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GP CANADA: Il Pagellone semiserio del Froldi.

Il Pagellone semiserio del Froldi. Gp del Canada
In definitiva ci avevo preso. In cuor mio sapevo che questo era un circuito da Mercedes. Tuttavia è stato un Gran Premio rovinato (per i ferraristi) dalla partenza ad handicap delle Ferrari. Come quasi sempre, quando c’è qualche incidente al via lo zampino di Mad Max non manca. Gara facile facile per le due Mercedes. Il quarto posto finale di Vettel e strameritato. Non lo ammetteranno mai Arrivabene & Company, ma hanno toppato clamorosamente con Vettel.


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Hamilton. Voto: 9 1/2: Nella vittoria, Hamilton ci ha messo molto del suo. Il sabato soprattutto con un giro mostruoso. Si sa che ha un feeling particolare con il Canada. E questo è il suo sesto sigillo

Bottas. Voto: 8. Fa il compitino e porta a casa il secondo posto. Per un attimo è parso di vedere le noiose gare degli anni scorsi targate grigio mercedes.
Vettel. Voto: 8. Parte male. Non stiamo a discutere per quale motivo. Come parte male Raikkonen permettendo all’arrembante Verstappen di passare loro davanti e nel contatto (che può essere certamente annoverato fra i normali contatti di gara), Vettel danneggia l’alettone davanti allo pneumatico destro. Gestione disastrosa dal muretto. Vettel non può fare altro che limitare i danni. Il terzo posto sarebbe stato un capolavoro. Il quarto posto è il minimo sindacale (avvincenti i duelli finali e il magistrale sorpasso ad una delle due pantere rosa) e permette a Vettel di restare in cima alla classifica iridata.
Raikkonen. Voto: 6. Della partenza sulle uova anche per lui, abbiamo già detto. Dalla sua l’attenuante parziale della parte endotermica della sua power unit non aggiornata (10 cv in più per Vettel). Tuttavia non si è mai davvero trovato a suo agio nella pista intitolata a Gilles, perlomeno in gara. Come sempre altalenante.
Nuovo alettone a cucchiaio Ferrari. Voto: dubbio (e mi fa pensare, non so perché, ad una coppa gelato..ah si..sono a dieta!). La Ferrari quest’anno sta evolvendo costantemente la monoposto. Questo alettone dovrebbe garantire (ma Cristiano Sponton ci spiegherà meglio la cosa) maggiore velocità di punta e minore carico aerodinamico. L’impressione è che abbia leggermente snaturato la monoposto, soprattutto con un posteriore più ballerino. Tuttavia per le note vicende di inizio gara non possiamo sapere il vero potenziale Ferrari su questo circuito, così come il vero potenziale Mercedes, visto che non hanno mai avuto per tutto il gran premio un avversario che le potesse tallonare.
Faccia di Lauda quando vincono i suoi: Voto: insopportabile. Quel ghigno incartapecorito con un misto di boria e inutile petulanza mi stanno proprio antipatici…
Mad Max. Voto: Mad max. Qualcuno potrebbe dire bentornato. Non il sottoscritto. Detto per inciso che uno scontro come quello con Vettel fa parte delle gare e non volendo aprire una infinita querelle su chi ha colpa maggiormente, mi rimetto al fato. Gli dei delle corse hanno punito il giovane virgulto che è rimasto dopo pochi giri appiedato. Quindi la colpa deve essere certamente sua!
Storia d’amore Vettel-Hamilton. Voto: L’amore si riaccende! Hamilton è fatto così, un legame troppo stringente lo fa scappare, ma appena il piccioncino rosso è lontano lo cerca disperatamente (chiedeva ai tecnici via radio…”Ma dove è Seb, dove si trova?”. E’ un continuo prendersi e lasciarsi. Ma il desiderio d’amore non è forse esso stesso…amore?
Ricciardo. Voto: 9. Di più non si può fare con questa Red Bull e un pochino non mi spiace. Però mi ha fatto piacere rivedere il simpatico dentone sul podio.
Muretto Ferrari: Voto: 5. Non so. Mettiamo in fila i fatti. Alettone danneggiato. C’è la S-Car dove puoi perdere pochissimo tempo cambiando gomme ed alettone. Non lo fai. “Scoppia” alla ripartenza (fondo vettura e bargeboard danneggiato e non di poco) e dopo vai a cambiare gomme e alettone.
Dice Maury Iron Arriwell: “I sensori dicevano che andava tutto bene con il carico”, in regime di S-car sfido…vai piano…ma gli occhi, guardare le telecamere? Rinuncio a dire altro.
Assioma di Alonso. Voto: i fatti ribaditi. Se ti chiami Alonso e hai dietro di te un motore Honda, non conta dove corri. Il motore prima o poi si romperà.
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Pubblicato da
Redazione FUnoAT