La F1 è in Giappone ma sembra di essere rimasti in Russia se si guardano le prestazioni delle varie monoposto, soprattutto quelle di Mercedes. Le prime tre ore di prove libere ci hanno mostrato una W09 nuovamente molto competitiva con Hamilton che è riuscito a precedere il proprio compagno di squadra, Valtteri Bottas, di quasi 5 decimi. Dietro alle frecce d’argento si è collocata la Ferrari di Vettel a ben 8 decimi, poi la RedBull di Verstappen a 1 secondo. Raikkonen e Ricciardo a chiudere la Serie A di questa F1 ma a ben 1.2 secondi di ritardo da Hamilton. A guidare la Serie B troviamo la Force India di Ocon poi la Haas di Grosjean e la Sauber di Ericsson. Da notare le deludenti prestazioni delle Renault, ci torneremo a fine articolo.
Cosi come a Sochi, Mercedes non ha avuto nessun problema di adattamento alle tre mescole portate in pista dalla Pirelli (SuperSoft, Soft e Medium); fin dalle primissime prove libere è sembrata essere molto bilanciata, confermando i passi in avanti dimostrati nelle ultime gare. Nella seconda ora e mezza di libere si è vista in pista ancora una W09 positiva pur con del sottosterzo di troppo. Problemi comunque nettamente inferiori rispetto a quelli emersi in casa Ferrari, visto il pesante blistering su entrambe le mescole di cui hanno sofferto entrambe le SF71H, segno che l’assetto meccanico e aerodinamico era oggi lontano da quello corretto.
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FERRARI SF71H: l’evidente blistering sulle posteriori SuperSoft utilizzate da Sebastian Vettel | Foto Fabrega |
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FERRARI SF71H: l’evidente blistering sulle posteriori Soft utilizzate da Kimi Raikkonen | Foto Fabrega |
A Suzuka la Ferrari ha optato per un setup da medio carico aerodinamico, cosi come Mercedes, con l’ala posteriore a cucchiaio bocciata il venerdì a Sochi. Ricordiamo che la settimana scorsa, tra le FP2 del venerdì e le FP3 del sabato si era optato per caricare il posteriore delle SF71H
per evitare scivolamenti nel terzo settore che avrebbero messo in crisi gli pneumatici (surriscaldamento) sulla distanza. Così facendo però si era penalizzata la qualifica, dove solitamente un assetto più scarico paga maggiormente, privilegiando la durata degli pneumatici.
Le stesse Pirelli 2018, di diverso compound rispetto alla scorsa settimana, che nella giornata di oggi Ferrari ha “distrutto” in run nemmeno troppo lunghi, e sempre proprio per colpa di un
eccessivo scivolamento come confermato da Sebastian Vettel
. Questi i delta prestazionali sul singolo giro tra i tre compound portati dal costruttore italo cinese in Giappone:
Soft – Medium: 0.5 secondi
SuperSoft – Soft: 0.7 secondi
Sarà una serata (giapponese) molto intensa quella che dovranno affrontare i piloti e gli ingegneri del Team italiano; ci saranno da prendere importanti decisioni su come trovare il bandolo della matassa che sembra essersi perso dopo il positivissimo Gran Premio di Spa di “solo” un mese e mezzo fa. Servirà caricare di nuovo la vettura al posteriore per un miglior sfruttamento delle gomme o si riusciranno a risolvere i problemi lavorando sulla meccanica? Un’importante salto in avanti ce lo possiamo aspettare sicuramente dalle prestazioni della Power Unit, oggi molti risparmiata. Ma gli 8 decimi di gap, come già detto nelle righe precedenti, non possono e non devono essere solo ricondotti a ciò e Vettel è stato piuttosto sincero nel post libere: “Oggi scivolavamo troppo, mettendo troppo temperatura sugli pneumatici posteriori e causando quindi blistering. Perdevamo in tutte le parti della pista, dai rettilinei, nelle curve veloci e in quelle lente”. Come a Sochi, i problemi maggiori si sono giustamente avuti sulla mescola più morbida, rispetto alla Soft, più dura e con maggiore range di temperatura d’utilizzo.
