..continua, dalla prima parte..
GP ITALIA: perché è stata squalificata la Haas di Romain Grosjean?
La lotta per la quarta posizione nel mondiale costruttori non significa granché se non che ci sono in palio molti milioni di dollari in più; dopo il cambio di proprietà di Force India, gli unici due Team rimasti a giocarselo sono Haas e Renault con due vetture prestazionalmente non troppo lontane. In queste situazioni i dettagli possono fare la differenza e tra questi ci sono sicuramente anche gli aggiornamenti portati in pista. Non è una novità che i vari Team si seguono/guardano a vicenda, alla ricerca di novità da copiare o….da denunciare. Due ore dopo la fine della gara,
Renault ha presentato un reclamo ufficiale alla FIA contro la Haas di Romain Grosjean per una (verificata)
non conformità con l’
articolo 3.7.1 del Regolamento Tecnico. Secondo il comma d),
i due angoli di ingresso del fondo nella zona del T-tray (chiamato anche “splitter”)
devono “avere un raggio di 50 mm (+/- 2 mm) su ciascun angolo anteriore se visto direttamente da sotto l’auto….“.
Per via di una interpretazione non univoca dell’articolo 3.7.1, lo scorso 25 luglio la FIA ha emanato la direttiva tecnica 33 del 2018 per chiarire ulteriormente quanto scritto sul Regolamento Tecnico. Con la chiara richiesta ai Team, due a quanto capito da FUnoAnalisiTecnica, di rispettare entro il Gran Premio d’Italia questo nuovo restrittivo chiarimento.
Analizzando con un occhio attento la parte iniziale del fondo montato sulla Haas VF18 si nota la mancanza del raccordo di 50 mm richiesto dalla FIA (10 mm quello presente sul fondo delle VF18). Il Team ha sempre bypassato e “interpretato” questa regola sfruttando il fatto che la parte iniziale dei bargeboard, che presenta la raggiatura di 50 mm, è direttamente collegata allo splitter ma in una posizione più rialzata. Per la Fia si è posto quindi il problema di chiarire dove iniziava il T Tray (o splitter) e dove i bargeboard. La nuova DT aveva proprio questa funzione e quindi per il Team Haas c’era solamente una soluzione: modificare il fondo. Già dall’Ungheria Steiner & Co avevano avvertito la Fia, nella figura di Nicholas Tombazis, dicendo di non essere in grado di introdurre un fondo “corretto” a Monza a causa della chiusura degli stabilimenti in estate. La Fia aveva accettato questa richiesta da parte del Team americano comunicando però che una eventuale protesta di un Team concorrente avrebbe potuto cambiare (giustamente) la situazione. E’ arrivata la protesta di Renault, che ha sfruttato per bene l’occasione, importantissima in ottica mondiale Costruttori. Haas ha comunque deciso di appellarsi alla decisione di escludere dal risultato finale del Gran Premio d’Italia il suo pilota Romain Grosjean.
Concludendo, perché Magnussen non è stato squalificato? Perché Renault ha esposto protesta solo contro la Haas VF18 numero 8. Sono infatti 0 i punti raccolti con la sola diciassettesima posizione per Kevin Magnussen.
GP ITALIA: giusto penalizzare Verstappen per l’incidente con Bottas?
SI. Non essendoci state conseguenze per le macchine coinvolte, la sanzione di 5 secondi è corretta. Come sapete, a Max Verstappen è stata assegnata una penalità di 5 secondi (+2 punti sulla patente), perdendo cosi la terza e la quarta piazza nel Gran Premio d’Italia, per il duello con Valtteri Bottas. Quando infatti il finlandese ha provato l’attacco all’esterno della prima variante, Verstappen, con una manovra molto aggressiva, lo ha spinto fuori pista.
Se almeno inizialmente Verstappen non concordava con la penalità inflittagli dai commissari (“Penso di aver lasciato abbastanza spazio a Valtteri sul lato sinistro. e la regola è chiara: se ho lasciato lo spazio di una larghezza vettura, non dovevano punirmi.”), nelle ore successive è tornato parzialmente sulle sue parole: “Ho guardato di nuovo l’incidente e sono sempre in disaccordo sulla penalità. Ma forse avrei potuto dargli un po più di spazio anche se Valtteri era comunque all’interno della linea bianca. Non c’è problema: ho dormito bene anche questa notte. L’importante è che ci sia uniformità di giudizio, cosa che per ora non sembra esserci”.
GP ITALIA: come mai Sauber ha avuto prestazioni cosi negative?
Il pacchetto low downforce non ha funzionato. La grande delusione di questa edizione 2018 del GP d’Italia si può dire con certezza sia stata la Sauber. Anche se il Team elvetico sta ancora investigando su quanto ha creato problemi alla C37 la scorsa domenica, i primi riscontri portano alle scarse prestazioni del pacchetto da basso carico aerodinamico pensato per Spa e Monza.
E’ piuttosto chiaro il forte pilota monegasco, Charles Leclerc, in odore di promozione al Team Ferrari: “Dobbiamo ancora precisamente capire cosa non ha funzionato ma sicuramente dobbiamo evitare che ciò succeda nuovamente. Sembra che il nostro pacchetto a basso carico aerodinamico non sia particolarmente efficace”. Il tutto sembrerebbe legato a problemi di correlazione con i dati uscenti dalla galleria del vento.
GP ITALIA: come mai Williams ha avuto prestazioni cosi positive?
La pista favorevole. Al contrario di Sauber, possiamo con certezza che il Team più sorprendente in quel di Monza è stata la Williams grazie al nono posto di Lance Stroll e il decimo di Sirotkin, a punti per la prima volta in questa stagione. Oltre a ciò, miglior qualifica della stagione con entrambe le vetture in Q3 oltre che a punti in gara.
Interessanti le parole di Paddy Lowe: “È una pista molto particolare quindi è difficile dire se davvero abbiamo trovato qualcosa di veramente positivo. Il tracciato si addice sicuramente di più alle caratteristiche della nostra macchina e realisticamente non posso pensare che, da qui alla fine del mondiale, saremo cosi forti in ogni weekend. Anzi, credo che a Singapore torneremo a soffrire”.
Autore: @smilextech