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GP BELGIO: cosa aspettarsi dalla Ferrari SF70H?

E’ tempo finalmente di tornare a parlare di Formula 1 dopo l’ormai classica pausa estiva dove anche i vari Team sono obbligati da regolamento a chiudere per almeno due settimane le loro fabbriche per poter garantire ai propri dipendenti il giusto riposo e recupero.
Dopo l’interessantissimo Gran Premio dell’Ungheria dominato dalle due Ferrari SF70H, il dodicesimo appuntamento del calendario 2017 di Formula 1 verrà corso sulla storica e speciale pista di Spa Francorchamps.
GP BELGIO: 7004 m per il circuito più lungo e più bello del mondiale
Il circuito di SPA risulta essere il più lungo del mondiale con i suoi 7.004 metri. Si parte con un primo settore dove all’interno si trovano due delle curve più impegnative di tutto il mondiale, ossia Eau Rouge e Raidillon, due curve molto veloci con notevoli accelerazioni laterali nonché una compressione record sia per gli organi meccanici che per tutti i componenti della Power Unit, liquidi di raffreddamento e di lubrificazione in primis. Curve che quest’anno si percorreranno molto probabilmente più agevolmente in pieno rispetto alle edizioni precedenti del Gran Premio di Spa.

Oltre a due curve storiche, il primo settore di SPA contiene però anche una curva lentissima, la 1, e ben tre rettilinei, l’ultimo denominato Kemmel Straight dove servirà tanta potenza soprattutto elettrica per generare velocità il più importanti possibili.

Anche il terzo settore è molto simile al primo, con la potenza della Power Unit ma in parte anche il grip meccanico (in uscita dall’ultima, lentissima chicane) che saranno i due fattori tecnici importanti per riuscire ad effettuare i miglior tempi in quel tratto di pista .

Discorso diverso invece per il settore centrale: servirà generare un ottimo livello di carico aerodinamico poiché sono presenti alcune curve da media velocità e altre da medio – alta.

Per riuscire ad andare veramente forte a Spa sarà necessario trovare un compromesso aerodinamico che solitamente premia le vetture con alta elevata efficienza aerodinamica; riuscire infatti a scaricare le ali pagando meno resistenza all’avanzamento sui lunghi dritti del circuito di SPA ma ottenendo in uscita dei valori di carico coerenti è fondamentale. Solitamente su questa tipologia di pista si usano ali da medio – basso carico aerodinamico che diventeranno in questa stagione 2017 ali da “basso” carico per via di maggior carico generato dal corpo vettura con le vetture più efficienti aerodinamicamente che potranno scaricare leggermente le ali contando sul recupero di deportanza al posteriore grazie al corpo vettura.

Meccanicamente gli assetti torneranno a “indurirsi” nuovamente, quindi più simili a quelli utilizzati a Silverstone rispetto a quelli dell’Ungheria, con Mercedes che dovrebbe trovarsi quindi più a suo agio. Per chi infatti non lo avesse letto, ecco un interessante articolo dove mettiamo in evidenza gli importanti problemi aerodinamici/meccanici che il Team anglo tedesco deve ancora affrontare quando approccia weekend su circuiti da altissimo carico come quello dell’Hungaroring.

Cosa successe lo scorso anno? Hamilton parte ultimo per la sostituzione della PU; Rosberg è in pole. In curva 1 si vede subito il duello Ferrari-Red Bull. Verstappen si infila dove non può e le due rosse si
toccano. Gara abbastanza compromessa. Botto pauroso per Magnussen e bandiera rossa per ripristinare le barriere. Interruzione che favorisce tutti che cambiano gomme senza perdere tempo. Hamilton, nel frattempo è risalito fino ai piedi del podio. Ultima sosta al giro 27 per Rosberg, che può puntare dritto alla vittoria. Dietro, Hamilton riesce ad arrivare fino al gradino più basso del podio.

GP BELGIO: esclusiva Sky Sport F1 dopo la doppietta Ferrari nel “free” GP d’Ungheria
Il Gran Premio dell’Ungheria ha prodotto una doppietta rossa che tutti gli appassionati di F1 hanno potuto ammirare vista la diretta in chiaro sulla TV di Stato, Rai. Quello del Belgio invece, con la possibile rivincita “argentata”, potrà essere vista solamente dagli abbonati alla TV a pagamento Sky che trasmetterà in esclusiva il dodicesimo appuntamento della stagione.

