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GP BAHRAIN – ANALISI PROVE LIBERE: una bella Ferrari mentre Mercedes ha problemi di setup

Le Prove Libere 2 del secondo appuntamento stagionale 2018 ci hanno mostrato una Ferrari molto in palla con Kimi Raikkonen davanti al compagno di squadra Sebastian Vettel di soli 11 millesimi. Dietro le due SF71H troviamo le due Mercedes, con Bottas davanti a Hamilton, distanziate di ben oltre 5 decimi di secondo; poi Verstappen e Ricciardo a poco meno di 1 secondo dal pilota finlandese della Ferrari.
Una sessione non “perfetta” però per l’ultimo campione del mondo Ferrari poiché interrotta con circa 15 minuti di anticipo per via del non corretto fissaggio dell’anteriore destra durante il Pit Stop effettuato nella parte finale della sua simulazione di gara. Con la Ferrari e Kimi Raikkonen che hanno intrapreso tutte le azioni appropriate, i Commissari hanno optato per una multa di € 5.000 rispetto ad una più pensate e possibile penalizzazione in griglia.
La domanda che un po tutti gli appassionati di Formula 1 si stanno facendo in queste ore post Prove Libere 2 è sicuramente quella relativa alla super competitività “reale” di entrambe le SF71H se comparate alle prestazioni delle due Mercedes W09. Toto Wolff, colui che dovrebbe essere il più preoccupato dopo la seconda ora e mezza di prove libere, la spiega cosi: “Non sono preoccupato poiché guardando i dati GPS, entrambe le Ferrari hanno optato già per delle mappature piuttosto spinte (nella simulazione di qualifica).” Molto curioso il fatto che la Mercedes di Lewis Hamilton ha perso metri sul rettilineo del traguardo, seppur in scia alla Haas VF18, nella sua parte finale di simulazione. Come se tutti i motorizzati Ferrari fossero molto alti di potenza, o diversamente, Mercedes molto conservativa sulla sue Power Unit. E i dati allo Speed Trap confermano ciò, con quattro motorizzati Ferrari nelle prime sei posizioni, ed il primo motorizzato Mercedes (Hamilton) solamente in decima posizione. Ricordiamo che in Bahrain 10 CV di potenza in più sono 0.290 secondi in meno al giro, mentre 10 kg a bordo in più sono 0.180 secondi al giro da aggiungere.
Immagine Albert Fabrega
Ma c’è dell’altro a quanto capito da FUnoAnalisiTecnica: entrambi i piloti Mercedes non sono contenti del setup con cui entrambe le W09 sono scese in pista nella giornata odierna con cambiamenti anche importanti previsti per la giornata di domani. Insomma, la Mercedes vista quest’oggi in Bahrain non è ancora lo “schiacciasassi” dell’Australia (almeno con Hamilton). E’ vulnerabile e manca ancora di prestazione. E notizia importante: potrebbe esserci una penalità di 5 posizioni in griglia per Lewis Hamilton (sostituzione del cambio).
Passando a RedBull, ci sono delle importanti spiegazioni rispetto ai ben 9 decimi rimediati dalla Ferrari e hai 3-4 decimi presi invece dalle W09. Partendo da Ricciardo, autore del miglior tempo nella prima sessione, sembra che la RB14 guidata dal pilota australiano, con il calare delle temperature della pista (ben 15°C in meno durante le FP2) abbia perso un po di equilibrio. Oltre a ciò c’è da considerare l’incomprensione con Bottas che ha fatto perdere a Ricciardo ben 6 decimi di secondo nei confronti di Raikkonen nel primo settore, e 2-3 nei confronti del duo Mercedes. Dalla parte di box di Verstappen invece, nella prima parte delle seconde libere ci si è concentrati più a recuperare il tempo perso per un grave problema elettrico occorso nei primissimi minuti delle FP1, poi, addirittura, completamente saltate dal pilota olandese. Un setup “ideale” che Verstappen è riuscito a trovare solamente grazie alle modifiche apportate dopo la simulazione di qualifica.
Analizzando la simulazione di qualifica si può notare come Vettel avrebbe potuto essere 3 millesimi più veloce del proprio compagno di squadra, se avesse messo insieme il giro perfetto, cosi come Ricciardo avrebbe potuto essere 1 millesimo più veloce di Verstappen. Una Ferrari che ha primeggiato nella seconda ora e mezza di prove libere in tutti e tre i settori della pista, con Mercedes e RedBull molto lontane dal Team italiano ma molto vicine tra di loro in due terzi, S2 e S3, del tracciato di Sakhir. Hamilton avrebbe comunque potuto essere più veloce nella sua simulazione di qualifica poiché rallentato dal traffico nel primo settore durante il primo tentativo, e rallentato da una Haas nell’ultimo settore durante il secondo giro lanciato. Da segnalare poi che la SuperSoft 2018 non sembra garantire un secondo tentativo “importante” in Bahrain.
Passando alla simulazione di gara i valori sono invece più “normali”, con i tre Team su prestazioni molto più equilibrate. Molto bene RedBull su SuperSoft in run però piuttosto brevi se confrontati a quelli effettuati dal duo Mercedes / Raikkonen.

