E’ stata una qualifica da sogno per Sebastian Vettel e per la Ferrari. Il pilota tedesco è riuscito ad ottenere la pole position nel giorno in cui la Mercedes di Hamilton è stata nuovamente messa KO da alcuni problemi di affidabilità.
Pole numero 55 per Vettel riuscendo a precedere Bottas che, nei secondi finali, era riuscito anche a migliorare il best time del pilota tedesco ottenuto nel suo primo tentativo.
Per la scuderia di Maranello è mancata la classica “ciliegina sulla torta” visto che la SF71H aveva le potenzialità per essere in prima fila con entrambe le vetture. Va comunque detto che Raikkonen, anche in questo fine settimana, ha usato il motore endotermico “specifica 1” che ha ormai tanti mm alla spalle (dal Gp di Spagna). Power Unit che rispetto a quella del compagno di squadra è più “spompata” in termini di CV e che, con molta probabilità, verrà usata anche in Ungheria per poi sostituirla a Spa.
GP GERMANIA: Hamilton messo KO da un problema analogo a quello avuto da Bottas nel Gp di Austria
Lewis Hamilton è stato costretto a parcheggiare la sua W09 a bordo pista per dei problemi al circuito idraulico che hanno creato problemi al servosterzo e alla trasmissione (rimasta bloccata in quarta marcia). Il problema, secondo gli ingegneri della Mercedes, non è stato dovuto al passaggio troppo aggressivo sul cordolo di curva che è solo una conseguenza dei problemi che stavano affliggendo il quattro volte campione del mondo.
Dai “sintomi” sembra essere un
problema molto simile a quello accusato da Bottas nel Gp di Asturia. Hamilton sarà costretto a partire
dalla 14esima posizione se gli ingegneri del team anglo-tedesco non troveranno
nessun danno al cambio e/o a qualche componente della Power Unit. Nel caso di
sostituzione della trasmissione sarà costretto a scattare dall’ultima fila in
compagnia di Daniel Ricciardo.
GP GERMANIA – FERRARI: la Power Unit continua a fare la differenza
Ferrari è riuscita a qualificare nella top 10 ben 5 delle 6 vetture motorizzate con la Power Unit “Made in Maranello”.
Analizzando i best sector si nota
chiaramente che la Ferrari è riuscita a fare la differenza sulla Mercedes di Bottas nei due settori in cui è molto importante la potenza.
Vettel è riuscito a costruirsi un gap su Bottas di ben 453 millesimi
in “appena” 49 secondi di giro mentre nell’ultimo settore, quello più guidato, il pilota finlandese della Mercedes è riuscito ad essere il più veloce. Il terzo settore, in cui la Ferrari non è stata velocissima, sembra sia dovuto ad un eccessivo surriscaldamento delle gomme posteriori che, anche durante le prove libere di ieri, avevano creato qualche problema ai due piloti della Rossa (CLICCA QUI PER ULTERIORI APPROFONDIMENTI)
Anche le velocità massime per i motorizzati Ferrari sono molto buona e questo fattore potrebbe essere molto positivo per la partenza di domani.
GP GERMANIA – RED BULL RB14: non è riuscita a ripetere le prestazioni delle prove libere.
Red Bull, come era prevedibile, non è riuscita a ripetere le prestazioni viste durante le prove libere di ieri. Verstappen è riuscito ad approfittare dei problemi di Hamilton per qualificare la sua RedBull in quarta posizione alle spalle di Raikkonen. I problemi che il team di Milton Keynes incontra durante le qualifiche sono i soliti e sono legati principalmente alla potenza della Power Unit. Ferrari e Mercedes, dal venerdì al sabato, salgono molto di potenza mentre Red Bull ha meno margine e dal venerdì al sabato riesce ad avere un miglioramento minore rispetto agli altri due team. Hanno provato a fare qualcosa di diverso nel Q2 sulla vettura di Verstappen cercando di farlo qualificare con le gomme “gialle” ma non ci sono riusciti a causa dell’interruzione che c’è stata stata e che ha costretto Max a scendere in pista con le Ultra Soft. Q2 a cui non ha nemmeno partecipato Ricciardo che a causa della sostituzione della Power Unit scatterà dall’ultimo posto nella gara di domani.
GP GERMANIA – PIRELLI: strategia ad una sosta
Secondo Pirelli la strategia per la gara dipenderà in parte anche dal degrado della UltraSoft a seconda
delle diverse temperature possibili, ma dovrebbe essere indirizzata verso un solo pit
stop. Tutte e tre le mescole possono essere considerate nella formulazione della
strategia”.
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Forse il nuovo fondo Ferrari permette un assetto aero più scarico della concorrenza diretta, cosi da aumentare le velocità massime a parità di efficienza, magari ne risentirebbero un po le gomme posteriori che in uscita dalle curve lente sarebbero chiamate a maggior lavoro per garantire la stessa trazione data da un ala post un po più carica, da qui un leggero surriscaldamento, ad ogni modo le FE volano un po meno nel classico misto del motodrom, passino le RBR, ma prenderle in questo settore dalla MB è piuttosto anomalo, se consideriamo le caratteristiche(anche se mitigate molto rispetto al 17), della Rossa.
Inoltre sospetti più o meno velati da tutto il paddock, rimettono VERGOGNOSAMENTE nel centro del mirino, l'ICE di Maranello, sospetti alimentati dal grande salto dei motorizzati clienti.
Wolff chiama nel box, addirittura Whiting, e alla stampa riporta quanto, (in sfacciato sotto inteso), la Ferrari abbia inspiegabilmente aumentato le potenze senza interventi sulla PU, accentrando l'attenzione, indirettamente ma volontariamente, su altri aspetti che lui riterrebbe, sempre non dichiarandolo apertamente(ci mancherebbe altro!), illegali.
Purtroppo i Mercedes son cosi, gentili, disponibili e sotto sforzo nel parlare l'italiano, quando vincono e gli altri gli sono vicini, acidi, sospettosi e nervosi quando perdono, consapevoli che per stare davanti non basterà più alzare l'asticella dall'85 al 95%, ma dal 100 al 110, con inevitabili conseguenze su affidabilità vetture, nervosismo ed errori piloti, ma soprattutto destabilizzazione delle certezze che avevano incontrastate da almeno 4 stagioni.