E’ stata una grande e bella battaglia tra due campioni (Hamilton e Vettel) quella che tutti gli appassionati di Formula 1 hanno potuto ammirare nel pomeriggio di ieri con il pilota inglese che è riuscito ad avere la meglio. Una vittoria costruita dal pilota inglese principalmente grazie ad un gran giro che gli è valso, nella giornata di sabato, la 68esima Pole Position in carriera. Una prima posizione associata ad una ottima partenza che hanno permesso a Lewis Hamilton di controllare, non senza problemi, una Ferrari che aveva optato, come ormai di consueto, per un assetto aerodinamico (leggermente) più carico di quello della W08. In casa Mercedes invece hanno optato addirittura per scaricare più del previsto la vettura compromettendo leggermente le prestazioni in qualifica ma sapendo che, essere veloci nei rettifili, poteva aiutare in gara nei confronti di una Ferrari sicuramente più lenta.
La ripartenza dopo il breve periodo di Safety Car a circa due terzi di gara è stato sicuramente il momento più elettrizzante della corsa poiché Vettel, sfruttando un set di UltraSoft nuove risparmiate nel Q2 della qualifica, ha cercato di attaccare una W08 di Hamilton in deficit di compound per via della mancanza di UltraSoft nuove; Il Team anglo tedesco è stato infatti costretto a montare su entrambe le vetture per l’ultima parte di gara il compound più duro portato dalla Pirelli in Belgio ossia quello Soft. In questo frangente sono emersi i principali (ma pochi) punti negativi del progetto SF70H: avere una vettura più carica, che genera il corretto livello di carico aerodinamico sugli pneumatici ma livelli di resistenza all’avanzamento più elevati, non permette di giocarsela alla pari per quanto riguarda i livelli di velocità massima raggiunti dalla SF70H nei confronti della W08. Una maggiore resistenza all’avanzamento dovrebbe essere contrastata da qualche CV in più della Power Unit Ferrari nei confronti dell’unità motrice Mercedes ma che per i motivi spiegati ormai molte volte su queste pagine attualmente il Team italiano non riesce ad avere. Ed anzi, parliamo di una Power Unit Mercedes che ha dilatato ulteriormente il gap nei confronti della Power Unit Ferrari proprio in questo weekend grazie all’introduzione dell’ultima evoluzione che ha dato ad Hamilton e Bottas 5 CV in più rispetto alla precedente specifica. Secondo le informazioni raccolte questo piccolo miglioramento è stato ottenuto grazie ad uno sviluppo del motore elettrico MGU-H.
Entrando più nel dettaglio ed analizzando i frame dell’attacco di Vettel ad Hamilton possiamo notare che, in scia e in ottava marcia, il pilota tedesco della Ferrari ha raggiunto la velocità di ben 331 km/h. Non appena Vettel è uscito dalla scia la velocità è diminuita tantissimo attestandosi a 315 km/h. Una mancanza di potenza che a quanto capito deriverebbe anche da una diversa gestione della parte ibrida tra i due piloti in quel frangente con Lewis Hamilton che all’inizio del lungo rettilineo del Kemmel avrebbe switchato sulla mappatura più spinta garantendo alla W08 energia ibrida fino al termine del rettilineo, al contrario della Power Unit Ferrari che ha tagliato energia (e quindi velocità) circa 300 m prima.
Oltre a mettere in risalto i “limiti” (tra virgolette perché anche altri Team vorrebbero avere solamente questi limiti sulle loro vetture) aerodinamici e motoristici della SF70H questa fase di gara ha messo in risalto anche l’abilità di Hamilton che ,sapendo della mancanza di velocità della SF70H di Vettel, non ha affrontato full throttle l’Eau Rounge, per far uscire dalla propria scia sul rettifilo del Kemmel il prima possibile Vettel cosi che la SF70H perdesse velocità evitando l’attacco nella seconda parte del rettilineo.
Se da un lato la Safety Car, entrata in pista giustamente per permettere ai commissari di rimuovere i detriti lasciati in pista dopo un contatto tra le due Force India, sembrava potesse dare una gran mano a Sebastian Vettel grazie al set nuovo di UltraSoft a disposizione, dall’altro in realtà ha dato una grossa mano anche alla Mercedes di Lewis Hamilton che stava accusando importanti problemi di blistering sulle Soft posteriori; tanto che gli strateghi del Team inglese stavano pensando di dover effettuare un pit stop aggiuntivo regalando così la gara alla Ferrari di Vettel che, invece, stava trattando piuttosto bene anche gli pneumatici Soft.
