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GP UNGHERIA: l’analisi delle prove libere e dei passi gara

Daniel Ricciardo ha dominato questo venerdì ungherese chiudendo in testa alla classifica sia le primissime prove libere e sia nell’ora e mezza pomeridiana. In seconda posizione di pochi millesimi dietro al pilota australiano ritroviamo un positivo Sebastian Vettel, a suo agio con la “vecchia” SF70H ossia quella senza gli aggiornamenti al fondo di cui vi avevamo parlato nella giornata di ieri. In difficoltà su pneumatici SuperSoft invece Hamilton che era stato invece il più veloce in pista nelle seconde prove libere con il compound Soft, non trovando il giro buono con la mescola più morbida. Da segnalare poi le ottime prestazioni degli scudieri Raikkonen e Bottas, molto vicini alla vetta.

Ma partiamo dall’analisi delle primissime prove libere.

GP UNGHERIA: nelle Prove Libere 1 Ricciardo e il nuovo telaio della RB13 spaventano Mercedes e Ferrari
Le prime prove libere di questo undicesimo appuntamento stagionale si sono corse sotto un cielo perlopiù sereno, con temperatura dell’aria attorno ai 23°C mentre quella dell’asfalto è risultata leggermente superiore (attorno ai 30°C).

Come dicevamo nell’anteprima di questo nuovo weekend, Ferrari e Mercedes, avendo effettuato le stesse scelte, hanno portato avanti programmi molto simili sfruttando due set di SuperSoft e tenendosi ancora ben 3 set di Soft. Al contrario RedBull ha optato per far utilizzare a Ricciardo il primo set di Soft, con 2 rimanenti, mentre per Verstappen, partendo da soli 2 set di Soft, è stato deciso di fargli utilizzare 2 treni di SuperSoft. In conclusione, prima di affrontare le PL2, a Ferrari e Mercedes rimane un set in più di Soft e uno in meno di SuperSoft rispetto a RedBull.

La prima ora e mezza si è svolta come al solito: primi venti minuti con ben pochi piloti in pista e poi una buona ora di Formula 1 con i vari piloti che hanno cercato il limite su una pista non troppo sporca.
Parlando di Ferrari, dopo aver sostituito l’MGU-K e la batterie (le terze di quattro) su entrambe le SF70H, nelle PL1 il nuovo fondo (analizzato nella giornata di ieri in questo articolo) lo ha provato solamente Sebastian Vettel che però a fine sessione non è risultato molto soddisfatto della sua SF70H. Come si è potuto ben vedere anche dalle immagini televisive, se la SF70H di Kimi Raikkonen è risultata ben bilanciata, quella del pilota tedesco sembrava aver un retrotreno “ballerino”, sintomo anche di diversi settaggi meccanici tra i due piloti. Come spesso succede d’altronde la prima ora e mezza è spesso utilizzata dai Team per effettuare prove comparative e raccolta dati che saranno utili agli ingegneri nel briefing tecnico serale utile a scegliere il miglior assetto per il sabato.

Parlando invece di RedBull, gli aggiornamenti visivi non sono stati importantissimi anche se sono state cambiate le pance nella loro parte iniziale (maggiori informazioni) e gli specchietti con il doppio sostegno (maggiori informazioni) ma quello che è importante segnalare è che Ricciardo ha montato sulla sua RB13 un nuovo telaio che sembra aver dato importanti risultati. 