Ecco gli orari ITALIANI:

  • Prove Libere 1: 10:00 – 11.30 (15.30 su RaiSport)
  • Prove Libere 2: 14:00 – 15:30 (18.30 su RaiSport)
  • Prove Libere 3: 11:00 – 12:00 (15.05 su RaiSport)
  • Qualifiche: 14:00 – 15:00 (18.15 su Rai 2)
  • Gara: 14:00 (21.00 su Rai 2)
POWER UNIT: ICE veramente sollecitato ma per i consumi si correrà piuttosto tranquilli
Il circuito di SPA è un tracciato che sollecita enormemente la parte endotermica della Power Unit in modo molto simile ad un tracciato che conosciamo meglio noi italiani, l’Autodromo di Monza, appuntamento successivo a quello belga.
Da un punto di vista dei consumi è ovvio che servirà avere una Power Unit molto efficiente poiché più è grande il rendimento termico dell’unità e meno carburante in partenza si può imbarcare a parità di prestazioni; assodato ciò, il tracciato di SPA non è severo per i consumi per via delle configurazioni delle varie vetture che scenderanno in pista non con “molta ala”, la grande responsabile spesso degli elevati consumi se si va ad associare all’elevato carico aerodinamico anche elevate o comunque importanti velocità.

Piccola appunto: il weekend di Spa sarà l’ultimo dove i vari motoristi potranno consumare 1.2 litri ogni 100 km di olio poiché da Monza entrerà in vigore il nuovo chiarimento FIA con il consumo d’olio limitato a 0.9 litri ogni 100 km (-25%).

POWER UNIT: gli oltre 7000 m del circuito di Spa esalteranno i recuperi di energia cinetica

Sul circuito di SPA, cosi come in Russia a Sochi e anche Baku, verrà esaltata in modo importante la parte ibrida delle varie Power Unit visto che stiamo parlando di un peso nell’arco di un giro molto vicino al 3%, valore più elevato della stagione insieme a Baku. A Spa sarà fondamentale soprattutto il recupero di energia elettrica da parte del motore elettrico MGU-H, su cui Ferrari ha lavorato moltissimo già dalla stagione 2016. Se ricordate, nella passata stagione, ma anche in quella 2015, su quelle tipologie di tracciati la Power Unit italiana ha sofferto enormemente l’elevata efficienza di recupero dell’omonima tedesca.
Ricordiamo che il regolamento tecnico permette un recupero massimo da MGU-K pari a 2 MJ al giro imponendo un consumo massimo di energia proveniente dalla batteria di 4 MJ al giro. Dai 2 MJ massimi recuperabili da K si devono sommare i MJ recuperati e trasferiti nell’energy store da H oltre ai MJ trasferiti da H direttamente a K senza passare dalla batteria (è questo parte del segreto Mercedes!). Ricordiamo che tutti i Mega Joule di energia elettrica vengono scaricati tramite MGU-K con una potenza massima di 120 kW utilizzabili quindi teoricamente per 33,33 s (120 x 33,3 = 4000 J). Ma ovviamente i Team tramite l’elettronica a bordo delle proprie vetture mappano tutta la pista e non è detto che utilizzino sempre e solo 120 kW.



GP BELGIO: in due anni si è passati dalla Soft come compound da qualifica alla UltraSoft