Se andiamo ad analizzare gli stint di gara, alla vigilia della gara si pensava che la Mercedes con le gomme “gialle” potesse avere il potenziale per fare la differenza su tutti i competitors, Ferrari compresa. Invece, un assetto di compromesso per portare le UltraSoft a compiere più di 10 giri su ottimi tempi (non quelli mostrati durante le Prove Libere 2 del venerdì) hanno in realtà compromesso leggermente la bontà della W08 sulla calza “gialla” (Soft). Da qui un passo che è risultato essere addirittura peggiore di circa 1 decimo al giro rispetto alla SF70H di Sebastian Vettel.
Lo stesso equilibrio nel passo gara lo possiamo vedere anche analizzando il ritmo della prima parte di gara e quella finale dove Hamilton è stato leggermente più rapido di Vettel. Il pilota inglese, sia nella prima parte di gara quando montava le UltraSoft, sia in quella terminale sulle Soft, ha dovuto gestire gli pneumatici a causa di un anomalo surriscaldamento delle posteriori. Una W08 che insomma non si è dimostrata competitiva e perfetta come quella vista a Silverstone. E se sommiamo i passi in avanti effettuati dalla Ferrari grazie principalmente ai nuovi sistemi sospensivi testati in Ungheria e portati poi in pista a Spa possiamo notare il perché di prestazioni cosi diverse rispetto a quel disastroso weekend per il Team italiano.
Nell’analisi dei passi colpisce la differenza di ritmo tra Hamilton e Bottas e quello tra Vettel e Raikkonen. Il pilota finlandese è riuscito a tenere il passo del compagno di squadra solo nel tratto centrale di gara mentre, Raikkonen è sembrato piuttosto distante dal compagno di squadra.
Buona la gara di Ricciardo che con una Red Bull non troppo competitiva è comunque riuscito a raggiungere il massimo risultato auspicabile ossia il podio, sfruttando nel migliore dei modi la ripartenza dopo la Safety Car dove è riuscito ad infilare Bottas. Sfortunata invece, la gara di casa di Verstappen che, al giro 8, è stato costretto a parcheggiare la sua Red Bull RB13 sul rettifilo Kemmel. Il pilota olandese è stato costretto al ritiro per un problema ad un sensore difettoso su un cilindro che ha messo KO la Power Unit francese. Il ritiro di Verstappen ha di fatto rovinato la gara di Kimi Raikkonen poiché il pilota finlandese, nonostante la doppia bandiera gialla non ha alzato il piede dall’acceleratore realizzando, proprio nel tratto di pista in cui era segnalato il pericolo, il suo miglior micro settore; i commissari per questa infrazione hanno inflitto a
Raikkonen uno stop&go di 10 secondi che fino a quel momento si trovava comodamente
in quarta posizione.
Concludendo, la Ferrari esce da questo
cruciale appuntamento stagionale con molta fiducia nonostante la vittoria la abbia ottenuta una Mercedes, quella di Lewis Hamilton, che di fatto ha accorciato a soli 7 punti il distacco da
Vettel nella classifica del mondiale. Ma se su una pista non congeniale per la Mercedes (Ungheria), Lewis Hamilton arriva quarto, mentre su una pista non congeniale per la Ferrari, Vettel arriva secondo, allora
quello che potrebbe essere valutato come un “normale” risultato diventa un “grande risultato in ottica mondiale. Il Team italiano ha dimostrato nuovamente in pista di aver trovato la giusta direzione di lavoro, rendendo la SF70H una vettura molto competitiva anche su un tracciato che, alla vigilia, sembrava adattarsi molto bene solamente alla Mercedes W08. Ora però bisognerà lavorare su un altro problema “cronico” quest’anno per la Ferrari che è la minor competitività della SF70H nei confronti della W08 in qualifica poiché come si è ben visto nelle ultime due gare riuscire a far le Pole Position e una buona partenza porta in tasca già il 90% della gara se non il 100% al netto di undercut / overcut di strategia. Anche se in gare che si giocano su strategie ad una singola sosta (la maggior parte), il margine di manovra è davvero piccolo anche da questo punto di vista.
di @spontonc e @smilextech
Vedi commenti
Buonasera Cristiano,
pensi che a Monza la velocità di punta non proprio eccelsa possa essere ancora più penalizzante rispetto a Spa?
