Per chi non se lo ricordasse, in casa Ferrari, dopo le limitazioni sul fondo imposte da una direttiva tecnica della Federazione emessa alla vigilia del Gran Premio dell’Austria, sono corsi ai ripari per recuperare parte del carico aerodinamico perso. Con la “chiusura” del coltello nella parte iniziale del fondo gli ingegneri di Maranello sono stati costretti a diminuire leggermente l’angolo rake sulla propria SF70H per evitare importanti perdite aerodinamiche. Il componente incriminato aveva un’importante funzione aerodinamica e aiutava a “sigillare” esternamente il fondo grazie alla creazione di un apposito vortice.
Per il GP di Budapest sulla Ferrari SF70H erano già state apportate delle modifiche alla parte finale del fondo per cercare di “replicare” (comunque non in ugual modo) la funzione del coltello con benefici che secondo il Direttore Tecnico Mattia Binotto sono stati molto importanti (recuperato il 70% del carico perso per via della Direttiva Tecnica pre Austria); sul fondo era stata prolungata la zona del fondo che viene utilizzata per la gestione del fenomeno chiamato “tyre squirt” con ben sette soffiature utili a sigillare parte del fondo e del diffusore per riuscire ad utilizzare un assetto rake similare a quello utilizzato prima della gara austriaca.
Durante la dodicesima trasferta di questo appassionante mondiale 2017 di Formula 1 si può però notare che il Team italiano ha ulteriormente modificato la parte terminale del proprio fondo. Come si può ben vedere è stato eliminato l’ultimo slot, a forma di J, sostituendolo con il prolungamento dell’ultimo slot a L oltre all’aggiunta di un piccolo “ricciolo” esterno indicato dalla freccia verde. Un “ricciolo” che come si può ben vedere dall’immagine poco in basso, assomiglia molto a quello introdotto dalla Mercedes in Spagna sulla sua W08.
Ricordiamo che i centimetri di fondo davanti alla ruota posteriore hanno una funzione molto importante per il corretto funzionamento del diffusore posteriore. Con il rotolamento dello pneumatico posteriore si vanno infatti a generare dei vortici molto energetici che influiscono sulle prestazioni e sull’efficienza di generazione del carico aerodinamico tramite il diffusore posteriore. Per limitare l’interazione tra il flusso molto turbolento in uscita (anteriore alla gomma visto che il senso di rotolamento è contrario alla direzione di spostamento dell’auto) dagli pneumatici posteriori e il flusso passante nel diffusore si cerca di sigillare proprio la zona interna agli pneumatici.
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F1. Ormai una palla soporifera senza fine....