Per quanto riguarda la “simulazione di qualifica” delle FP1, sempre si può chiamare in questo modo, visto che i vari Team utilizzano nel venerdì le loro Power Unit a regime molto ridotto e dei serbatoi tutt’altro che scarichi, RedBull molto performante nell’Ideal Lap di Ricciardo mentre per Verstappen un tempo piuttosto alto. Lo stesso lo si può notare anche per Ferrari e Mercedes con i due piloti dei vari Team piuttosto staccati di 0.4 secondi per Ferrari e 0.35 secondi per Mercedes. Da notare una Ferrari molto competitiva nel primo e ultimo settore, mentre in quello più guidato e lento, paga 3 decimi dal miglior crono. Ma sono comunque tempi da prendere con le pinze, mostrati solamente per capire l’evoluzione da parte dei Team tra le FP1 e le FP2 dove soprattutto le temperature dell’asfalto cambieranno in modo importante.
Ideal Lap: i migliori settori con gomme SuperSoft – GP Ungheria
Sul finire della prima ora e mezza entrambi i piloti Mercedes e Ricciardo di RedBull sono scesi in pista per simulare i “passi gara”. Anche in questo la RedBull di Ricciardo ha spaventato nuovamente le due Mercedes che hanno manifestato però meno problemi di blistering sulle loro SuperSoft con run più costanti nei tempi anche se con tempi di attacco molto meno performanti di quelli della RedBull di Ricciardo;
Ma ora passiamo alla sessione più importante del venerdì di gara ossia le Prove Libere 2 dove tutti i Team iniziano a fare un po più sul serio.
GP UNGHERIA: sulle SuperSoft è grande il guadagno di entrambe le Ferrari
Le seconde libere si sono svolte con temperature della pista attorno ai 40°C. Come di consueto: primo run sulla mescola leggermente più dura del compound di qualifica per poi a passare ad effettuare la “vera” e propria simulazione di qualifica del venerdì (sempre considerando in minor CV e kg in più che i Team utilizzano). L’ultima fase dell’ora e mezza pomeridiana è invece utilizzati dai vari piloti per provare la simulazione di gara con i due compound più adatti.
Partiamo da una news tecnica che riguarda Ferrari: anche durante le seconde prove libere sono state effettuate delle prove comparative sulle due SF70H ma questa volta a ruoli invertiti con Kimi Raikkonen che ha provato il nuovo fondo mentre per Vettel si è scesi in pista con il fondo in versione “Silverstone”, o comunque delle vecchia specifica. Novità Ferrari che almeno per oggi non sembrano aver dati degli grandi risultati: le SF70H guidate in mattinata da Sebastian Vettel e quella guidati da Kimi Raikkonen nel pomeriggio sembrano essere meno bilanciate rispetto alla versione senza novità. Vedremo cosa sceglieranno per la giornata di domani i tecnici della rossa.

