Pole position numero 67 per Lewis Hamilton, a -1 dal record di Michael Schumacher, la quinta nel GP di Gran Bretagna come Jim Clark, e nuovo record della pista di Silverstone con il tempo di 1:26.600.
Un sabato “quasi” perfetto quello del pilota inglese che ha dovuto attendere la bellezza di un’ora prima di vedersi confermata la prima posizione in griglia per aver ostacolato la Haas di Romain Grosjean durante il suo giro veloce, facendogli perdere secondo il Team americano circa 3 decimi di secondo. Il tutto si è concluso con un NO FURTHER ACTION anche se forse era più corretto infliggere una reprimenda al pilota inglese della Mercedes.
Quello di Lewis Hamilton è stato un giro spaventoso se si considera il distacco inflitto al suo diretto avversario per il mondiale Sebastian Vettel, autore di una opaca parte finale della qualifica non riuscendo a star davanti al suo compagno di squadra Kimi Raikkonen. Un pilota finlandese che è finalmente tornato ad una ugual specifica di Power Unit rispetto al forte compagno di squadra potendo contare su ben 25 CV in più rispetto all’unità motrice che aveva utilizzato negli ultimi appuntamenti. In molti si chiederanno perchè ben 25 CV (tra i 0.4 e i 0.5 secondi al giro) per Raikkonen rispetto ai “soli” 10-15 CV che la Specifica 3 o Evo 2 di Power Unit Ferrari può garantire da questo decimo appuntamento della stagione. Perchè Raikkonen purtroppo, per i problemi al turbocompressore che aveva accusato nel Gran Premio del Bahrain, non ha potuto montare sulla sua SF70H la prima evoluzione dell’unità motrice italiana, correndo dal Gran Premio di Monaco in poi con un handicap di 10 CV che sono tra il decimo e mezzo e i due decimi al giro che nell’arco di una gara lunga oltre 300 km possono in qualsiasi caso fare la differenza.
Tornando a Sebastian Vettel, non è riuscito a fare le differenza nel momento decisivo della qualifica ossia quando il pilota tedesco solitamente trova quel qualcosa che ha in più rispetto al suo compagno di squadra. Primo run molto positivo e vicinissimo al tempo fatto segnare da Lewis Hamilton, anche per via di un maggior quantitativo di benzina imbarcato dal pilota Mercedes, mentre il secondo run è stato talmente deludente che non lo ha visto nemmeno migliorarsi pur con un treno di SuperSoft nuove al contrario di quello che ci comunicava il monitor dei tempi. La sola nota positiva è che domani il pilota tedesco della Ferrari partirà dal lato pulito della pista.
Una Ferrari che ha optato per l’assetto più scarico dei tre provati tra le prove libere 1 e quelle pomeridiane del venerdì. Ala a cucchiaio al posteriore e T Wing a singolo profilo rispetto all’ala da più alto carico provata durante la prima ora e mezza di prove libere e la C Wing tenuta sul posteriore della SF70H di Kimi Raikkonen fino alle PL3 di poche ore fa.
Nella giornata odierna si sono sicuramente ridimensionati i pensieri positivi della Scuderia Ferrari (lo stesso Vettel lo aveva confermato nel pre weekend) la quale credeva che la pista di Silverstone poteva adattarsi meglio alle caratteristiche tecniche della SF70H.
Almeno guardando i distacchi inflitti da Lewis Hamilton a Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel non sembra cosi, con una vettura, quella italiana che negli ultimi due appuntamenti è parsa meno perfetta sul posteriore e più difficile da assettare correttamente. Il Team italiano continua a negare che la chiusura del deflettore mobile sul fondo possa aver penalizzato le prestazioni “aerodinamiche” della SF70H ma noi ciò fatichiamo a crederlo. Tanto che secondo alcuni rumors circolati nella giornata di ieri nel paddock di Silverstone, Ferrari sarebbe stata costretta a diminuire leggermente l’angolo rake sulla propria SF70H per evitare importanti perdite aerodinamiche. Ma questo ha comportato comunque una perdita (più contenuta) di carico al posteriore che Ferrari ha voluto recuperare adottando un’ala più carica. Ma tale assetto aerodinamico, portato in pista durante le PL1, non ha funzionato poiché il tempo perso sul dritto rispetto ad una Mercedes meno carica ma più efficiente aerodinamicamente era troppo.
