La vettura numero 44 di Lewis Hamilton ha conquistato la Pole Position del Gran Premio di Silverstone per soli 44 millesimi sulla Ferrari SF71H di Sebastian Vettel. In terza posizione, staccato di nemmeno 1 decimo, si è qualificato Kimi Raikkonen con una Ferrari SF71H che oggi è sembrata essere la miglior vettura in pista. Solo un giro capolavoro di Lewis Hamilton è riuscito a colorare di grigio il pomeriggio inglese di Silverstone. Per Lewis Hamilton si tratta della 76esima pole position della carriera e la quarta consecutiva sul tracciato di casa. Prestazione sottotono per Valtteri Bottas che non è riuscito a mettere insieme il giro giusto, come vedremo successivamente. A 7 decimi e oltre 1 secondo le RedBull RB14 di Verstappen e Ricciardo poi tre motorizzati Ferrari, con Magnussen davanti a Grosjean, e la Force India di Ocon.
Terminata la qualifica chiara, ai microfoni della FIA è arrivato un Hamilton con mani tremolanti dall’adrenalina ed anche un po commosso: “Ho dato tutto quello che avevo visto quanto erano vicine le Ferrari. Non ho mai avuto cosi tanta tensione addosso nella mia carriera. Grazie al cielo mi è venuto uno dei miei migliori giri in assoluto. Sono molto soddisfatto”.
Una Mercedes che ha sofferto, e soffrirà molto probabilmente anche nella giornata di domani, il caldo anomalo di Silverstone con gli oltre 50°C di pista. Il trovare un secondo settore praticamente perfetto ha permesso al quattro volte campione del mondo inglese di conquistare la Pole Position ai danni di una Ferrari però tornata a livelli impressionanti grazie ad un nuovo fondo (da cui Ferrari si aspettava molto) che sembra aver risolto completamente i problemi incontrati dalla Spagna fino allo scorso GP d’Austria. E’ tornato quel bilanciamento perfetto ammirato per l’ultima volta a Baku; solo i passi in avanti a livello di Power Unit e aerodinamica portati dalla Mercedes in Francia e Austria (ora le Power Unit si crede abbiano livelli di potenza simili), oltre al già detto giro monstre di Lewis Hamilton, non hanno permesso di vedere un’altra prima fila tutta Ferrari.
Ci piace sottolineare soprattutto la prestazione di Kimi Raikkonen che pur non disponendo dell’ultimo aggiornamento alla Power Unit (qualche CV in meno ed un chilometraggio molto più elevato), a differenza di quella del compagno di squadra, è riuscito comunque a trovarsi a pochi centesimi dal “colpaccio”. Un pilota finlandese della Ferrari che ha perso la Pole Position nel secondo settore, non all’altezza di quelli fatti segnare da Hamilton, Vettel e Bottas. Dal lato box di Sebastian Vettel, da un certo punto di vista si è rammaricati per i pochi millesimi che lo separano dalla Pole Position, mentre dell’altro quello odierno è valutato come un risultato positivo visto che dopo i problemi al collo riscontrati durante la sessione mattutina, il pilota tedesco ha anche rischiato di non prendere parte alle qualifiche.
Molto interessanti i dati riscontrati allo Speed Trap dove vediamo svettare le due SF71H di Vettel e Raikkonen che precedono le Force India e le due Mercedes. Questo dato sarà molto importante per la gara di domani soprattutto nel caso di attacco in rettifilo della Ferrari sulle W09. Come abbiamo visto in Austria, una volta che Ferrari utilizza il tasto K1, quello che si può definire l’overboost della Power Unit Ferrari, c’è la chiara possibilità di un sorpasso Ferrari sui grigi. Un qualcosa che lo scorso anno sia Vettel che Raikkonen difficilmente riuscivano a fare (Spa, un esempio).
Per quanto riguarda invece Bottas, un giro non al top in nessuno dei tre settori; qualche centesimo preso nelle tre macro parti del circuito, e con tre piloti cosi competitivi nella giornata odierna, non hanno permesso alla seconda guida Mercedes di qualificarsi in una posizione migliore della quarta pur disponendo di una Power Unit freschissima visto la sostituzione effettuata nella giornata di ieri a causa del surriscaldamento patito in Austria.
Terza fila tutta RedBull con distacchi in media con quelli visti in questa stagione su tracciati in cui il fattore potenza è piuttosto importante. L’assetto di compromesso scelto dagli ingegneri del Team anglo austriaco non ha permesso di estrarre il massimo potenziale dalla vettura nella giornata odierna, che perdeva tempo quest’oggi anche in curva, pur limitando i danni rispetto ai rettilinei. Duro il commento di Max Verstappen nel post qualifiche: “Non posso lamentarmi, la macchina andava come ci aspettavamo. Abbiamo solo bisogno di più potenza (ndr: 10 CV a Silverstone sono 2 decimi), ma sono passati ormai quattro anni!”.
Importante sottolineare come Daniel Ricciardo abbia sofferto di importanti problemi al DRS (ndr: un problema di software che è costato circa 3 decimi) che spiegano, in parte, il divario relativamente grande con il proprio compagno di squadra.
Bellissima battaglia anche tra i tre motorizzati Ferrari classificati dietro le due RedBull ossia le due Haas o l’ormai sempre presente in Q3 e prossimo pilotone Ferrari Charles Leclerc. Il pilota monegasco è molto contento della qualifica odierna anche se aveva il “sogno” di essere il primo degli altri: “Sono molto soddisfatto. Già la 3a sessione è andata molto bene stamattina e speravamo di poter battere le Haas ma hanno estratto di più dalle qualifiche e non siamo riusciti a passarle”.
Per la gara di domani, a differenza delle ultime due gare, nessuno dei top 10 in Q2 ha differenziato la strategia. Al via scatteranno tutti con la mescola Soft per poi montare alla prima e molto probabilmente ultima sosta la gomma media. Da capire se con il grande caldo atteso la singola sosta sarà possibile per tutti i piloti. Il team favorito per domani? A detta di molti, noi compresi, Ferrari.
Autori: @spontonc & @smilextech