Capitolo fondo: la Ferrari,
come analizzato nella giornata di ieri, ha portato in Giappone una nuova specifica di fondo che si pensava potesse aiutare il Team italiano a risolvere i problemi emersi a Singapore e in Russia, cosa invece non confermata dalla pista visto che
dopo il compare effettuato durante le FP1, nel pomeriggio è stato montato il fondo introdotto a Singapore su entrambe le SF71.
Passando a Mercedes, gli anglo tedeschi si fidano poco delle prestazioni mostrate quest’oggi dalla Ferrari. Secondo il Team Principal Toto Wolff, la Ferrari è stata molto cauta sulla propria Power Unit guardando i dati GPS con alcuni decimi guadagnati dai loro piloti sui rettilinei rispetto al duo Ferrari. Per questa gara sono state confermate tutte le novità portate nei Gran Premi precedenti, salvo l’ala posteriore a doppio pilone testata in Ungheria e poi in Russia che è più un qualcosa in vista della W10. Soddisfatto ovviamente Lewis Hamilton: “Il bilanciamento era abbastanza buono. Mi sono divertito quest’oggi a guidare. C’è ancora del lavoro da fare ma sono soddisfatto dei progressi. A Suzuka ci sono 2 o 3 curve in cui ho sempre fatto fatica mentre quest’anno abbiamo iniziato molto bene“. Valtteri Bottas invece non è completamente soddisfatto: “Tutto sommato la macchina si è comportata bene in tutti i settori ma abbiamo avuto un po troppo sottosterzo nella seconda sessione di libere. Tra questa sera e la mattinata di domani dovremo trovare dei cambiamenti positivi di setup se vorremmo provare a stare con Lewis nella qualifica di domani”.
Terza forza in pista, il Team RedBull, quest’oggi in pista con diverse specifiche di Power Unit tra i due piloti: Ricciardo aveva già montato all’interno della sua RB14 la tanto chiacchierata Spec C Renault mentre Verstappen l’avrà a disposizione solamente nella giornata di domani. Se il pilota olandese era molto insoddisfatto del setup della sua vettura al termine della giornata odierna, il suo compagno di squadra si è mostrato più positivo: “Non sono insoddisfatto come Max per quanto riguarda il giro secco. Domani possiamo tranquillamente migliorare. Ci sono segni incoraggianti e se faremo tutto perfettamente penso che potremo insidiare le Ferrari”. Da segnalare che RedBull ha comparato nella giornata odierna diversi assetti aerodinamici con un’ala posteriore da più basso carico montata sulla RB14 di Verstappen, mentre per Ricciardo più carico al posteriore. Questo ha aiutato Verstappen sul singolo giro mentre lo ha penalizzato nei Long Run.
Dello stesso parere anche Helmut Marko che si sofferma anche maggiormente sulle possibili modifiche di setup che il team potrebbe apportare alle sue vetture: “Il setup scelto in questo venerdì non si adatta ancora alla pista. Dovremo trovare la giusta regolazione dall’ala anteriore. Oggi Ferrari è davanti a noi ma se riusciamo ad eliminare il sovrasterzo potremo lottare con loro domani e in gara”.
Se andiamo ad analizzare la simulazione di qualifica dei top 6 possiamo notare che i vari piloti non avevano ancora margine per migliorare il proprio Ideal Lap; curioso che il pilota che aveva più margine era ancora Hamilton, autore di un giro già impressionante.
Se andiamo ad analizzare i singoli settori possiamo notare che il gap su Vettel, Hamilton lo ha costruito nel settore 1, il più difficile e dove serve carico aerodinamico per effettuare le tante S presenti, e nel settore 3, di soli 17 secondi dove Vettel si è beccato le bellezza di quasi 4 decimi. Tempo per lo più perso in uscita dalla lenta chicane che immette sul rettilineo finale.
