La prima battaglia della stagione andata in scena nel
nuovissimo circuito di Ad Diriyah
non ha deluso le attese, regalandoci emozioni in tutte le fasi della
competizione. La pista nonostante la pioggia caduta nella mattinata è parsa in
discrete condizioni, anche se ovviamente è rimasta abbastanza green con
rispetto alle prestazioni che avrebbe potuto offrire.
Le monoposto di seconda generazione si sono rivelate super
competitive, mostrando a tutto il mondo la grande velocità raggiunta
soprattutto se comparate con le vecchie vetture. Il nuovo sistema “attack mode” ha sicuramente aiutato con
lo spettacolo, ed insieme al fanboost
ha messo un po’ di pepe ad una già entusiasmante gara.
Senza dubbio è stato un esordio da sogno per la BMW che dopo aver conquistato la pole
position vince la gara con Antonio Feliz
Da Costa. La casa tedesca è rookie nella categoria ma da subito ha
dimostrato che sono arrivati in Formula
E per vincere. Il pilota portoghese è stato autore di una bella prova,
anche se aiutato dalle varie penalizzazioni inflitte dalla direzione gara, che
tutt’ora non è stata capace di fornire le reali motivazioni delle azioni
intraprese ai danni dei piloti coinvolti.
In effetti il campione in carica Vergne è autore di una buona partenza guadagnando subito un paio di
posizioni, per poi iniziare a studiare la situazione nei giri successivi. Dopo
una prima parte di gara sorniona JEV
sfodera tutta la sua grinta, e con il coltello tra i denti si getta all’attacco
di Lopez e Buemi superandoli agevolmente. Una volta trovatosi negli scarichi
della BMW del portoghese Vergne non perde tempo e va
immediatamente all’attacco conquistando la prima posizione.
Nel mentre il suo compagno di squadra Lotterer non sta a
guardare, e grazie ad una serie di autorevoli sorpassi si colloca in terza
posizione, proprio dietro a Felix Da
Costa. Ma dopo pochi giri arriva la doccia fredda per il team Techeetah, che vede i suoi due piloti
costretti a passare per la pit lane per scontare un drive through, che inevitabilmente compromette la gara dei due
ragazzi del team franco-cinese.
Tuttavia come ben sappiamo nel mondo del Motorsport le gare non finisco fino a
quando non si vede la bandiera a scacchi, e le situazioni posso cambiare
immediatamente per molti fattori. In effetti quando mancano una decina di
minuti al finale succede l’imprevisto, con Josè
Maria Lopez costretto al ritiro per la rottura della sospensione posteriore
sinistra della sua vettura, che a sua volta provoca l’ingresso della Safety Car ricompattando il gruppo.
Il pilota brasiliano della BMW che in quel momento aveva la gara in tasca con più di dieci
secondi di distacco sulla Mahindra
di Jerome D’Ambrosio, vede
improvvisamente azzerarsi il suo vantaggio. La ripartenza è caotica con JEV che si scatena immediatamente attivando
l”attack mode” sbarazzandosi
facilmente del pilota belga, tornando all’attacco di Da Costa.
Purtroppo per lui però non c’è più tempo, e nonostante una
grande gara il parigino deve accontentarsi del secondo posto, dietro alla pur
competitiva BMW che si attesta tra
le aspiranti al titolo di Season 5. Sul
terzo gradino del podio sale D’ambrosio,
che sebbene non abbia usato nella miglior maniera la modalità di attacco
ottiene un meritato terzo posto.
Note amare in casa Venturi,
con Felipe Massa molto deluso dalla
suo primo fine settimana nella all electric race series. Sì, perché l’ex pilota
di Formula Uno è stato autore di una
gara perfetta rimontando più di dieci posizioni, ma una penalità (peraltro
inspiegabile) ha rovinato la prova del brasiliano. Felipe era riuscito a
recuperare passando dal diciannovesimo al ottavo posto in poco più di metà
gara, ma dopo il drive through si deve accontentare della quattordicesima posizione.
Foto: ABB Formula E – BMW
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Massa è stato penalizzato 3 volte: due volte per uso irregolare del Fanboost e per un'anomalia nel software di gestione della batteria che non è stata fissata in tempo utile dal team.