Milano, 2 luglio 2018 – La gara di Silverstone ospita il debutto stagionale dei P Zero Ice Blue hard, dotati di una nuova colorazione ed equivalenti, in termini di mescola, ai P Zero White medium 2017. La gamma 2018 è più morbida di uno step rispetto al 2017, quindi le mescole nominate per questa gara sono simili a quelle dello scorso anno. Silverstone chiude la prima tripletta consecutiva di gran premi nella storia della Formula 1, ma Pirelli resterà sul circuito conosciuto come ‘la Casa del motorsport britannico’ per due giornate di test di sviluppo in ottica 2019, in programma martedì 10 e mercoledì 11.
IL CIRCUITO DAL PUNTO DI VISTA DEI PNEUMATICI
- Silverstone è uno dei circuiti più impegnativi per i pneumatici. Le curve lunghe e veloci impongono infatti carichi elevati sulle gomme.
- Il tracciato è stato completamente riasfaltato a inizio anno. L’asfalto è più veloce e presenta molta aderenza, con un basso livello di degrado. Per questo motivo (e per l’ultima volta quest’anno) saranno utilizzati pneumatici con battistrada ridotto di 0,4 mm, come in Spagna e Francia, per ridurre il rischio di overheating.
- Nel 2017, Lewis Hamilton ha vinto con una strategia a un solo pit stop.
- Il meteo britannico è famoso per essere imprevedibile, anche in estate.
- Questo circuito viene frequentemente utilizzato durante l’anno, quindi si ‘gomma’ facilmente.
MARIO ISOLA – RESPONSABILE CAR RACING
“Silverstone rappresenta sempre una grande sfida per i pneumatici, con carichi laterali che possono arrivare fino a circa 5g. Per questo motivo abbiamo deciso di nominare la mescola hard, al debutto in questa stagione. Tutta la gamma 2018 è di uno step più morbida rispetto allo scorso anno, quindi le mescole sono quasi equivalenti a quelle del 2017. Come abbiamo potuto vedere anche dai dati ricavati dalle competizioni GT su questo tracciato, il nuovo asfalto dovrebbe portare a un abbassamento dei tempi sul giro, con più carichi sui pneumatici. Per questo motivo abbiamo deciso di non portare mescole più morbide quest’anno. Il meteo in Gran Bretagna è sempre imprevedibile,
quindi i team dovranno essere pronti a tutto”.