Come al solito, i piloti e i team hanno dato un po’ di lavoro ai commissari.
Vediamo insieme le decisioni che hanno preso o meno in Gran Bretagna, tralasciando al solito le centinaia di euro inflitte per il superamento del limite di velocità in pit lane e le penalità che abbiamo analizzato più volte per le componenti sostituite.
- Il primo a finire sotto la lente di ingrandimento è stato Magnussen per una presunta manovra pericolosa nei confronti di Alonso durante le libere 1.
E’ una violazione dell’articolo 27.4 del regolamento sportivo:
“In nessun momento una macchina può essere guidata inutilmente lentamente, in modo irregolare o in un
modo che potrebbe essere considerato potenzialmente pericoloso per gli altri piloti o per qualsiasi altra
persona.”
Analizzando le immagini e le comunicazioni radio, e ascoltando le parti in causa, è apparso chiaro che entrambi i piloti e relativi team non hanno capito le intenzioni dell’avversario.
Nonostante ciò, si è valutato che le manovre di Magnussen non sono state comunque pericolose, quindi si è deciso di non assegnare alcuna sanzione.
- Sainz è stato investigato per non essersi tenuto sulla sinistra il paletto posto in pit entry.
E’ una violazione del codice sportivo internazionale.
Anche qui, dall’analisi delle immagini e ascoltando team e pilota, è emerso che Sainz stava provando una nuova antenna GPS sperimentale e la sua posizione ha fatto andare a picco la temperatura dell’olio mentre il pilota stava rallentando per fare la prova di partenza.
E’ stato quindi avvisato di fermarsi il prima possibile e così ha deciso di rientrare comunque ai box nonostante fosse oltre il paletto.
I commissari hanno determinato che il tutto è stato fatto per evitare di cerare una possibile situazione pericolosa, anche considerando che il normale rientro in pit lane avrebbe richiesto molto tempo, quindi hanno deciso di assegnare soli 1.000€ di multa al team.
- Pilota spesso oggetto di analisi dei commissari è Sirotkin: in questo caso è finito sotto osservazione per non essere rientrato in pit lane quando è apparso il segnale di bandiera rossa.
E’ una violazione dell’articolo 31.6 del regolamento sportivo:
“Se fosse necessario fermare una sessione di pratica in quanto il circuito è bloccato da un incidente o perché le condizioni meteorologiche o altro rendono pericoloso continuare, il Direttore di Gara ordinerà che le bandiere rosse vengano mostrate a tutti con i messaggi di un commissario e le luci di interruzione verranno mostrate sulla Linea.Quando viene dato il segnale di fermarsi, tutte le vetture devono immediatamente ridurre la velocità e procedere lentamente verso la pit lane. Al fine di garantire che i piloti riducano sufficientemente la velocità, dal momento in cui il messaggio “BANDIERA ROSSA” appare sul sistema di messaggistica ufficiale fino al momento in cui ogni auto attraversa la prima linea della safety car quando entra nella pit lane, i piloti dovranno rimanere sopra il il tempo minimo fissato dalla centralina ECU FIA almeno una volta in ogni settore dei commissari (un settore dei commissari è definito come la sezione di pista tra ciascuno dei pannelli luminosi FIA).Tutte le auto abbandonate sulla pista verranno portate in un luogo sicuro.Alla fine di ogni sessione di pratica nessun conducente può attraversare la Linea più di una volta.”
Dall’analisi delle immagini e della telemetria è emerso che al momento della comparsa della bandiera rossa sui pannelli, Sirotkin si trovava in curva 15. Il display successivo era in pit entry e come il pilota ha visto il rosso, ha frenato bruscamente per rientrare in pit lane, ma non lo poteva fare in modo ragionevole. Il team ha quindi comunicato al pilota di completare il giro ad una velocità di sicurezza, per questo si è deciso, giustamente, di non imporre alcuna sanzione.
- Stroll, Sirotkin e Hartley hanno dovuto prendere il via della gara dalla pit lane. I due Williams per aver cambiato parti di vettura in regime di parco chiuso; il pilota Toro Rosso per aver montato un nuovo telaio e non aver potuto disputare la qualifica.
E’ una violazione dell’articolo 34.6 del regolamento sportivo:
“Un concorrente non potrà né modificare la vettura né apportare modifiche al set-up della sospensione
quando la vettura si trova in condizioni di parco chiuso. In caso di violazione del presente articolo, il
conducente in questione deve iniziare la gara dalla pit lane e seguire le procedure di cui all’articolo 36.2.
