Dopo il Gran Premio di Francia il Circus resta in Europa spostandosi nella splendida Stiria per il nono round stagionale. Il layout del Red Bull Ring è il più corto del campionato visto che si necessita poco più di un minuto realizzare una tornata. Il prossimo week-end le monoposto, grazie alla percentuale di competitività maggiore offerta nel 2019, potrebbero riuscire a battere in record che al momento ha fermato il cronometro su 1m03.130s.
Il tracciato.
Il velocissimo e tortuoso circuito austriaco è caratterizzato da un asfalto liscio costituito da 4.318 metri. I primi due settori della pista sono nettamente i più rapidi, mentre l’ultimo è il più tortuoso e il più lento.
Le caratteristiche più importanti da tenere in conto sono frenate e trazione, pensando che disponendo di un layout abbastanza corto i problemi di traffico sono spesso possibili. Essendo collocato nelle vicinanze delle Alpi settentrionali della Stiria, le condizioni climatiche possono essere variabili con possibilità di meteo variabile. La passata ragione l’asfalto ha sfiorato una temperatura di 40°.
Le strategie utilizzate solitamente in questa pista prevedono una solo sosta ai box, visto che i livelli di usura e degrado degli pneumatici sono molto bassi. Max Verstappen, vincitore della passata edizione, ha effettuato un solo pit stop utilizzando i compound Superdoft- Soft.
Le curve più impegnative parlando di carichi diretti sugli pneumatici sono quelle a sinistra, subendo carichi a freddo visto che non sono sollecitati in altre parti del circuito. In questo senso chi riuscirà a gestire nel migliore dei modi le temperature di utilizzo trarrà vantaggi.
Ecco le pressioni minime consentite alla partenza per il Gran Premio dell’ Austria.
Anteriore 23,5 psi – Posteriore 19.5 psi
Camber (campanatura degli pneumatici)
Anteriore: -3.50° – Posteriore –2,00°
Autore: Alessandro Arcari – @BerrageizF1
Informazioni e Infografiche: Pirelli