Sono addirittura sette gli episodi portati all’attenzione dei commissari dell’Ungheria. Cinque sanzionati con delle penalità; due no. Cerchiamo insieme di capire il perché, raggruppandoli per similitudini.
EPISODIO N°1: change of gearbox per Hulkenberg punito con 5 posizioni di penalità in griglia
Violazione dell’articolo 23.5 a):
“Ai fini del presente articolo un evento si considera se comprende la pratica P3, la sessione di qualificazione e la gara.
a) Ogni conducente non può utilizzare più di un cambio per sei eventi consecutivi in cui la sua squadra compete. Se un pilota utilizza un cambio di sostituzione scenderà di cinque posizioni sulla griglia di partenza in tale evento e di altri cinque posti ogni volta che viene usato un cambio ulteriore.
Qualsiasi sostituzione del cambio sarà richiesta solo per completare il resto della manifestazione in questione.
A meno che il pilota non riesce a finire la gara (o è in grado di iniziare la gara per motivi diversi da una sanzione inflitta dai commissari) il cambio montato sulla macchina al termine della manifestazione deve rimanere in esso per il resto delle sei gare in sequenza. Qualsiasi pilota che non è riuscito a finire la gara al primo, secondo, terzo, quarto o quinto dei sei eventi per motivi che il delegato tecnico accetta come al di là del controllo della squadra o del driver, può iniziare il seguente evento con un cambio diverso senza penalità. Il cambio sarà considerato come utilizzato una volta i tempi del transponder della vettura hanno dimostrato che ha lasciato la corsia dei box.”
Per poter sostituire il cambio senza incorrere in penalità, è necessario aver concluso almeno sei gare consecutive. Così non è stato per Hulkenberg, sanzionato giustamente come espressamente previsto dal regolamento sportivo.
EPISODIO N°2: impeding a car during qualifying per Kvyat punito con 3 posizioni di penalità in griglia + 1 punto patente.
Violazione dell’articolo 31.6:
“Ogni conducente che prende parte a qualsiasi sessione di prove che, a giudizio dei Commissari Sportivi, si ferma inutilmente sul circuito oppure ostacoli inutilmente un altro conducente è soggetto alle sanzioni di cui all’articolo 31.5:
Nel caso di infrazione alla guida nel corso di una sessione di pratica i Commissari Sportivi possono cancellare il tempo (o i tempi) del giro/i o far retrocedere il conducente di un numero di posizioni in griglia che ritengono opportune. A meno che non è del tutto chiaro che un pilota ha commesso un’infrazione di guida, tale evento sarà di norma studiato dopo la sessione plenaria.
Se è il caso, sarà anche dato riguardo alle disposizioni di cui all’articolo 18.1.”
Analizzando i video, la telemetria e le comunicazioni radio, i commissari hanno visto che Kvyat procedeva molto lentamente dato che aveva appena avuto un’uscita di pista e aveva danneggiato le gomme e hanno sentito che via radio è stato informato solo all’ultimo dell’arrivo di Stroll quando si trovava in curva 11. Il pilota russo si è spostato non appena si è reso conto della situazione, ma è stato valutato che stava comunque procedendo troppo lentamente nella “racing line” alla fine della Q1 quando altri piloti stanno sicuramente facendo registrare un giro lanciato. Sanzione corretta, come espressamente prevista.
EPISODI N°3 e 4: causing a collision per Verstappen e Hulkenberg. Il primo sanzionato con una penalità di 10 secondi + 2 punti patente; il secondo non sanzionato
Per quanto riguarda Verstappen, violazione dell’articolo 38.1:
“Il direttore di gara può segnalare ogni incidente in pista o sospetto di violazione del presente Regolamento Sportivo o del Codice (un “incidente”) agli steward. Dopo la revisione, avverrà a discrezione dei Commissari Sportivi decidere se procedere o meno con un’indagine. I commissari possono anche indagare su un incidente notato da loro stessi.”
Analizzando i video, i commissari hanno stabilito che Verstappen si sia inserito in curva 2 con una velocità troppo elevata per cercare di difendersi dall’attacco di Ricciardo; ha bloccato la gomma anteriore destra ed ha successivamente impattato con la vettura del compagno di squadra.
