Online il nuovo appuntamento di Regoliamoci; come di consueto, analizziamo per prima cosa le penalità assegnate per la sostituzione di componenti della power unit:
– 35 posizioni per Vandoorne che ha montato un’intera nuova PU: 12° turbocompressore, 12° MGU-H; 10° ICE; 9° MGU-K; 7^ batteria e 7^ centralina
– 20 per il suo compagno di team Alonso per l’11° turbocompressore, l’11° MGU-H e il 9° ICE
– 20 anche per Gasly per aver montato la 5^ centralina, il 7° MGU-H e il 6° turbocompressore
– 20 per il suo compagno di team Hartley: 7° MGU-H, 7° ICE e 6° turbocompressore
– 20 posizioni pure per Ricciardo: a lui sono toccati il 7° MGU-H, il 6° ICE e il 6° turbocompressore
Ormai sappiamo bene che la maggior parte delle sanzioni viene assegnata proprio per la sostituzione di componenti PU oltre il limite consentito, ma ci sono stati anche alcuni altri provvedimenti:
– in casa Haas, durante la seconda sessione di libere con Magnussen e durante le qualifiche con Grosjean, è stato violato l’articolo 22.10
“Un limite di velocità di 80 km/h è imposto nella corsia box durante tutto l’evento, tuttavia, questo limite può essere modificato dai commissari sportivi a seguito di una raccomandazione del delegato per la sicurezza FIA. Ogni pilota che supera il limite durante ogni sessione di prove sarà multato di € 100 per ogni km/h oltre il limite fino ad un massimo di 1000€. Tuttavia, in conformità con l’articolo 18.1 i commissari sportivi potranno infliggere una sanzione supplementare se sospettano che un pilota stava accelerando al fine di ottenere un qualsiasi tipo di vantaggio.
Durante la gara i commissari possono imporre una delle sanzioni ai sensi dell’articolo 38.3.3 a), b), c) o d) a qualsiasi pilota che supera il limite.”
Il team è stato sanzionato economicamente per un totale di 2.000 €, come espressamente previsto dal regolamento.
Sempre in casa Haas è stata assegnata una sanzione di 5 secondi di penalità + 1 punto patente a Grosjean perché durante la gara ha lasciato la pista e tratto vantaggio dalla manovra.
E’ una violazione dell’articolo 27.3:
“I piloti devono fare ogni ragionevole sforzo per utilizzare la pista in ogni momento e non possono deliberatamente lasciarla senza un giustificato motivo. I piloti saranno giudicati per aver lasciato la pista se nessuna parte della vettura rimane a contatto con essa e, a scanso di dubbi, linee bianche che definiscono i bordi della pista sono considerati parte della pista, ma i cordoli non lo sono. Nel caso in cui una vettura lasci la pista il conducente può rientrare, però, questo può essere fatto solo quando è sicuro per farlo e senza ottenere alcun vantaggio. A discrezione assoluta del direttore di gara può essere data la possibilità di riprendere la posizione che aveva prima di lasciare la pista.”
Il pilota ha lasciato al pista in curva 13 ed è rientrato solo dopo curva 14, traendo vantaggio sorpassando la vettura di Alonso fuori pista.
L’ultimo episodio analizzato dai commissari ha visto coinvolti Verstappen e Bottas: durante la qualifica, il pilota olandese si trova davanti al rivale della Mercedes, ma commette un’errore durante il suo giro lanciato e quindi alza il piede nelle curve 12 e 13.
Bottas sopraggiunge da dietro, lo supera, ma in quel tratto la pista è corta e alla fine è vittima di un bloccaggio. E’ stato comunque valutato che Verstappen si è spostato in modo da lasciare lo spazio, quindi tutto regolare.