Formula 1

GP BAKU – ANALISI PROVE LIBERE: è una Ferrari positiva ma (per ora) troppo aggressiva sugli pneumatici?

E’ stato un venerdì molto complicato quello odierno per i Team e non solo; tralasciando lo spettacolo osceno della (teorica) prima ora e mezza di libere, di cui in molti parleranno, le seconde libere sono state piuttosto confusionarie e corse su una pista veramente poco gommata. Prove libere 2 dai due volti: Ferrari velocissima nella simulazione di qualifica mentre è la Mercedes a primeggiare in condizione di gara anche se entrambe le rosse sono state rallentate dal traffico. Come già accennato, la pista era oggi molto sporca e la sua costante evoluzione fino alle qualifiche di domani avrà un impatto molto importante nel decretare le varie forze in gioco.
Partendo dalla Ferrari, come spesso succede nei venerdì di questa stagione, le SF90 possono sfruttare maggiormente le loro unità motrici rispetto ai rivali della Mercedes ed è così spiegabile, in parte, il distacco rimediato da Hamilton nei confronti di Leclerc. E’ sembrata comunque essere una SF90 migliore rispetto a quella vista in Cina: la vettura già con l’assetto studiato in fabbrica (grazie al lavoro svolto, per la prima volta in questa stagione, anche da Giovinazzi) ha dato dei buoni riscontri cosi come gli aggiornamenti che abbiamo analizzato nella giornata di ieri (LINK 12). Proprio Leclerc sugli update: “Abbiamo provato abbastanza gli aggiornamenti soprattutto nelle PL2 e per adesso sembrano essere positivi, ma non vuol dire nulla. Vedremo domani dove saremo rispetto a Mercedes”.
Se analizziamo i singoli intertempi possiamo notare che la Ferrari è stata molto veloce in tutti i settori della pista a dimostrazione che lo sfruttamento in finestra degli pneumatici sembra essere buono sul giro secco e su una pista come quella di Baku. Ricordiamo che una delle criticità di questo tracciato è quello di portare e mantenere in finestra i due assali visto che quello posteriore tende al surriscaldamento a causa delle tante curve a 90° che stressano in trazione gli pneumatici mentre le anteriori tendono a raffreddarsi molto nel lungo rettifilo. Il maggior carico scelto dal Team italiano aiuta sicuramente nel portare più velocemente in temperatura gli pneumatici nei giri di simulazione qualifica con basso carico di benzina. Al contrario, in condizioni di gara, se si è troppo aggressivi sugli pneumatici e il DRS rimane per lo più chiuso, può essere che nasca qualche problema. Per Mercedes sembrerebbe succedere il contrario: gomme non in temperatura sul giro secco mentre sotto controllo nel long run. L’evoluzione della pista potrebbe cosi favorire gli anglo tedeschi.
Se confrontiamo gli intertempi di Leclerc con quelli di Vettel possiamo notare che il giovane pilota monegasco ha fatto la differenza nei primi due settori a dimostrazione che si sentiva molto più a suo agio con la vettura rispetto al proprio compagno di squadra. Entrambi i piloti erano dotati nella seconda ora e mezza di libere del nuovo pacchetto di aggiornamenti portati a Baku dalla Ferrari che sulla carta, a quanto raccolto da FUnoAnalisiTecnica, dovrebbero garantire un miglioramento di 2 decimi. Similari, invece, i tempi nel tratto finale che è caratterizzato da un rettifilo di oltre 2 chilometri.




Mercedes temeva molto l’ultimo settore ma ha rimediato il maggior gap nei tratti guidati. Dei sette decimi “ideali” rimediati da Hamilton nei confronti di Leclerc, ben cinque vengono persi dal cinque volte campione del mondo nel secondo settore. Problemi derivanti da pneumatici, soprattutto le anteriori, troppo freddi. Una vettura anglo tedesca che non ha quindi lavorato bene con gli pneumatici in condizioni di basso carburante a bordo e su cui sono state testate due specifiche di ala posteriore: da medio basso carico e da medio carico aerodinamico. Ma anche un’ala posteriore da più alto carico non ha dato i risultati sperati nel time attack con Bottas. Sarà interessante vedere quale configurazione verrà scelta per la giornata di domani.

