GP SPAGNA: il circuito del Montmelo è un vero banco prova per le varie vetture
Perché questo? Per via del fatto che i tre settori presentano caratteristiche piuttosto diverse:
– il settore 2 è composto da due pieghe a 180°, una curva da terza marcia verso sinistra in leggera salita e una curva abbastanza veloce verso destra che si percorre in pieno (qualifica e non per tutti i Team). In questo caso oltre a del carico aerodinamico piuttosto elevato serve anche una vettura con buon grip meccanico per uscire forte da curva 5.
– il settore 3 è contraddistinto da sei pieghe abbastanza lente e una curva veloce verso destra che porta i piloti sul rettilineo principale. In questo settore è richiesto un ottimo grip meccanico dato che le curve sono tutte abbastanza lente e un’ottima trazione.
Durante i test invernali, il blistering è stato causato da un surriscaldamento della superficie dello pneumatico dovuto anche alla riasfaltatura del tracciato catalano. Sono due gli effetti principali che hanno aiutato la formazione delle bolle sugli pneumatici: la temperatura più elevata della pista poiché un asfalto molto nero assorbe molto il calore, e la riasfaltatura che ha ridotto drasticamente le sconnessioni sulla superficie del tracciato. Questo fattore ha permesso ai team di essere ancora più veloci in curva mandando ulteriormente sotto stress le gomme.
Come abbiamo già detto in precedenza, la casa milanese non ha deciso di portare le tre mescole più dure, che vedremo solamente a Silverstone in questa prima metà di mondiale, ma le mescole un grado più morbide ossia la SuperSoft (banda rossa, Low Working Range), la Soft (banda gialla, High Working Range) e la Medium (banda bianca, Low Working Range).
Come sempre però, essendo a cinque e sei giorni di previsione, aspettiamo le previsioni più dettagliate del nostro meteorologo Andrea Pini che arriveranno tra la giornata di mercoledì e quella di giovedì.
La Ferrari SF71H si presenta in Spagna come il team da battere nonostante nelle ultime due gare abbia raccolto molto meno rispetto alle prestazioni mostrate dalla vettura in pista. Ferrari che, pur disponendo della vettura più prestazionale, ha perso dopo il GP di Baku la leadership in classifica piloti mentre, in quella costruttori, conserva ancora 4 punti di vantaggio.
La Ferrari, grazie al lavoro effettuato durante l’inverno, è riuscita a recuperare circa 2 decimi al giro sulla Mercedes, recupero che gli ha permesso di sorpassare, a livello prestazionale, il team anglo-tedesco dopo quattro stagioni di assoluto dominio. Al contrario, il Team anglo tedesco, sempre molto competitivo in fase di qualifica, quest’anno non riesce a far la differenza, visto che Sebastian Vettel è riuscito ad ottenere 3 pole position su 4 gare.
Il team anglo-tedesco della Mercedes, per cercare di ribaltare la situazione, porterà in pista a Barcellona alcuni aggiornamenti aerodinamici che, abbinati all’utilizzo della mappatura da qualifica, già utilizzata a Baku, potrebbe permettere alla W09 di mettere pressione al team italiano. Voci molto interessanti vedrebbero, dopo i buoni risultati ai banchi e in pista della nuova mappatura aggressiva della PU, Mercedes salire nuovamente di potenza in questo quinto weekend della stagione, come se in Azerbaijan non fosse stato ancora sbloccato tutto il potenziale dell’unità motrice tedesca.
A livello di sviluppi, Ferrari sembra voglia continuare con la filosofia dei “piccoli passi” che nelle ultime due stagioni si è dimostrata molto redditizia. D’altronde è la Mercedes che, allo stato attuale, deve spingere con gli aggiornamenti della vettura visto che, come abbiamo già ribadito più volte, è dietro la SF71H a livello prestazionale. Sulla Ferrari SF71H sono attesi degli sviluppi, non importanti come nel caso di Mercedes e Redbull, e concentrati anche in zone poco visibili della monoposto.
Tra le vetture che maggiormente hanno deluso in queste prima gare di 2018 c’è sicuramente la McLaren che a livello prestazionale non ha fatto il grande passo in avanti che tutti si aspettavano durante l’inverno. Se consideriamo le prime quattro gare 2018 rispetto alla seconda parte della scorsa stagione, la Mclaren ha perso 4 decimi su Mercedes, ancor di più su Ferrari e RedBull.
Il Gran Premio di Spagna per la McLaren sarà una tappa piuttosto importante perché verranno introdotti sulla MCL33 parecchi aggiornamenti aerodinamici in attesa dello sviluppo della Power Unit che arriverà in Canada. Aggiornamenti da 5 decimi al giro che coinvolgeranno gran parte della vettura (anteriore con un nuovo muso e nuovi turning vanes, parte centrale con modifiche ai bargeboard e parte terminale con novità all’ala posteriore e molto probabilmente anche al cofano motore/fondo) e la rivoluzioneranno ma solo parzialmente. Non è ancora cosi certo che la nuova benzina BP verrà utilizzata anche dalla McLaren o solo dal team ufficiale Renault. Uno sviluppo di carburante che, abbinata all’utilizzo di una mappatura del motore più aggressiva dovrebbe apportare un miglioramento di circa 1 decimo al giro. Nuovo carburante che, invece, non verrà utilizzato sicuramente dalla Red Bull che, a differenza di Renault e McLaren, non utilizza come fornitore BP ma si è affidata a ExxonMobil.
Per quanto riguarda gli altri Team di centro classifica non ci aspettiamo molte novità sia dal Team Haas (gli aggiornamenti arriveranno nei prossimi Gran Premi) che da Renault (il primo pacchetto aerodinamico importante è stato portato a Baku) mentre qualche interessante novità dovrebbe portarla in pista Force India.
Un pronostico è molto difficile da fare se si considerano anche gli aggiornamenti che i vari Team porteranno in pista e che in base alla loro effettiva bontà potranno fare la differenza vista la vicinanza nelle prestazioni tra la SF71H e la W09 senza dimenticare il ruolo della Red Bull che potrebbe approfittare di un passo falso dei due team. Discorso simile per la parte centrale dello schieramento dove comunque tutti si aspettano un’importante passo in avanti di Alonso & Co anche sapendo della possibile “immobilità tecnica” dei Team concorrenti.