Si dice che l’assassino torna sempre sul luogo del delitto. Ebbene in questo di assassini ne abbiamo due con la medesima ubicazione: il circuito del Montmelò. Il primo che si è presentato per bearsi del suo misfatto è la scuderia che sta uccidendo il campionato: gli anglo tedeschi arrivano in terra spagnola con il favore del pronostico, il vento in poppa e con la bellezza di quattro doppiette di fila. E poiché la loro fame non è mai doma, hanno pensato bene di ritoccare (a distanza di 15 giorni) il record assoluto di vittorie consecutive con tanto di doppietta naturalmente. La verità è che Mercedes svolge un mondiale a parte. Se guardiamo alla classifica e non ci fossero loro, sarebbe un campionato avvincente e tiratissimo dove persino l’anatroccolo rosso sarebbe competitivo. Purtroppo, la realtà dice ben altro. A febbraio Mercedes (sullo stesso circuito che domenica ha sbancato) non solo ha giocato a nascondino, con un Toto Wolff che sapientemente ha saputo distogliere le attenzioni dalla propria squadra, ha anche lavorato nel contempo, in maniera serena e metodica al fine di mettere insieme i pezzi di questo nuovo regolamento aerodinamico.
Perché se c’è veramente qualcosa che contraddistingue Mercedes dal resto delle altre scuderie è la loro incredibile capacità di reazione. Ricordiamo tutti ne primi quattro giorni di test che si presentarono con una W10 convenzionale e addirittura si preoccuparono (o ce lo hanno fatto credere?) di “mettere in forno” una ala stile Ferrari per capire se avessero sbagliato progetto o meno. Ed è li che si è consumato il delitto, dove nella seconda settimana i grigi si presentano con un a W10 praticamente rivoluzionata. Si gridava alla “versione B” della Mercedes..niente di tutto questo. L’omicidio (del campionato) era stato premeditato a tavolino con largo anticipo, pianificato in ogni minimo dettaglio al fine che nessuno avrebbe potuto trovare nessuna traccia compromettente…il delitto perfetto insomma. L’unica squadra che ha saputo meglio interpretare il concetto di ala (introdotta con questo nuovo regolamento) unito al funzionamento di tutta la monoposto. E se Toto e tutta la sua equipe sono i mandanti, Lewis e Valtteri sono gli esecutori, i killer perfetti che non sbagliano un bersaglio.
Ormai alla conclusione del 5° appuntamento la strategia è chiara: entrambi sono perfettamente consapevoli del mezzo che hanno e soprattutto del fatto che la concorrenza è inesistente, a partire proprio da quella Ferrari che li avrebbe dovuti far tremare. In virtù di ciò nessuno si azzarda a rischiare il dovuto (fino a quando?) oltre il necessario. Si giocano il GP al sabato prima, e in partenza alla domenica dopo, ormai è un copione che si ripete da un po dove i due allo spegnimento del semaforo sono ruota a ruota; e semplicemente chi parte meglio e riesce ad affrontare con maggiore piglio curva 1 di questo o quel circuito, la spunta e conduce fino alla bandiera a scacchi. È successo a Bakù, con Valtteri che ha avuto la meglio e Lewis che ha capito che non ne aveva, ha diligentemente mollato, ed è successo proprio domenica a Lewis il quale partendo meglio e soprattutto staccando in frenata in maniera più decisa del compagno, riesce a vanificargli tutto il lavoro fatto al sabato…il resto è storia. Sarà una lotta di nervi e in questo Lewis è un maestro: se Valtteri vorrà questo mondiale, andasse a “scuola” da Rosberg, perche dovrà dare tutto se stesso e oltre; per battere il campione del mondo il quale ha già dato un segnale forte con quella staccata in curva 1.
L’altro assassino che si è presentato sul luogo del misfatto è la Ferrari, la quale ha ucciso definitivamente ogni speranza e velleità di rincorsa al titolo. Sempre a Febbraio la rossa era forte, in forma, addirittura qualcuno si era già sbilanciato nel dare per spacciata AMG. Poi, è arrivato quello “strano” incidente accorso a Seb al cerchione nella 2° settimana di test e soprattutto lo “sveglione” australe; fino ad arrivare al GP di Spagna ove erano riposte tutte le speranze dei ferraristi.
Rivedo la partenza, ebbene quello start riflette l’attuale situazione della rossa: un Seb arrembante, disperato (sia chiaro..ha fatto l’unica cosa che poteva fare e ha fatto bene), che tenta il tutto per tutto consapevole che comunque potrebbe non bastare, ammesso che vada bene. E infatti non è andata bene, anzi è andata cosi male che persino una Red Bull spinta da PU Honda ci ha sverniciato in piena percorrenza di curva, questo sia a causa di una ruota spiattellata e sia a causa del fatto che la rossa non riesce a tenere la ‘corda’ della suddetta curva. Dire che è sconfortante sentire per bocca di Binotto che forse addirittura sia stato sbagliato il concetto della monoposto è dire poco! Il Team Principal della rossa ci mette in faccia la verità (almeno rispetto a prima non si accusa nessuno e non ci gira intorno) ed è quella in cui bisognerà soffrire per un altro intero lungo anno sportivo (ora si che siamo autorizzati a dire che il “campionato è ancora lungo” da questo punto di vista purtroppo).
Naturalmente, il confronto (inutile) tra compagni di squadra, le strategie affannate e ritardate alle quali abbiamo assistito non solo sono conseguenza del fatto che la monoposto proprio no va, soprattutto passano in secondo piano. La negatività genera negatività: in Scuderia erano perfettamente consci del loro (scarso) potenziale e quindi per cercare di tamponare la situazione si inventano anche scelte strategiche discutibili alle quali abbiamo assistito..è un effetto domino inarrestabile.
E ora? ora c’è bisogno di calma e serenità. Bisogna accettare la realtà, rifuggire inutili e nocivi discorsi di “mozzare teste” in quanto quel periodo è finito; ora è arrivato il momento non solo di fare quadrato, soprattutto di dare fiducia (come il Presidente Camilleri ha fatto) e rinforzare l’organico. Come dicevo su queste pagine già a dicembre, un uomo solo (nello specifico Binotto) non può farcela da solo, ha bisogno di essere coadiuvato dalle persone giuste, nei ruoli giusti. È questa la forza di AMG ed è questo che chi “stacca gli assegni” in Ferrari deve capire.
Riuscirà Ferrari nella titanica impresa di vincere almeno un GP in questo (di certo non per Mercedes) campionato? Riuscirà a capire quali ingegneri spostare e dove rinforzare
al fine di avere una squadra vincente già in fase progettuale?
Il mondiale è ancora lungo, e di luoghi dove consumare delitti efferati ce ne sono ancora tanti…
Autore: Vito Quaranta –
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Se non capiscono come recuperare su mercedes, ora come ora hanno talmente tanto vantaggio che pensare a tutte doppiette non è affatto esagerato.