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GP GERMANIA – ANALISI DELLA GARA: Hamilton partendo con la soft si è trovato con la miglior strategia

Poteva essere la gara della svolta in casa Ferrari perchè l’occasione era ghiotta per allungare sia nella classifica piloti che in quella costruttori. Vettel partiva dalla pole position, Raikkonen dalla terza posizione e Bottas era l’unico pilota nelle posizioni di testa a difendere i colori della Mercedes. Hamilton a causa di un problema idraulico al servosterzo accusato durante le qualifiche scattava dalla posizione 14. Con una gara “pulita” l’inglese aveva sicuramente il potenziale per recuperare fino al quarto-quinto posto ma, in modo alquanto incredibile, è riuscito ad ottenere il bottino pieno vincendo la gara con il suo rivale stampato a muro a causa di un grosso errore all’entrata della zona dello Stadio.
GP GERMANIA: Hamilton era sulla strategia più veloce
Il problema avuto sabato durante le qualifiche da Hamilton ha permesso agli strateghi Mercedes di scegliere con quali pneumatici partire durante la gara. Tutti i top 10 erano su UltraSoft mentre il quattro volte campione del mondo è scattato al via con le Soft che si sono dimostrate le gomme più adatte per affrontare la prima parte di gara. Durante i long run di venerdì non erano sembrate le gomme migliori da utilizzare in gara ma la diminuzione della temperatura le ha rese migliori rispetto alle Medie scelte invece da Ricciardo.
Prima di analizzare il primo stint di Hamilton dedichiamo qualche riga ai problemi idraulici avuti nella giornata di sabato che sono molto simili a quelli accusati da Bottas in Austria. Un problema che, secondo la ricostruzione fatta dalla Mercedes, non è stato causato dal passaggio violento di Hamilton sul cordolo di curva 1 ma, secondo i dati della telemetria, era stata riscontrata un’anomalia già al giro precedente. Il problema poi si è aggravato costringendo Hamilton a spegnere la macchina per non creare problemi alla sua Power Unit.
Mercedes anche in gara era molto preoccupata dalla tenuta del servosterzo idraulico sulla W09 ed infatti ha consigliato più volte ai suoi piloti di rimanere lontano da alcuni cordoli. Le vibrazioni generate dal passaggio sui cordoli metterebbero in crisi l’idraulica associata come è successo in Austria sulla vettura di Bottas.
Hamilton dopo una partenza molto tranquilla, per evitare qualsiasi tipo di problema, ha iniziato giro dopo giro a recuperare posizioni e già al giro 14 si trovava in posizione 5 con un distacco da Vettel di circa 25 s. Dal giro 16 fino Hamilton che si trovava a pista completamente libera ha iniziato a guadagnare sui piloti di testa come potete facilmente osservare dal grafico in basso. Le gomme soft sulla Mercedes W09 hanno funzionato alla grande con tempi molto costanti tanto da permettere al pilota inglese di “pittare” al giro 42. Se osserviamo la linea di tendenza il momento più opportuno per effettuare la sosta era al giro 30 ma in casa Mercedes hanno preferito allungarlo per un duplice motivo: riuscire a mettere le UltraSoft nell’ultima parte di corsa e capire l’andamento del meteo visto che si attendeva dell’acqua caduta poi solo in certe zone della pista ma non a sufficienza da obbligare l’utilizzo degli pneumatici intermedi.

Qualche giro dopo al pit stop di Hamilton è iniziata a cadere qualche goccia nella prima parte del tracciato ed è proprio in questo momento che Hamilton è riuscito a sfruttare alla perfezione la sua abilità di guida e le sue gomme per recuperare secondi preziosi ai piloti davanti. Gomme UltraSoft che, con l’abbassamento della temperatura, hanno funzionato alla grande mentre chi in quel momento “calzava” la Soft ha sofferto parecchio perchè non riusciva a mantenerle nella giusta finestra di funzionamento. Tra il giro 44 e il giro 51 Hamilton è riuscito a recuperare ben 11 s su Vettel portandosi a “soli” 12 s dal leader della corsa. Leader che al giro 52 ha sbattuto la sua Ferrari sul muretto all’ingresso dello “stadio” regalando così il successo ad Hamilton che è stato bravo a contenere Bottas e Raikkonen alla ripartenza dopo la Safety Car che, a differenza dell’inglese, montavano gomme Ultra Soft nuove.

