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GP BAKU – GARA: “Regoliamoci”

GP BAKU
Parecchio lavoro per i commissari dell’Azerbaijan. Cerchiamo insieme di analizzare e capire le loro decisioni.
Le prime penalità che analizziamo sono quelle inflitte a Hulkenberg e Grosjean: 5 posizioni di penalità sulla griglia per aver sostituito il cambio.
L’articolo in questione è il 23.5 del regolamento sportivo:
“Ai fini del presente articolo un evento si considera se comprende la pratica P3, la sessione di qualificazione e la gara.
a) Ogni conducente non può utilizzare più di un cambio per sei eventi consecutivi in cui la sua squadra
compete. Se un pilota utilizza un cambio di sostituzione scenderà di cinque posizioni sulla griglia di partenza in tale evento e di altri cinque posti ogni volta che viene usato un cambio ulteriore.

Qualsiasi sostituzione del cambio sarà richiesta solo per completare il resto della manifestazione in questione.[…]”
Ormai questo è un copione che abbiamo già visto parecchie volte. Il regolamento è chiaro: il cambio deve durare per 6 eventi consecutivi; così non è stato per i due piloti che sono stati correttamente sanzionati.
Sempre per quanto riguarda Grosjean, durante le qualifiche il pilota non ha fatto registrare alcun tempo, quindi da regolamento non potrebbe prender parte alla gara.
Ma l’articolo 35.1 del regolamento sportivo “corre” in suo aiuto:
“A meno che la pista non sia stata dichiarata bagnata dal direttore di gara, i piloti eliminati durante la Q1, il cui migliore giro in qualifica supera il 107% del miglior tempo impostato durante la sessione, o che non riesce a impostare un tempo, non avranno il permesso di prendere parte alla gara. In circostanze eccezionali, tuttavia, che può includere l’impostazione di un adeguato tempo sul giro in una sessione di prove libere, i commissari sportivi potranno autorizzare l’auto a iniziare la gara. I piloti accettati in questo modo saranno posizionati sul retro della griglia di partenza dopo che sono state applicate altre eventuali sanzioni. Se dovesse esserci più di un pilota accettato in questo modo, l’ordine griglia sarà determinato dall’ordine in griglia che avevano durante le P3.”
Avendo quindi il pilota fatto registrare almeno un tempo soddisfacente durante le sessioni di prove, è stato ammesso alla partenza della gara
Altro episodio riguarda Sirotkin durante le qualifiche e riguarda l’impedimento alla vettura di Ericsson in curva 7, non sanzionato dai commissari. Il caso rientra nell’articolo 31.5:
“Ogni conducente che prende parte a qualsiasi sessione di prove che, a giudizio dei Commissari Sportivi, si ferma inutilmente sul circuito oppure ostacoli inutilmente un altro conducente è soggetto alle sanzioni di cui all’articolo 38.3”
Analizzando le immagini e i dati GPS, è emerso che la traiettoria di Sirotkin non era tale da determinare un chiaro impedimento a Ericsson. Inoltre, il pilota dell’Alfa Romeo Sauber, ha abortito il suo giro fuori da curva 7. Sembra una decisione corretta.
Veniamo alla GARA.
Raggruppiamo tutte le penalità assegnate per aver causato un’incidente:
  • 10 secondi di penalità + 2 punti patente per Ericsson per aver causato un incidente con Magnussen
  • 3 posizioni di penalità in griglia al prossimo evento + 2 punti patente per Sirotkin per aver causato un incidente con Perez
  • 10 secondi di penalità + 2 punti patente per Magnussen per aver causato un incidente con Gasly
  • Reprimenda per Verstappen e per Ricciardo per l’incidente che li ha visti coinvolti
  • Nessuna sanzione per Ocon per l’incidente con Raikkonen
Tutti i casi sopra citati riguardano una violazione del secondo articolo, capitolo 4, appendice L del codice internazionale sportivo FIA.
  • Nel primo caso, Ericsson è stato sanzionato perché è risultato evidente dalle immagini come il pilota abbia avuto un bloccaggio in frenata e abbia colpito Magnussen, causando quindi l’incidente.
  • Nel secondo caso, Sirotkin è stato sanzionato perché dalle immagini è risultato evidente come abbia tamponato Perez in curva 2. Penalità che si ripercuote sulla prossima gara, in quanto il pilota russo si è ritirato.
  • Nel terzo caso, Magnussen è stato sanzionato perché dalle immagini si nota come con la sua vettura si sposti totalmente verso sinistra, andando quindi a colpire la macchina di Gasly che procedeva sulla sua traiettoria in curva 20. Magnussen deve prestare attenzione in futuro, in quanto i punti patente persi finora sono 8 su un totale di 12, poi scatterà la squalifica per una gara.
  • Nel quarto caso, abbiamo una reprimenda per entrambi i piloti Red Bull. Ricciardo ha tamponato Verstappen sul rettilineo principale. Guardando le immagini e parlando con i piloti è emerso che entrambi hanno contribuito alla collisione: Verstappen si è spostato due volte, ma la manovra è stata considerata una componente minore; Ricciardo ha ammesso di essersi spostato sulla sinistra per tentare il sorpasso troppo tardi. Per i commissari è chiaro quindi che l’incidente ha avuto origine dalle manovre di Verstappen, ma anche Ricciardo ha fatto la sua parte nella collisione. Avendo entrambi ammesso le loro colpe, i commissari hanno optato per la sanzione minima sindacale. A mio avviso, può benissimo starci la reprimenda a Ricciardo; ma a Verstappen andava dato qualcosa in più. Certe manovre non si fanno, sopratutto in frenata.
  • Nel quinto ed ultimo caso, Ocon non è stato sanzionato per l’incidente con Raikkonen in curva 3. Raikkonen ha affermato che si è trattato di un tipico incidente di gara del primo giro: il pilota della Ferrari ha tentato di superare l’avversario in curva 3 che ha chiuso troppo non accorgendosi di quanto stava accadendo. Ocon, ha accettato questa spiegazione, inoltre i commissari hanno stabilito che in ogni caso non poteva avere una chiara visuale dell’avversario e quindi il contatto non è stato volontario.