Non c’è dubbio che la colpa sia solo sua; solo 10 secondi di penalità perché il tutto è successo nel primo giro
Per quanto riguarda invece l’episodio di Hulkenberg, il pilota tedesco ha avuto un piccolo contatto con Grosjean durante il primo giro in curva 1. Non è stato sanzionato perché osservando più volte le immagini, si è visto chiaramente che Hulkenberg frena quando si trova alle spalle delle Force India; Grosjean gli è affiancato e i due finiscono per toccarsi senza conseguenze. E’ chiaro che non è andato volutamente al contatto, quindi giusto non sanzionarlo.
EPISODI N°5 e 6: forcing another driver off the track per Sainz e Magnussen. Il primo non sanzionato dai commissari; il secondo punito con 5 secondi di penalità + 2 punti patente
Anche qui, per quanto riguarda Magnussen, violazione dell’articolo 38.1:
“Il direttore di gara può segnalare ogni incidente in pista o sospetto di violazione del presente Regolamento Sportivo o del Codice (un “incidente”) agli steward. Dopo la revisione, avverrà a discrezione dei Commissari Sportivi decidere se procedere o meno con un’indagine.
I commissari possono anche indagare su un incidente notato da loro stessi.”
Nel giro 62, Hulkenberg stava attaccando all’esterno di curva 2 Magnussen. Il pilota del team Haas ha cercato di difendersi mandando l’avversario sempre più fuori dalla traiettoria di gara, arrivando addirittura a non lasciargli lo spazio necessario, spingendolo cosi fuori pista all’uscita di curva 2.
Sanzione corretta: a Hulkenberg non è stato lasciato lo spazio sufficiente per tentare l’attacco.
Per quanto riguarda invece l’episodio di Sainz, il tutto succede alla ripartenza dopo safety car. Alonso attacca Sainz all’esterno di curva 1. Alonso finisce fuori pista prima di essere totalmente affiancato all’avversario che, per di più, non esce mai nemmeno dalla sua traiettoria che stava seguendo. Giusto non sanzionare in questo caso.
EPISODIO N° 7: unsafe release per Grosjean sanzionato con 5000€ di ammenda al team
Violazione dell’articolo 28.13
“a) Le auto non devono essere rilasciate da una posizione di arresto in garage o piazzola in modo che potrebbe mettere in pericolo il personale in corsia o un altro pilota.
I concorrenti devono fornire un mezzo per stabilire chiaramente, quando viene visto da sopra e nella parte anteriore della macchina, quando una macchina è stata rilasciata.
b) Se una macchina si considera rilasciata in condizioni di non sicurezza durante qualsiasi sessione di prove, i commissari sportivi potranno togliere al pilota un numero di posizioni in griglia che ritengono appropriate.
c) Se una macchina si considera rilasciata in condizioni di non sicurezza durante una gara il pilota in questione riceverà una penalità di dieci posizioni in griglia al prossimo evento. Tuttavia, se una vettura rilasciata in condizioni di non sicurezza è in grado di riprendere la gara, una sanzione ai sensi dell’articolo 38.3 (d) sarà imposta al pilota in questione.
d) Sarà imposta una sanzione supplementare per qualsiasi pilota che, a giudizio dei Commissari Sportivi, continua a guidare una macchina sapendo che non è stato rilasciato in condizioni di sicurezza.
In tutti i casi di cui sopra, una vettura sarà considerata rilasciata sia quando è stata spinta fuori dalla sua zona garage designata (quando si esce dal garage) sia dopo che ha completamente lasciato la sua posizione di pit-stop dopo un pit stop”
Al momento della ripartenza dopo il pit stop, la gomma posteriore sinistra non è stata fissata correttamente. Il pilota lascia la corsia box, ma il meccanico addetto alla gomma, segnala subito il problema che si è verificato e viene subito comunicato al pilota di fermarsi.
Grosjean ferma la macchina nella prima zona sicura. Analizzando il tutto e grazie al fatto che la gomma comunque non è stata persa, i commissari hanno optato per una penalità di 10 secondi; penalità che non era però applicabile in quanto la macchina era ritirata e quindi una sanzione economica al team di 5000€ è stata giustamente imposta.