Ideal Lap: i migliori settori con gomme Soft – GP Ungheria
Nella prima parte delle FP2 si è simulata la qualifica con il compound Soft e in questa fase Lewis Hamilton è risultato il più veloce, rifilando più di 2 decimi a Daniel Ricciardo, 6 a Verstappen e addirittura quasi un secondo a Sebastian Vettel. Tempi ovviamente da prendere con le pinze per via dei quantitativi di carburante e CV della Power Unit anche se comunque, tranne Ferrari che ha svolto un run molto veloce, sia Mercedes che RedBull sono rimasti in pista per una decina di giri.
Ideal Lap: i migliori settori con gomme SuperSoft – GP Ungheria
In quella che consideriamo la fase più interessante delle seconde libere, la simulazione di qualifica del venerdì con il compound più morbido, ci sono state delle importanti sorprese: una su tutte il non miglioramento del tempo fatto segnare con le Soft nessuno dei 3 tentativi provati da Lewis Hamilton. Un gap tra Soft e SuperSoft che doveva assestarsi sui 6 decimi ma che nella giornata odierna era di circa 8-9 decimi. Molto bene la RedBull di Ricciardo che si è dimostrata vettura ben bilanciata e con un ottimo livello di carico aerodinamico, molto forte nel giro di qualifica con un super secondo settore, leggermente più in difficoltà sul passo gara per via di overheating sulle SuperSoft posteriori. In palla anche la SF70H di Sebastian Vettel, che si è ritrovato dopo le deludenti FP1, senza fucsia nei tre settori ma comunque piuttosto vicina ai miglior tempi fatti segnare dagli altri piloti. Da segnalare come il pilota tedesco si sia migliorato rispetto alla mattinata notevolmente nel secondo settore, quello più guidato. Per quanto riguarda Mercedes, di Hamilton ne abbiamo già parlato sopra, mentre per quanto riguarda Bottas, molto bene nei primi due settori per poi perdere molto terreno nell’ultimo come se le SuperSoft sulla Mercedes non lavorassero più nella corretta finestra di funzionamento (con dell’overheating anticipato sul finire del primo giro lanciato) rispetto alla mattinata. Concludendo con Raikkonen, una volta installate le novità sulla sua SF70H, il pilota finlandese ha fatto molta più fatica a prendere confidenza con il tracciato ungherese.
Capitolo passi gara, per quel che possono valere i tempi presi negli ultimi 12 minuti delle seconde prove libere (due bandiere rosse hanno limitato il tempo ai Team), c’è da sottolineare come regni l’equilibrio soprattutto per quanto riguarda la mescola SuperSoft. Importante sottolineare come soprattutto per Mercedes faranno piuttosto comodo i dati sui passi gara su SuperSoft delle FP1 per capirne di più sulla durata di quella che sarà la mescola più in difficoltà su questa pista. Tornando alle FP2, su SuperSoft il migliore nei passi gara è stato Daniel Ricciardo che però come scrivevamo in precedenza ha sofferto di surriscaldamento delle posteriori della sua RB13. Poi Raikkonen ad 1 decimo (ma con una vettura non ben bilanciata) di passo e Verstappen a poco meno di un decimo. Se ci soffermiamo invece sulle simulazioni di gara sul compound Soft, Valtteri Bottas ha avuto un gran bel tempo di attacco per poi alzare i tempi in modo anche importante anche se nella media dei sei giri rimane comunque il più veloce. Per la Ferrari di Vettel prestazione assoluta nel run più contenuta ma miglior gestione degli pneumatici facendo segnare al settimo giro un tempo solamente di 3 decimi superiore a quello di attacco. Poi c’è Hamilton che ha fatto segnare comunque un buon tempo di attacco ma anche lui come Bottas ha sofferto di tanto degrado.
Concludendo, almeno dai numeri usciti dalle due prove libere odierne, sembra che Mercedes non sia cosi in forma come a Silverstone e soffra maggiormente le alte temperature della pista che, almeno con gli assetti odierni, non gli hanno fatto lavorare gli pneumatici nella giusta finestra di funzionamento (soprattutto i posteriori). E attenzione che nella giornata di domenica dovrebbe far ancora più caldo, guardando le previsioni meteo. Ferrari bene ma non benissimo: c’è ancora da lavorare per capire innanzitutto se le novità portato in Ungheria hanno funzionato e poi per migliorare l’assetto delle SF70H che oggi non è sembrato cosi perfetto. Parlando di RedBull, ce la si poteva aspettare molto competitiva in Ungheria con soprattutto degli aggiornamenti che a detta di Ricciardo stanno funzionando molto bene, ma anche loro avranno del lavoro da fare per sistemare soprattutto l’assetto delle due RB13 in configurazione da gara. E con sempre il dubbio di quanto Ferrari e soprattutto Mercedes potranno salire di cavalleria nella giornata di domani.
Come potete ben capire c’è molto incertezza perché nessun Team è sceso in pista con una vettura “perfetta”: chi riuscirà a fare il passo avanti più importante tra oggi e domani potrà garantirsi la Pole Position, sperando poi di avere una vettura altrettanto veloce in gara.

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Vedi commenti

  • Credo che il nuovo fondo sia solo una questione di setup...infatti lo proveranno maggiormente nei test e dal Belgio in poi sapranno farla funzionare. La Ferrari fino a Monza deve mostrare di portecela fare i altrimenti alzare le mani..mi spiace perché era partita benissimo e poi la Fia ha chiuso i giochi..che tristezza!!

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Pubblicato da
Redazione FUnoAT