Analizzando le velocità massime allo Speed Trap, entrambe le SF70H, con una soluzione aerodinamica più scarica utilizzando l’ala a cucchiaio al posteriore, si sono difese egregiamente.
Ma la Mercedes nelle qualifiche odierne è risultata nuovamente essere la miglior vettura in pista (8 a 2 il confronto) sotto tutti gli aspetti tecnici, cosi come lo era stata anche a Baku e anche in Austria (bastava soffermarsi maggiormente sugli Ideal Time). Proprio Ideal Time alla mano si può notare come Vettel poteva migliorare ulteriormente il suo crono restando però pur sempre alle spalle del proprio compagno di squadra e a ben 6 decimi e mezzo da Lewis Hamilton.
Parlando di Mercedes, non solo note positive per il Team anglo tedesco poiché Valtteri Bottas dovrà scontare una penalità di ben 5 posizioni in griglia per la sostituzione del cambio, come quanto successo nel precedente Gran Premio a Lewis Hamilton. Partendo dal valutare la prestazioni di Valtteri Bottas, oggi c’è sicuramente da sottolineare come il pilota finlandese della Mercedes abbia deluso beccandosi la bellezza di ben 7 decimi dal proprio compagno di squadra. Nona posizione di partenza ma la possibilità di una strategia diversa da tutti gli altri piloti poiché Bottas partirà sul compound Soft rispetto alle SuperSoft di tutti gli altri nove piloti. Una strategia che, a quanto raccolto da FUnoAnalisiTecnica, potrebbe anche essere quella di utilizzare il compound Medium nella seconda parte di gara soprattutto se nella giornata di domani dovesse fare più caldo cosi da permettere al compound più duro di funzionare in modo migliore sulla W08. Per quanto riguarda gli altri piloti sarà invece fondamentale capire come le SuperSoft lavoreranno in funzione del blistering presente anche in questo decimo appuntamento della stagione (ieri la Ferrari sembrava essere migliore nella sua gestione) per poi utilizzare molto probabilmente due set del compound Soft.
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Mercedes W08 – Foto @Scarbs |
Facendo un passo indietro e tornando a parlare della “fragile” trasmissione Mercedes, a quanto abbiamo potuto capire, il problema strutturale è causato da uno sbagliato setup elettronico della trasmissione. In poche parole il Team anglo tedesco si è accorto che i nuovi settaggi elettronici mandavano in crisi la trasmissione alleggerita portata in Spagna facendola durare al meglio quattro gare. Mercedes si è accorta del problema presente sulle trasmissioni di entrambi i piloti dopo il Gran Premio dell’Azerbaijan e, pur avendo la buona garanzia di poter terminare un altro weekend di gara (Austria), ha deciso correttamente di splittare le penalità tra Hamilton e Bottas, portando in penalità il pilota inglese in Austria e Valtteri Bottas in Inghilterra (Gran Premio di casa di Hamilton). Oltre alle penalità “obbligate”, in casa Mercedes hanno deciso di fare un passo indietro anche sulla parte elettronica che gestisce le cambiate (e perdendo prestazione), confidando cosi in un azzeramento dei problemi nei prossimi appuntamenti della stagione.
Passando a RedBull, piuttosto deludente l’enorme passo indietro del Team RedBull, almeno in configurazione di qualifica, con Max Verstappen che si è beccato ben 1.5 secondi dallo strepitoso crono fatto segnare da Lewis Hamilton e anche un secondo dalla prima delle Ferrari. Ma c’è da sottolineare come sia il Team tedesco che quello italiano hanno portato a Silverstone dei buoni upgrade al proprio motore rispetto al “solo” piccolo miglioramento grazie ad una nuova specifica di benzina sulla PU Tag Heuer sulle RB13.
Poi un grande Hulkenberg e le due Force India che si mettono nella posizione perfetta per portare nuovamente in fabbrica nella giornata di domani una buona quantità di punti per il costruttori, iniziando a mettere un bel sigillo sulla quarta posizione nel mondiale. Grandissimo Vandoorne che domani partirà in ottava posizione, appena davanti a Valtteri Bottas.
Concludendo, la gara domani potrebbe essere interessante poiché la Ferrari sarà sicuramente più vicina e soprattutto perchè potrà giocare di strategia con due vetture contro la sola Mercedes di Hamilton in lotta per le primissime posizioni. Partenza permettendo.
IL PJ