Ne esce che entrambi i piloti Mercedes sembrerebbero ancora molto lontani dall’essere soddisfatti delle loro W10 anche se Hamilton vede il bicchiere mezzo pieno: “Le seconde libere sono andate bene; mi sentivo più a mio agio in macchina di quanto non fossi l’anno scorso anche se c’è da dire che le Ferrari però sono chiaramente molto veloci e sembra che siano avanti a noi. Dovremo cercare di capire dove perdiamo del tempo rispetto a loro. È improbabile che troveremo sette decimi durante la notte, ma faremo tutto il possibile per spingere la macchina nella giusta direzione. Il nostro long run sembrava migliore rispetto al ritmo qualifica ed anche su questo dovremo cercare di scoprire il perché. Domani dovrebbe essere una bella lotta. Io sono sempre pronto a combattere, penso che sia questo che i fan voglio vedere”.
Bottas, sempre piuttosto a suo agio su questa pista, è piuttosto negativo: “Non sono molto contento dei giri che ho fatto. Non è stato facile mandare a regime le gomme ma le velocità in curva aumenteranno con l’evoluzione della pista quindi dovrebbe andare meglio domani. Il ritmo gara è sembrato buono, ma siamo indietro nel giro secco. La Ferrari sembrava davvero forte, soprattutto negli short run, quindi sarà una lotta dura domani”.
Come già detto, in simulazione gara Mercedes è sembrata essere a livello della Ferrari che, specialmente con Leclerc, ha sofferto molto e non è stata velocissima. Ma c’è un (parziale) motivo che si chiama traffico: Oggi è difficile sapere dove siamo esattamente in gara perché sia io che Seb abbiamo avuto tanto traffico durante il long run, quindi è difficile da confrontare e giudicare. Certo, se siamo veloci in qualifica non c’è ragione per cui non dovremmo esserlo in gara, speriamo che sia così anche in questo weekend”.

Se osserviamo il ritmo possiamo notare che Verstappen è stato molto veloce dimostrando che la Red Bull in configurazione di gara è sicuramente più competitiva rispetto alla qualifica. Sotto questo punto di vista aiuterà sicuramente la Spec 2 del motore endotermico Honda che permetterà a Verstappen e Gasly (il francese partirà domenica dalla Pit Lane per aver saltato la pesa a fine PL2) di sfruttare per molti più chilometri la mappatura più aggressiva utilizzabile in gara. Solo un piccolo incremento di potenza (5 CV) invece nelle fasi di qualifica.

Hamilton ha effettuato un long run con le Soft di soli 2 giri e poi è passato subito alle gomme medie. Il suo ritmo se osserviamo il grafico non sembra essere buono ma in quel momento era il pilota più veloce in pista. Che il ritmo Mercedes sia ottimo lo dimostrano i tempi di Bottas che ha girato con un passo similare a quello di Verstappen.

La seconda parte di gara è stata simulata solo dai due Mercedes e da Leclerc. Anche in questa fase di libere si dimostra che il passo di Hamilton è molto competitivo sia nei confronti di Bottas che rispetto a Leclerc che nel suo unico giro lanciato non ha ottenuto un crono significativo.
Come spesso succede nei venerdì di Baku, è pressoché impossibile indicare chi sarà il favorito per la pole di domani perché sarà fondamentale oltre che il lavoro di setup che effettueranno le varie scuderie dopo aver analizzato i dati raccolti nella giornata odierna anche chi riuscirà ad adattarsi meglio alle sicuramente molto diverse condizioni della pista. Sicuramente sarà una dura battaglia tra Ferrari e Mercedes con una Red Bull che, almeno in qualifica, non sembra ancora essere all’altezza dei due Top Team.
Autore: Sponton (@spontonc) / PG – (@smilextech)
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Pubblicato da
Redazione FUnoAT