Innanzitutto bell'articolo
però vorrei farvi una richiesta: potete approfondire in base alle vostre conoscenze e dati a disposizione qual è la situazione motori da Monza; mi esprimo meglio...La Mercedes dovrà sottostare ai limiti?
La Ferrari porterà la pu aggiornata con i benedetti pistoni in lega d'acciaio?
Grazie...siete gli unici che potete fare un po di chiarezza in merito perchè vedo notizie diverse su ogni sito
Ovviamente intendo in un nuovo articolo se riuscite o se no in risposta al mio commento
Ciao Gabriele, a noi risulta che a Mercedes sarà permesso "sforare" oltre i 0.9 litri/100 km da Monza. Dopo la mossa (intelligente, inutile negarlo) di Mercedes sta ora alla FIA mettere un nuovo paletto per uniformare il consumo ma a quanto ci risulta per ora sono solo "chiacchiere".
La fia stamattina in un comunicato ufficiale ha confermato che il motore Mercedes n.4 potrà sforare il nuovo limite di 0.9l/100km
Quindi...
e come mai potranno sfruttarlo? qual'è stata la motivazione presentata per non sottostare ai nuovi limiti?
La Direttiva Tecnica pre GP Ungheria era chiara: ""any new PU introduced from the Italian GP will have to adhere to a limit of 0.9 litres of oil use per 100km."
Anticipare l'ultima Power Unit a Spa da parte dei Team era una possibilità: Mercedes ha optato per questa scelta, Ferrari no. Quindi nessuna furbata del Team anglo tedesco.
Complimenti! Come sempre articolo approfondito e dettagliato. Grazie per il vostro impegno nel raccogliere informazioni sui vari team per noi appassionati di F1.
Considerando gli sviluppi sino a fine stagione sia di Ferrari (per esempio la nuova PU di Monza) che di Mercedes, e la capacità di adattamente delle due vetture ai rimanenti tracciati (e.g. Monza favorevole a Mercedes, Singapore a Ferrari, etc.) chi dal vostro punto di vista è il reale favorito? Grazie mille!
Buongiorno Pasquale. Non è una domanda semplice a cui rispondere perché la stagione 2017 è molto complicata da prevedere. Se Ferrari riuscirà a risolvere il problema della qualifica, allora secondo me diventa Vettel il favorito per il mondiale altrimenti si fa più dura perché pur con una Mercedes che sulle gomme e nei tracciati da alto carico non è ancora apposto al 100% (ma ci sono aggiornamenti a venire anche importanti), partire con il vantaggio della track position non è roba da poco e gli ultimi due GP lo hanno dimostrato pienamente.
Grazie PJ... rimango realmente stupito dal comportamento della FIA... come è possibile accettare che a partire da Monza la Mercedes possa avere il vantaggio nel consumo di olio (che da quanto ho capito significa molti cavalli in più)... è davvero un campionato falsato in questo modo... che ne pensi?
Complimenti per l'articolo; desidererei anche io maggiori informazioni riguardo al carico della Ferrari; se scaricata di molto con la nuova PU che porterà a Monza ci sarà ancora lo stesso divario tra le velocità massime o a pari carico le due vetture si somigliano; inoltre volevo chiedervi se oltre a Singapore nelle prossime gare ci sia un' altra gara che è appannaggio della Ferrari o le due monoposto se la giocheranno ad ogni GP; grazie
Provo a risponderti io, in attesa di pareri di molto più competenti.
Sulla base della conformazione del circuito nonché della velocità con le quali le curve vanno affrontate, vedo una Ferrari maggiormente in vantaggio ad Abu Dhabi.
Similmente, temo che Suzuka possa essere una delle piste più ostiche, a meno che i nuovi sviluppi aerodinamici, come avvenuto a Spa, non mi smentiscano.
Nelle altre, salvo Monza, non vedo grossi vantaggi.