In simulazione di gara, tranne Raikkonen, il primo stint è stato effettuato da tutti i piloti con il compound SuperSoft, su cui, salvo importanti sorprese (anche meteo), tutti i Top Team partiranno nella gara di domenica. In casa Mercedes, sia Hamilton che Bottas hanno iniziato il loro long run con le SuperSoft per poi terminare la simulazione di gara con le Soft, la miglior strategia per la gara di domenica. Stessa scelta è stata fatta dalla Ferrari con Vettel e da entrambe le RedBull. Raikkonen viceversa ha invertito, utilizzando prima la Soft e poi la SuperSoft.
Se analizziamo i tempi del primo stint possiamo notare la costanza dei tempi avuti da Hamilton che è stato il pilota più veloce in pista con un run di 11 giri. A seguire, ma piuttosto lontano in termini cronometrici il proprio compagno di squadra poi le due RedBull e Vettel molto vicini. Pilota della Ferrari che ha sofferto di un importante blistering con un run di soli 13 giri. Da notare invece i positivi crono di Raikkonen utilizzando la Soft nella prima parte di gara.
Nel secondo stint la vettura più veloce in pista è stata la Ferrari di Raikkonen con un run di soli 3 giri e sul compound più morbido. Degli altri, sempre molto performante Hamilton, imbattibile nella giornata odierna, poi un positivo Vettel su Soft, a dimostrazione che questa Ferrari è una vettura completamente diversa rispetto a quella dei primi due terzi di stagione anche e soprattutto in termini di sfruttamento degli pneumatici.
Parlando brevemente della Serie B di questa F1, è importante sottolineare il passo indietro del Team Renault. Queste le parole di Hulkenberg ce chiariscono bene la situazione: “Gli altri (Haas, Force India e Sauber) stanno sviluppando la vettura meglio di noi e quindi ci hanno sorpassato in termini di prestazioni. Speriamo di trovare velocità da un giorno all’altro perche oggi siamo stati veramente lenti”. Renault che ha montato sulla vettura del tedesco una Power Unit Spec A molto vecchia, mentre Sainz ha potuto beneficiare della prima e unica evoluzione portata in pista dal Team francese.
Ottima anche la decima posizione di Hartley, unica Toro Rosso in pista nelle seconde libere odierne, a conferma di quanto scritto già nel weekend di Sochi ossia un’importante salto in avanti prestazionale della PU Honda. La Spec-C giapponese può infatti garantire, secondo importanti rumors, circa 40 CV, non però senza problemi, alcuni risolti in questa settimana lavorativa a Sakura, altri ancora da risolvere. Queste le parole di Toyoharu Tanabe: “L’ultima evoluzione della Power Unit ci ha mostrato in pista dei incoraggianti. Le novità alle mappature portate qui in Giappone funzionano come ci aspettavamo e quindi siamo molto positivi per le prossime due giornate”. Con l’obiettivo per Toro Rosso di entrare con entrambe le vetture nel Q3 nella qualifica di domani.
Concludendo, da quello che si è visto oggi la Mercedes sembra ancora avere del margine nei confronti di Ferrari e RedBull con entrambi questi due ultimi Team che dovranno lavorare molto per estrarre il massimo potenziale dal pacchetto a disposizione. Cosi come a Sochi c’è da considerare la variabile evoluzione della pista ma non solo poichè il fattore meteo potrebbe incidere nella giornata di domani. Il nostro meteorologo Andrea Pini ha messo, nell’articolo pubblicato ieri, possibilità di pioggia nelle PL3 di questa notte con un miglioramento invece sul pomeriggio giapponese e soprattutto per la giornata di gara.
Autori: @smilextech & @spontonc