Categorie Formula 1

GP ABU DHABI – REGOLIAMOCI: le decisioni dei commissari

Penultimo appuntamento con regoliamoci. Vi chiederete, ma come? La stagione è finita…
Ebbene si, ma farò un ulteriore puntata in cui verranno analizzati tutti gli episodi simili della stagione e le relative decisioni (non sempre simili) dei commissari sportivi.


A differenza di altre gare, non c’è stato molto lavoro per gli stewards, ma vediamo di analizzare insieme i casi finiti sotto la loro lente di ingrandimento:

  • Hamilton e Raikkonen sono stati sanzionati con una reprimenda. Il pilota Mercedes per aver tagliato la linea in ingresso della pit lane; il pilota Ferrari per non essere stato sulla destra della linea continua quando rientrava ai box e per aver tagliato la linea in ingresso della pit lane
E’ una violazione del codice sportivo internazionale

Per quanto riguarda Hamilton, dalle immagini è chiaro come al rientro ai box al termine delle libere 1, il pilota abbia avuto un bloccaggio e abbia quindi tagliato la linea bianca all’ingresso della pit lane. I commissari hanno optato per una reprimenda, visti i casi simili già accaduti in passato.
Nel caso di Raikkonen, durante le libere 3, il pilota ha commesso un errore nella curva precedente ed ha quindi tagliato la riga bianca in ingresso pit lane, tuttavia non è rientrato, ma ha ripreso la pista.
Il direttore di gara, nelle sue note, aveva scritto che in caso di rientro ai box, la riga bianca continua doveva stare sulla sinistra.
Non essendo Raikkonen rientrato ai box, ma avendo comunque tagliato la linea, i commissari hanno deciso che una violazione c’è stata in ogni caso e hanno deciso per una reprimenda anche per lui.

A mio avviso entrambe le decisioni sono corrette, dal momento che il tutto è avvenuto durante le prove libere e nessun altro pilota è stato danneggiato.
  • Grosjean e Gasly sono stati investigati per aver causato un incidente durante le libere 3, ma nessuno dei due è stato sanzionato.
L’incidente rientra nell’articolo 38.1 del regolamento sportivo:
“Il direttore di gara può segnalare ogni incidente in pista o sospetto di violazione del presente Regolamento Sportivo o del Codice (un “incidente”) agli steward. Dopo la revisione, avverrà a discrezione dei Commissari Sportivi decidere se procedere o meno con un’indagine.I commissari possono anche indagare su un incidente notato da loro stessi.”
I commissari hanno visionato i video dell’incidente e ascoltato i piloti.
Grosjean ha ammesso che il team non l’ha avvisato via radio dell’arrivo di Gasly, inoltre non aveva alcuna visibilità riguardo all’arrivo rapido dell’avversario, altrimenti si sarebbe spostato completamente fuori pista.
Gasly, invece, ha ammesso che non credeva che Grosjean non l’avrebbe visto, inoltre essendo in un giro lanciato, la sua differenza di velocità era ben superiore i 120 km/h.
L’insieme di tutte queste condizioni ha portato al contatto, tuttavia non si può dire che uno dei due abbia la responsabilità maggiore, quindi si è optato per non sanzionare l’episodio.


Alla fine c’è solo stato un contatto tra le due vetture, non un vero e proprio incidente e la decisione ci può anche stare visto che si tratta di prove libere.

A mio avviso, però, bisognava essere un po’ più severi, in quanto è compito del team avvisarti dell’arrivo di un avversario in un giro veloce…

  • Hulkenberg è stato investigato per aver causato un incidente con Grosjean, ma anche in questo caso non è stata assegnata alcuna sanzione.
Anche questo episodio rientra nell’articolo 38.1 appena sopra citato.

Durante il primo giro, i piloti sono andati al contatto in curva 9 con il tedesco della Renault ha avuto la peggio ritirandosi.
Nessuno dei due piloti aveva la parte maggiore di colpa; giusto non sanzionare in questo caso.

  • Ocon e Alonso sono stati sanzionati con 5 secondi di penalità + 1 punto patente per aver lasciato la pista e aver tratto vantaggio. Per Alonso la cosa si è ripetuta per ben tre volte, per un totale di 15 secondi e 3 punti patente.
E’ una violazione dell’articolo 27.3 del regolamento sportivo:
  “I piloti devono fare ogni ragionevole sforzo per utilizzare la pista in ogni momento e non possono                 deliberatamente lasciarla senza un giustificato motivo.     I piloti saranno giudicati per aver lasciato la pista se nessuna parte della vettura rimane a contatto con         essa e, a scanso di dubbi, linee bianche che definiscono i bordi della pista sono considerati parte della         pista, ma i cordoli non lo sono.     Nel caso in cui una vettura lasci la pista il conducente può rientrare, però, questo può essere fatto solo          quando è sicuro per farlo e senza ottenere alcun vantaggio. A discrezione assoluta del direttore di gara        può essere data la possibilità di riprendere la posizione che aveva prima di lasciare la pista. “
Nel tentativo di attacco a Vandoorne da parte di Ocon, nel momento in cui il sorpasso è avvenuto, il pilota francese è uscito di pista traendo così vantaggio nel tenersi la posizione conquistata. McLaren ha segnalato la cosa al direttore di gara che ha chiesto che la posizione venisse restituita, tuttavia ciò non era più possibile a causa di altri sorpassi avvenuti. Giusto quindi applicare la sanzione in termini di tempo.
Per quanto riguarda Alonso, invece, negli ultimi giri di gara in cui stava spingendo al massimo per tentare l’assalto alla decima posizione, per ben tre volte ha tagliato la chicane nelle curve 8 e 9, traendo un bel vantaggio.
I commissari hanno quindi applicato per tre volte consecutive la stessa sanzione.

Nel caso di Alonso, considerato anche che era la sua ultima gara e che comunque non aveva avuto chance di attaccare chi gli stava davanti, forse si poteva soprassedere.
E’ altrettanto vero, però, che i commissari devono sempre applicare il regolamento, quindi le decisioni sono corrette.



























di Alessandro Rana (@AleRana95)
Condividi
Pubblicato da
Redazione FUnoAT