Anche in Bahrain, cosi come in Australia, la scelta di Pirelli è stata troppo conservativa considerando che gli pneumatici 2018 sono dei buoni pneumatici ma troppo costanti, con una durata molto elevata e con un degrado piuttosto contenuto. 24 sono i giri percorsi dalla Force India di Perez sul compound SuperSoft in Bahrain, quindi poco meno di metà gara, mentre addirittura 39 sono i giri percorsi, prendendosi un’importante rischio, da Sebastian Vettel sulla Soft.
Nessun problema invece, soprattutto per la gara, dove i cieli saranno sereni anche se con temperature piuttosto basse, pensando che si attendono “soli” 17°C di massima. Ma nella giornata di domani il nostro Andrea Pini sarà ancora più preciso.
GP CINA: cosa aspettarsi dai vari Team?
Se nella preview del Gran Premio del Bahrain avevamo messo in risalto il possibile avvicinamento della Ferrari SF71H alla Mercedes W09 per via soprattutto delle caratteristiche tecniche del circuito, per questo Gran Premio della Cina pensiamo che la Mercedes possa, molto probabilmente allungare leggermente.
Se ne sono scritte molto sui “problemi” della W09 in queste ore, addirittura qualcuno parla di una vettura che “distrugge” le gomme quando è evidente, numeri alla mano, che finora non è stato cosi, nemmeno in Bahrain. La realtà è che in determinate condizioni, asfalto abrasivo (grana “grossa”), circuito stop & go con tante zone di trazione e quindi sollecitazioni principalmente longitudinali soprattutto sulle posteriori, temperature più elevate, la W09 potrebbe dover sacrificare delle prestazioni in qualifica per avere una gara migliore (o viceversa). Sarà interessante capire come la nuova vettura di Lewis Hamilton andrà a calzare le UltraSoft, che debuttano a Shanghai, e che però nessun problema hanno creato al pilota inglese in Australia, su un asfalto più simile a quello cinese. Ma attenzione, niente a che vedere con i problemi incontrati da Mercedes all’inizio della stagione passata.
Certamente quanto visto finora non è ciò che Wolff & Co si aspettavano da questo inizio di mondiale. Il Team Manager tedesco è chiaro: “Sicuramente questo non è l’inizio di stagione che avevamo sperato. Abbiamo limitato i danni con un’auto e perso la vittoria con l’altra nei primi due Gran Premi quando avremmo potuto vincerli entrambi. I competitors sono molto forti e a Melbourne era già stato chiaro il fatto che non possiamo commettere delle imperfezioni o errori se vogliamo vincere anche quest’anno entrambi i titoli, pensando contemporaneamente ad alzare il livello delle nostre performance”. Da quello che abbiamo capito non sono previste novità degne di nota sulla W09 che vedremo in Cina, se non il ritorno al pacchetto di raffreddamento “standard”.
In casa Ferrari si vola invece sulle ali dell’entusiasmo dopo le due vittorie consecutive, evento che non si verificava dall’ormai lontanissimo 2010, con le vittorie a Monza e a Singapore di Alonso. Nel Team italiano sono pienamente coscienti che la Mercedes abbia ancora quel qualcosina in più e che, anche dopo il Gran Premio vittorioso del Bahrein e la prima fila ottenuta, c’è ancora da fare per raggiungere le prestazioni della Mercedes; ma sono molto soddisfatti dei miglioramenti della SF71H tra l’Australia e il Bahrain, ottenuti principalmente grazie a novità di setup e solo parzialmente con affinamenti all’ala anteriore e al fondo nella zona dei bargeboard / diffusore che hanno funzionato correttamente. Grazie a queste piccolo ma fondamentali novità, in Bahrain è stato utilizzato un assetto rake più spinto che ha migliorato il comportamento della monoposto in inserimento curva (Ferrari molto più veloce nella qualifica del Bahrain di Mercedes in curva 1 e 2, velocità simili invece in curva come la 7 e la 8) ed ha garantito un maggior carico al retrotreno. Un maggior assetto rake che, come abbiamo detto nell’analisi del Bahrain GP, la Ferrari ha pagato leggermente con un aumento di resistenza all’avanzamento. Ma la ottima potenza, equiparabile a quella Mercedes in qualifica e fortunatamente in molti addetti ai lavori se ne stanno accorgendo, ha permesso al Team italiano di limitare i danni in termini di gap velocistico con le W09 di Hamilton e Bottas.
In Cina, la Ferrari dovrà effettuare un nuovo, importante, passo in avanti per quanto riguarda la velocità in curva e la generazione di carico aerodinamico poiché è probabile che Mercedes alzi nuovamente l’asticella e perché le caratteristiche del tracciato di Shanghai, come detto nel paragrafo precedente, sono piuttosto diverse da quelle del circuito di Sakhir. Vera la presenza del lungo rettifilo del terzo settore, ma altrettanto da tenere in considerazione le zone di trazione come l’uscita da curva 14 e, tra il primo e secondo settore, le zone dove servirà una vettura con tanto carico aerodinamico per affrontare le tante curve veloci come la 1, la 7, la 8 e la 13. Il venerdì probabilmente bagnato potrebbe non aiutare la Ferrari? E’ sicuramente un fattore da tenere in considerazione, calcolando che se le informazioni sono corrette (non abbiamo conferme a riguardo), il fondo arrivato il venerdì in Bahrain e non utilizzato viste le buone sensazioni avute da entrambi i piloti durante la prima ora e mezza di libere, potrebbe essere utilizzato in Cina. Ovviamente meteo permettendo.
Cosi come in Bahrain, e finché non potendo valutare una loro gara completa, il ruolo di terza forza in pista è da dare senza grossi dubbi al Team RedBull. La RB14 è una vettura piuttosto consistente ma non esente da problemi/lati negativi; da quanto raccolto da FUnoAnalisiTecnica, soprattutto Max Verstappen sta soffrendo molto il nervosismo della nuova creatura di Adrian Newey, una vettura dal comportamento difficile da prevedere e che sta soffrendo di alcune noie elettriche importanti.
Proprio questi problemi hanno portato al ritiro Daniel Ricciardo in Bahrain. Per il pilota australiano oltre al danno anche la beffa poiché in Cina, sorprese a parte, dovrà montare già la seconda batteria di due utilizzabili in stagione senza incorrere in penalizzazioni. In una gara che secondo le previsioni RedBull, poteva terminare sul podio. Nessun problema invece per Max Verstappen che, grazie al ritiro della gara scorsa, potrà sostituire senza penalità la trasmissione che, secondo gli ultimi rumors, sembrerebbe essere stata danneggiata. Come pacchetto complessivo il Team RedBull ha ancora del lavoro da fare per arrivare alle prestazioni di Ferrari e Mercedes, ma chissà che con un “weekend “perfetto non possa dir la sua modo veramente importante e creando qualche grattacapo ai rossi o ai grigi. Dopo gli aggiornamenti al fondo testati con esiti abbastanza positivi in Bahrain, non ci aspettiamo novità tecniche degne di nota per il Team anglo austriaco.
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Scusate ma il resoconto del Gp del 2017 che avete trascritto è quello della gara in bahrain e non quella in Cina!!!
Ok ora avete corretto