Il Gran Premio di Spagna, cartina al tornasole per la competitività delle monoposto, ha messo a nudo tutti i limiti del progetto Ferrari, incapace di trovare le soluzioni alle cause che affliggono tecnici e ingegneri da due mesi a questa parte. Nelle zone guidate dei differenti tracciati la SF90 ha palesato un’evidente mancanza di spinta verticale, scivolando spesso in curva con il conseguente surriscaldamento degli pneumatici posteriori. Il progetto 2019, differente come filosofia rispetto all’ottima SF71-H, non riesce proprio a convincere, essendo, al contrario di quello che si pensava nei test pre-stagionali, molto difficile da gestire in pista. Problemi evidenti in entrata curva seguiti dalla mancanza di carico al posteriore, le pecche della monoposto italiana, che contempla come punto di forza la velocità massima ed un basso livello di resistenza aerodinamica.
Ecco le sue dichiarazioni…
“La Ferrari al momento sta combattendo contro il motore Honda della Red Bull, mentre la Mercedes viaggia su di un altro pianeta. La pista di Barcellona dice sempre la verità, se commetti un errore li si vede subito…non puoi fingere di lottare per il campionato“.