Il pilota finlandese e Hamilton molto bene sul compound più morbido, con run importanti in termini di numero di giri e degrado. Bottas invece leggermente più lento ma con degrado sotto controllo. Per quanto riguarda Vettel, è stato l’unico Top Driver a testare le Soft nella prima parte di simulazione con esiti non cosi buoni se consideriamo un degrado troppo accentuato come si può ben vedere nel grafico appena in basso .
Nella seconda e ultima parte della simulazione di gara, il duo RedBull / Bottas hanno utilizzato il compound Soft. I tempi sembrerebbe dar ragione nettamente a Bottas ma c’è da sottolineare il Fuel Effect di quasi 4 decimi (1.8 kg a giro si consumano in Bahrain) a suo favore rispetto al duo RedBull che ha accorciato molto il primo stint. Per quanto riguarda Hamilton, il passo è risultato essere buono ma non eccellente. Secondo Pirelli la gomma utilizzata dal quattro volte campione del mondo Mercedes potrà essere una opzione per la gara vista la vicinanza di prestazioni alla Soft (attorno ai 7 decimi di secondo) ma con la possibilità di effettuare stint più lunghi. Molto buono il passo di Vettel anche se c’è da considerare il compound più morbido, circa 6 decimi più veloce rispetto alla Soft, utilizzato dal pilota tedesco nella sua simulazione di gara. In generale, per quanto riguarda i Long Run c’è secondo noi un grande equilibrio tra i tre top Team nelle condizioni odierne.

Passando alla seconda parte del gruppo, bel gruppone con Mclaren, Haas, poi Renault e Force India, con il Team americano meno brillante rispetto all’Australia ma che domani potrà contare su una Power Unit che nei momenti decisivi della qualifica potrebbe dare qualche decimo di secondo fondamentale per la partenza di domenica. Da segnalare una Mclaren piuttosto pimpante sulla simulazione di gara soprattutto con Fernando Alonso mentre per quanto riguarda Renault, segnali negativi da questo venerdì del Bahrain con un setup ancora non positivo soprattutto per quanto riguarda i Long Run. Venerdì positivo anche per Gasly sulla Toro Rosso, che ha mostrato un ottimo passo anche nella seconda parte delle FP2, e per Charles Leclerc.
Capitolo strategie, la più veloce per Pirelli è su due soste: SuperSoft – SuperSoft – Soft, considerando che sul circuito di Sakhir il sorpasso non è difficile come in Australia, anche grazie alla seconda zona DRS, quella sul traguardo, allungata di 100 metri.
Autore: @smilextech
Co Autore: @spontonc

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  • Devo aspettare sempre i vostri articoli,per avere un idea ben chiara della situazione,perché se devo fare affidamento alla banda di Sky...bravi.

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Pubblicato da
Redazione FUnoAT