GP. GERMANIA: una grossa occasione sprecata per la Ferrari
Sembrava essere una domenica colorata di rosso quella del Gp di Germania ed invece è stata un vero disastro per gli uomini del Cavallino. Non può consolare il terzo posto di Kimi Raikkonen che nel momento in cui il suo compagno è andato a sbattere non è riuscito a cogliere queste grossa occasione. Pilota finlandese che è stato sacrificato due volte dal muretto della Ferrari. La prima quando è stato richiamato ai box anticipatamente per “coprire” la rimonta di Hamilton e per mettere pressione agli strateghi Mercedes con Bottas. Mercedes che non ha reagito alla strategia aggressiva della Ferrari ed ha tenuto in pista Bottas fregandosene del possibile undercut di Raikkonen. Ferrari con questa sosta molto anticipata ha scoperto troppo sue carte tanto che, sia Mercedes che RedBull, avevano capito che Raikkonen sarebbe andato su una doppia sosta contro il solo pit che loro avevano pianificato. Una scelta, quella della Ferrari, che poteva essere giusta solo nel caso di gara bagnata nella fase terminale quando tutti sarebbero stati costretti ad un’ulteriore sosta per montare le gomme da bagnato o le intermedie.

Raikkonen che è stato sacrificato anche in pista quando era leader della gara per dare spazio a Vettel che lo seguiva ma che sembrava avere più velocità rispetto al compagno. Una Ferrari che, specialmente con le Soft, non è sembrata irresistibile andando a stressare molto le gomme tanto che, dopo pochissimi giri, si poteva notare dei blister sulle posteriori.

Se ci concentriamo su Vettel possiamo considerare la sua gara molto buona fino al giro precedente all’errore. Era in testa alla corsa e stava controllando il distacco su Bottas e Raikkonen anche se, come abbiamo scritto sopra, stava perdendo parecchi secondi su Hamilton. L’errore commesso da Sebastian non può essere attribuito al muretto per non averlo richiamato ai box per montare la stessa mescola che stava usando in quel momento Hamilton. In Ferrari stavano giustamente valutando il meteo perchè non era ancora ben chiaro se la pioggia si sarebbe fatta più intensa o se addirittura avrebbe cessato del tutto. Un errore che, in condizioni difficili, ci può stare ma che analizzando l’andamento del campionato potrebbe essere molto grave. La Ferrari ha attualmente la miglior macchina soprattutto in qualifica dove riesce a fare la differenza sulla Mercedes. In gara le performance sono molto livellate ma se in Mercedes abbiamo un Hamilton che commette pochissimi errori in Ferrari c’è un Vettel che sta sbagliando troppo e se la Rossa non si trova a comandare la classifica piloti e costruttori buona parte di questi demeriti è sua.

GP GERMANIA: la RedBull non è mai stata protagonista

Dopo un venerdì da leoni la RedBull non è più stata competitiva. Daniel Ricciardo, partito dall’ultima
posizione in griglia grazie alla sostituzione dell’intera Power Unit, ha dovuto
parcheggiare a bordo pista la sua RB14 per un guasto all’endotermico che è rimasto funzionante a soli cinque cilindro.
Verstappen, partito quarto, non è
mai riuscito ad infastidire i piloti che lo procedevano. Quando ha iniziato a
piovere ha cercato l’azzardo montando le intermedie che, successivamente, ha
rimosso perché la pista non si era bagnata a sufficienza.

Una Red Bull che è stata, sia in
qualifica che in gara, la terza forza di questo fine settimana senza mai avere
nessuna chance di impensierire Mercedes e Ferrari.

PS: non abbiamo parlato del taglio della corsia box da parte di Hamilton perchè verrà analizzato nel consueto articolo “Regoliamoci” di Alessandro Rana.

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Pubblicato da
Redazione FUnoAT