Ma non è finita: sotto inchiesta sono finiti anche Stroll, Perez e Magnussen per avere utilizzato il DRS quando non consentito. Nessuno però è stato sanzionato. L’articolo in questione è il 21.5 c)
“Le regolazioni alla carrozzeria di guida sono consentite dall’art 3.6.8 del Regolamento tecnico di F1

[…] c) In caso di guasto del sistema che avvisa il conducente che era all’interno di un secondo dall’auto di fronte, ed è quindi autorizzato ad utilizzare la carrozzeria regolabile, la squadra in questione può chiedere al direttore di gara il permesso di eseguire l’override del sistema. Se l’autorizzazione viene data in questo modo l’onere sarà alla squadra interessata di garantire che il loro pilota utilizza solo la carrozzeria regolabile se è entro un secondo dalla macchina di fronte a lui.

Se il guasto nel sistema viene rettificato, il conducente non può più utilizzare questa opzione alternativa, il direttore di gara comunicherà alla squadra se e quando il guasto è stato risolto.”
Durante la gara c’è stato un malfunzionamento del sistema che segnala quando la vettura si trova sotto il secondo da quella davanti e quindi può utilizzare il DRS.
Si passa così all’utilizzo manuale, ma per fare ciò servono parecchi aggiustamenti sul volante.
Dai dati risulta che i tre piloti hanno utilizzato solo per due volte e per un brevissimo lasso di tempo il sistema quando non consentito. Inoltre, come si sono resi conto dell’errore lo hanno disattivato.
Considerato anche che comunque la manovra non ha portato al sorpasso, si è optato per non imporre sanzioni.
Autore: @AleRana95

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  • Onestamente a Verstappen qualche penalizzazione la darei, non è la prima volta che cambia due volte traiettoria in rettilineo.

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Pubblicato da
Redazione FUnoAT