Affinché i commissari possano essere completamente certi che non sono state apportate modifiche ai
sistemi di sospensione o di una configurazione aerodinamica della vettura (ad eccezione del parafango
anteriore), mentre si è nella fase di parco chiuso post-qualifica, deve essere chiaro ad un esame fisico
che cambiamenti non possono essere fatte senza l’uso di attrezzi.”
I commissari non hanno fatto altro che applicare il regolamento come è scritto…
- Leclerc, o meglio, il suo team è stato sanzionato con 5.000€ di multa perché la sua auto è stata rilasciata dal pit stop in condizioni non sicure.
È una violazione dell’articolo 28.13 del regolamento sportivo:
[…] “a) Le auto non devono essere rilasciate da una posizione di arresto in garage o piazzola in modo che
potrebbe mettere in pericolo il personale in corsia o un altro pilota.
I concorrenti devono fornire un mezzo per stabilire chiaramente, quando viene visto da sopra e nella parte anteriore della macchina, quando una macchina è stata rilasciata. b) Se una macchina si considera rilasciata in condizioni di non sicurezza durante qualsiasi sessione di prove, i commissari sportivi potranno togliere al pilota un numero di posizioni in griglia che ritengono appropriate. c) Se una macchina si considera rilasciata in condizioni di non sicurezza durante una gara una penalità ai sensi dell’articolo 38.3 (d) sarà imposta al pilota in questione.
Tuttavia, se il pilota si ritira dalla gara a causa del rilascio della vettura in condizioni non sicure, può essere inflitta una multa alla squadra.” […]
I commissari, invece che assegnare posizioni di penalità in griglia al prossimo evento, hanno valutato più equa la sanzione economica per il team, dal momento che la macchina è stata subito fermata una volta resisi conto del problema. Giusto così…
- Rimangono da analizzare gli episodi che hanno portato a penalità o meno per aver causato un incidente: Raikkonen è stato sanzionato con 10 secondi di penalità + 2 punti patente per l’incidente con Hamilton in curva 3 al primo giro; Grosjean non è stato sanzionato ne per il contatto al via con Magnussen ne per quello con Sainz durante la gara in curva 9 e che ha portato al ritiro di entrambi; Gasly è stato sanzionato con 5 secondi di penalità + 2 punti patente per il contatto con Perez in curva 17.
Al solito, tutti rientrano nell’articolo 38.1 del regolamento sportivo:
“Il direttore di gara può segnalare ogni incidente in pista o sospetto di violazione del presente
Regolamento Sportivo o del Codice (un “incidente”) agli steward. Dopo la revisione, avverrà a
discrezione dei Commissari Sportivi decidere se procedere o meno con un’indagine.
I commissari possono anche indagare su un incidente notato da loro stessi.”
Per quanto riguarda l’episodio che ha visto coinvolto Raikkonen, è abbastanza evidente l’errore del finlandese che frena troppo tardi in curva 3 e va a colpire l’avversario.
Molti si aspettavano la stessa sanzione subita da Vettel in Francia, ma va considerato che qui il ferrarista è comunque rimasto in lotta fin da subito con le posizioni di vertice, mentre al Paul Ricard anche Vettel aveva subito un importante danno alla macchina.
Passando invece agli episodi che riguardano Grosjean, in entrambi i casi sembra giusto che non sia stata presa alcuna sanzione. Per quanto riguarda il contatto con Magnussen, i commissari hanno valutato che i due si sono toccati a causa dell’incidente avvenuto proprio davanti a loro e che li ha quindi condizionati, mentre per l’incidente con Sainz, nel tentativo di sorpasso proprio da parte del pilota spagnolo, è stato un “concorso di colpa”. Sainz ha chiuso molto il pilota Haas e Grosjean, pur frenando, non poteva sparire dalla sua posizione. A mio avviso ci poteva stare qualcosa in più per il pilota Renault.
Da ultimo, l’episodio che ha visto coinvolto Gasly, che lascia molti dubbi. Il pilota si trova in lotta con Perez alla ripartenza dopo la safety car. In curva 17, i due vanno al contatto, con il francese che supera il messicano spingendolo molto all’esterno della curva.
Detto ciò, i 5 secondi sembrano eccessivi. Il contatto è stato molto lieve; poteva passare come incidente di gara…