Categorie Formula 1

GP GERMANIA -PIRELLI: Sebastian Vettel in pole su PZero Ultrasoft

SEBASTIAN VETTEL IN POLE SU P ZERO PURPLE ULTRASOFT

STRATEGIA DI GARA MOLTO DIPENDENTE AL METEO.
UN PIT STOP COMUNQUE LA SCELTA PIU’ PROBABILE

Hockenheim, 21 luglio 2018 – Le condizioni meteo hanno aggiunto un’altra incognita al Gran Premio di Germania, su un circuito, quello di Hockenheim, non particolarmente conosciuto dai piloti dato che l’ultima gara qui si è svolta nel 2016 con monoposto e pneumatici diversi. Dopo il caldo di ieri, questa mattina ha piovuto molto e le temperature asfalto si sono notevolmente abbassate rispetto a ieri, sia durante FP3 che in qualifica. Durante il Q1 e il Q3 tutti i piloti hanno utilizzato esclusivamente pneumatici ultrasoft su una pista che si stava asciugando. Max Verstappen (Red Bull) e Fernando Alonso (McLaren) sono stati gli unici due piloti a optare per una strategia diversa, utilizzando i pneumatici soft a inizio Q2, poi interrotto da una bandiera rossa a sette minuti dal termine. Entrambi hanno poi optato per i pneumatici ultrasoft più veloci: domani i primi 10 al via partiranno tutti con questa mescola. Sebastian Vettel su Ferrari ha ottenuto la pole position con un tempo inferiore oltre tre secondi rispetto alla pole 2016. Il pilota tedesco è l’unico ad aver conquistato finora cinque Pirelli Pole Position Award.
MARIO ISOLA – RESPONSABILE CAR RACING

“Tutti i piloti hanno iniziato le qualifiche senza aver ottenuto dati rappresentativi in FP3 a
causa della pioggia. Nonostante l’asfalto si stesse asciugando, i piloti di punta hanno
ottenuto sin da inizio qualifica prestazioni decisamente migliori rispetto alle FP2, grazie
anche a temperature asfalto 20 gradi inferiori rispetto a ieri. In queste condizioni i P Zero
Purple ultrasoft hanno lavorato al meglio, contribuendo a una pole position più veloce di
oltre 3 secondi rispetto al 2016: un risultato notevole, dato anche il giro piuttosto corto.
La strategia per la gara dipenderà in parte anche dal degrado della ultrasoft a seconda
delle diverse temperature possibili, ma dovrebbe essere indirizzata verso un solo pit
stop. Tutte e tre le mescole possono essere considerate nella formulazione della
strategia”.

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Pubblicato da
Redazione FUnoAT