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GP MESSICO: sarà (molto probabilmente) una ultima fila tutta Mclaren

Dopo aver perso durante il Gran Premio di Austin due grandi piloti come Ricciardo e Alonso c’era curiosità nel capire se erano previste delle penalità da scontare in questo nuovo appuntamento stagionale per la sostituzione di componenti delle loro Power Unit. Una attesa importante soprattutto per quanto riguarda Daniel Ricciardo viste le ottime prestazioni della sua RB13 negli ultimi appuntamenti; perdere colui che avrebbe potuto tranquillamente salire sul podio di Austin (anche in seconda posizione viste le prestazioni non brillanti dell’accoppiata Ferrari / Vettel) non era sicuramente il migliore dei modi di iniziare il weekend del Gran Premio del Messico. Anche e soprattutto per tenere viva ancora almeno per un Gran Premio le speranze iridate di Sebastian Vettel e la Ferrari.
Ma non sarà cosi poiché, grazie ad un controllo elettronico di sicurezza, la Power Unit Renault è entrata in protezione prima che i componenti meccanici interni si danneggiassero per una mancanza di pressione nel circuito olio. Questo significa che RedBull potrà montare sulla RB13 del pilota australiano la Power Unit utilizzata ad Austin e verificare in pista se i controlli effettuati dai meccanici del Team anglo austriaco direttamente a Austin sono stati efficaci o no.
Tabella componenti Power Unit pilota per pilota

Per quanto riguarda Alonso non ci sono invece delle buone notizie:
la Power Unit Honda utilizzata ad Austin si è danneggiata dopo i nuovi problemi incorsi al motogeneratore MGU-H (uno dei grandissimi problemi di Honda in questo 2017) e per questo sarà necessaria una sostituzione dell’unità motrice con almeno 20 posizioni di penalità (sembrerebbe che non verranno sostituite poco batterie, centraline e MGU-K).

Penalità addirittura maggiori per Stoffel Vandoorne, che installando sulla propria MCL32 una unità motrice completamente nuova, dovrà scontare ben 35 posizioni di penalità. Una piccolissima nota (forse) positiva è quella che su entrambe le vettura verrà montata l’ultima evoluzione della power Unit Honda, la 3.8, che garantisce qualche (pochissimi) CV in più e, secondo Honda, una miglior affidabilità. Un qualcosa però non confermato ad Austin visto che tale specifica sulla MCL32 di Vandoorne ha percorso solamente 250 km circa. 

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Pubblicato da
Redazione FUnoAT