“Sono un pò come un direttore d’orchestra”. Questa la sintesi che Mattia Binotto, dal motorhome Ferrari, a Barcellona, fa di come immagina il suo ruolo. Nella conferenza stampa conclusiva dei test pre mondiale, il capo sportivo della Rossa ha mostrato un volto sereno, quasi serafico…conscio del compito che lo aspetta, ma anche estremamente fiducioso. “Nel team non c’è stato nessun cambiamento importante; dirigo i tecnici, che sono molti, poi sono loro a dover fare il lavoro”.
Idee chiare per l’obiettivo verso cui tendere: “Non dobbiamo essere al livello degli altri, dobbiamo, essere i migliori”.
Parlando della seconda sessione di test, il team principal di Maranello ammette che non tutto è filato liscio; in particolare, riferendosi all’incidente occorso a Vettel: “Penso sia stato frutto di sfortuna, qualcosa di impossibile da prevedere ed evitare; sembra che un corpo estraneo abbia colpito il cerchione”. A frenare eccessivo entusiasmi l’allarme affidabilità: “Non siamo ancora pronti in maniera ottimale; vorrei una macchina più affidabile.
Le scommesse per il mondiale…“Scommettere su di noi a Melbourne? No, non ho mai scommesso, ma piuttosto che scommettere su un altro team scommetterei su di noi”. Anche quest’anno, quasi certamente si riproporrà (a parte l’incognita Red Bull) la lotta per il vertice fra Mercedes e Ferrari.
Stamani il campione del mondo in carica ha detto, senza mezzi termini, che la Ferrari attualmente è più veloce. La replica indiretta di Binotto: “Sono state giornate molto intense per noi. E’ provare è sempre interessante; Hamilton ha detto che siamo più veloci, ma anche loro lo sono e in Australia saranno davvero forti. Presumo saremo molto vicini”.
I punti di forza della monoposto? “Vettura ben bilanciata e stabile in frenata, è una macchina guidabile. Questa è la parte che più mi è piaciuta”.
Alla domanda se la sua vita privata sia cambiata, Binotto ha replicato: “Si, è cambiata, perché é aumentata la mia popolarità, sul lavoro invece avevo già molte responsabilità l’anno scorso”.
Chiosa finale per Elkann e Camilleri (rispettivamente presidente e amministratore delegato della Ferrari): “Li devo ringraziare per il supporto che ci danno. Averli vicini è importante”.
foto: Federico Basile
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