grazie anche ai cavalli che il motorista francese aveva portato in pista 12 mesi fa su questo tracciato.

Per la Red Bull vale il discorso opposto fatto per la Ferrari, in quanto, il team di Milton Keynes sta avendo prestazioni peggiori rispetto al 2016 nonostante ad inizio anno si pensasse che fossero gli unici a poter infastidire i rivali della Mercedes. Il distacco chilometrico da Mercedes, come potete osservare dal grafico in basso, è passato da 134 millesimi a km del 2016 a 189 millesimi del 2017. Questi dati vanno ad evidenziare che, la Red Bull rispetto alla Mercedes ha perso oltre 2 decimi rispetto al 2016 su una pista di circa 5 km che è la lunghezza media dei circuiti del mondiale 2017.

Una Red Bull che dovrà guardarsi le spalle dai motorizzati Mercedes “clienti” che, a partire da questo fine settimana, potranno usufruire della Power Unit tedesca “aggiornata” che il team ufficiale sta utilizzando a partire dal Gran Premio di Spagna.

di @Smilextech e @Spontonc
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Pubblicato da
Redazione FUnoAT