Dopo aver analizzato le ali posteriori a “cucchiaio” portate in pista da vari team è il turo di osservare la scelta fatta dagli ingegneri della Red Bull. Red Bull che, fin dall’inizio di stagione, ci aveva abituato ad utilizzare una versione di ala posteriore molto scarica rispetto a quanto fatto da Ferrari e Mercedes.
Anche in quest’occasione, la soluzione proposta, è molto estrema con un profilo principale quasi piatto. Soluzione che Red Bull è costretta a portare in pista per cercare di limitare i danni nel tratto rettilineo visto la mancanza di cavalli che Renault paga nei confronti di Ferrari e Mercedes.
Questa soluzione ci fa anche capire quanto carico aerodinamico riesca a generare la RB14 dal corpo vettura tanto da rinunciare, in parte” alla dowforce generata dall’ala posteriore.