Tolti i numerosi pannelli, utilizzati nei test per non poter fotografare troppo facilmente i “segreti” delle nuove vetture, possiamo notare subito una caratteristica tecnica della FERRARI SF71H passata ovviamente inosservata durante la otto giorni di test pre stagionali; stiamo parlando dei radiatori di raffreddamento, o meglio della loro posizione.
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Immagine 1 (F1debrief) – Posizionamento radiatori FERRARI SF71H |
Se per la stagione passata e anche quella precedente il Team italiano aveva optato per una soluzione “retro”, ossia una sistemazione a V dei radiatori già vista sulla F2005 portata in pista all’epoca da Schumacher e Barrichello (Immagine 2), sulla SF71H 2018 Binotto & Co sono tornati ad un posizionamento più tradizionale (Immagine 1) ottenuta grazie anche allo spostamento di alcune masse radianti nella parte alta e centrale della monoposto (
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Immagine 1 (FUnoAnalisiTecnica) – Posizionamento radiatori FERRARI SF70H |
Una configurazione ora molto più verticale che ha permesso al Team italiano di liberare spazio nella parte alta e centrale della pance vista l’eliminazione della punta terminale della configurazione a V; oltre a ciò, tale soluzione ha permesso comunque alla scuderia italiana di mantenere anche quest’anno un posteriore molto rastremato, più rastremato nella parte terminale rispetto a quello della SF70H 2017 anche se qui entra in gioco più che altro la miniaturizzazione della trasmissione. Modifiche molto importanti per garantire una maggior portata d’aria al di sotto dell’ala posteriore e nella zona superiore e centrale del fondo, fondamentale per la generazione di carico aerodinamico tramite l’ala posteriore e al diffusore.