Il Gran Premio del Belgio risulta essere il primo vero weekend dove le scelte di moltissimi Team riguardanti i 13 set di gomme a disposizione durante i tre giorni di Gran Premio, sono andate nella direzione di puntare in modo importante anche sul compound più duro scelto dalla Pirelli.
Le gomme che Pirelli ha scelto per il Gran Premio del Belgio saranno: UltraSoft (viola), SuperSoft (rossa) e le Soft (gialla), una tri-combinazione nemmeno utilizzata in Ungheria ma portata a Spa. Uno dei tanti “misteri” di Pirelli nella scelta dei compound nel pre e nel durante questa stagione. Per quanto riguarda i compound portati dal costruttore di pneumatici italiano, gli pneumatici UltraSoft e SuperSoft sono Low Working Range mentre lo pneumatico Soft è un High Working Range.
Da notare come RedBull abbia optato per una scelta notevolmente più aggressiva di Ferrari e Mercedes con ben 9 set di UltraSoft a sua disposizione e solamente l’obbligatorio di Soft. Scelta piuttosto simile anche per Mclaren, con il solo Alonso a portare in pista due set di Soft, cosi da poterne provare uno nell’arco delle libere.
Spa 2016 – Le strategie del Gran Premio 2016
Per concludere questo paragrafo dell’ormai classico articolo pre Gran Premio vogliamo fare una velocissima panoramica meteo aspettando le previsioni, quelle vere, grazie al nostro meteorologo di fiducia Andrea Pini. E c’è la prima vera notizia: potrebbe piovere. Le attuali previsioni mettono possibilità di rovesci per le giornate di venerdì e sabato con un miglioramento per quanto riguarda la giornata di gara ma ancora non c’è certezza che possa essere una domenica sicuramente senza pioggia. Temperature che non dovrebbero essere eccessivamente elevate e che potrebbero quindi non mettere in grossa crisi i compound più morbidi come la UltraSoft e la SuperSoft.  Attesi una 20ina di gradi per la giornata di gara con la giornata più calda che dovrebbe essere il venerdì (23-25°C d’aria).
FERRARI SF70H: Mercedes favorita con una Ferrari più competitiva di quella vista a Silverstone?
Il circuito di Spa, sulla carta, è sicuramente una pista pro Mercedes dove la W08 potrà esprimersi nel migliore dei modi sfruttando la sua efficienza aerodinamica e la potenza della Power Unit che, grazie agli ultimi sviluppi, è ritornata ad essere la più performante del lotto.
Sarà interessante vedere se Mercedes riuscirà ad esprimersi allo stesso livello di Silverstone, dove è riuscita ad infliggere distacchi molto pesanti a tutti i competitors. Noi di FUNOAT pensiamo che sarà difficile vedere a Spa una W08 così dominante visto che, sul circuito di casa, la Mercedes ha raggiunto l’apice prestazionale sfruttando nel migliore dei modi la pista e la temperatura piuttosto fresca che ha permesso uno sfruttamento ideale degli pneumatici.  Proprio in quel fine settimana abbiamo assistito invece alla peggior Ferrari SF70H che non è riuscita a trovare un assetto aerodinamico e meccanico congeniale alle caratteristiche del tracciato e questo ha inficiato molto sulle prestazioni in pista.

Come potete vedere dal grafico in basso che mette in evidenza il distacco chilometrico tra la W08 e la SF70H in qualifica possiamo notare che, gli anglo-tedeschi, a Silverstone hanno inflitto alla Ferrari uno dei distacchi maggiori in qualifica. Solo a Baku il gap tra i due team che si stanno giocando il mondiale è stato maggiore.

Ferrari arriva a questo cruciale appuntamento stagionale piuttosto pronta grazie anche agli sviluppi aerodinamici introdotti a Budapest che hanno fatto recuperare, secondo il Direttore Tecnico Mattia Binotto,  il 70% del carico perso per via del chiarimento FIA pre Austria. Ferrari ha lavorato molto anche durante i test post Gp dove, oltre ad un nuovo diffusore, sono stati provati, con molto successo, degli sviluppi alle sospensioni che permetteranno alla SF70H di utilizzare assetti più rigidi ideali per i tracciati come Spa pur sfruttando ancora in modo importante l’assetto flat sui rettilinei.

Oltre a questi sviluppi sopracitati, sulla SF70H e su tutte le altre vetture vedremo il pacchetto aerodinamico da basso carico che verrà utilizzato questo fine settimana in Belgio per poi essere riproposto, magari in una versione ancora più estrema, sul tracciato brianzolo di Monza.

Come sempre anche a Spa saranno fondamentali le gomme e soprattutto il loro utilizzo e sarà molto importante capire la durata della gomma ultrasoft che, viste le tante curve veloci, potrebbe presentare dei surriscaldamenti anomali che andrebbero a comprometterne la durata.

A differenza di quanto accaduto in Ungheria, la Pirelli, per questo appuntamento, ha imposto delle pressioni minime sulle gomme, piuttosto alte. Pressioni alte che, come abbiamo spiegato in un altro nostro post (clicca qui per leggere) sembrano adattarsi piuttosto bene alla Mercedes W08 che, molto spesso, utilizza assetti meccanici più morbidi rispetto agli altri Team per mantenere una base aerodinamica più stabile al variare dei parametri caratteristici della meccanica di una vettura. Le pressioni alte delle gomme potranno aiutare la Mercedes in questo, mentre, su circuiti in cui vengono imposte pressioni più bassa, gli ingegneri anglo-tedeschi, sono costretti ad utilizzare assetti più rigidi che creano un fastidioso sottosterzo sull’anteriore.


In conclusione, pensiamo che questa pista sia una pista molto pro Mercedes ma vedremo una Ferrari molto agguerrita che non dovrebbe avere problemi a tenere dietro una Red Bull sicuramente in ripresa ma non ancora in grado di insidiare la Rossa e gli argentati.

di @spontonc e @smilextech

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Pubblicato da
Redazione FUnoAT