Il GP del Canada ci ha fornito non pochi spunti su cui riflettere.
Il primo è che, da quando la F1 è ritornata nei circuiti storici, ne stiamo vedendo delle belle. Molto probabilmente ciò è dovuto al fatto che, nelle piste vecchio stampo, le vie di fughe non sono autostrade come siamo abituati coi “tilkodromi” e quindi i margini d‘errore devono essere ridotti veramente al minimo. Ciò, ai signori di Liberty Media, dovrebbe far prendere in considerazione seriamente l’idea che non necessariamente un circuito nuovo significhi più bello e spettacolare. Parlando di margini d’errore, non possiamo non considerare l’episodio tanto discusso a cui abbiamo assistito.
Ad essere sinceri, sull’errore commesso da Sebastian ne ho letto tante (tra articoli e tweet) eppure veramente in pochi si sono soffermati sull’essenza stessa dell’episodio; e cioè che Vettel ha commesso un errore. Indipendentemente dall’applicazione giusta o sbagliata del regolamento (ci arriveremo dopo), è un dato di fatto che il tedesco ha commesso un errore (l’ennesimo) senza il quale tutto questo non sarebbe successo; ed ora staremmo a tessere le lodi di Maranello nell’aver conquistato il suo primo GP della stagione.
E’ importante sottolineare che domenica abbiamo assistito ad uno spettacolo sopraffino, dove due campioni, quali Seb e Lewis, hanno dato lezione di guida a tutti in pista. Soprattutto il tedesco che, in evidente calo prestazionale con le gomme Hard, ha, come si suol dire, sovra guidato. E’ stata una goduria per gli occhi vedere come il pilota di Kerpen disegnasse le traiettorie per cercare di tenere il più possibile l’arrembante Lewis che, con la stessa mescola del tedesco (lo si sapeva già dal venerdì), letteralmente volava.
Eppure, nonostante tutta quella maestria, alla fine è arrivato, oserei dire quasi puntuale, l’errore da parte del tedesco. La foga agonistica, il dover tenere a bada la pressione esercitata da Lewis, evidentemente il sentire la responsabilità di portare a casa una tanto importante vittoria che avrebbe almeno salvato l’onore della rossa in questa disastrata stagione, hanno portato il campione tedesco a commettere quell’unica sbavatura che gli è costato l’arrivo al traguardo da vincitore indiscusso.
A mio personale giudizio, gli errori di Seb iniziano a preoccupare e non poco..purtroppo il suo trend negativo non si modifica e sebbene quest’anno ha la scusante che la SF90 non va, è anche vero che nel momento in cui contava davvero è, purtroppo, mancato. Per quanto mi riguarda la differenza tra lui e Lewis è che se fosse stato l’inglese a commettere l’errore nessuno gli avrebbe dato peso in quanto le sbavature commesse in gara dall’inglese sono davvero centellinate, senza contare che vince. Al contrario Seb ha alle spalle una serie di eventi negativi che purtroppo non si possono non tenere in considerazione.
Non è mia intenzione addossare tutta la croce sulle larghe spalle dell’alfiere della rossa; se è vero che la F1 è uno sport di squadra, anche il muretto con le sue immancabili e puntuali strategie (discutibili) ha inevitabilmente contribuito alla disfatta a cui abbiamo assistito domenica. E’ inammissibile, già per principio, non marcare Lewis con Charles (se non altro perché si correva due contro uno) e lo è ancora di più in quanto il ritardo nel pit è stato voluto perché si aspettava una SC! Siamo davvero sicuri che, se Charles avesse pittato immediatamente dopo Seb, Hamilton sarebbe riuscito a mettere cosi tanta pressione al tedesco, tanto da indurlo all’errore visto che si sarebbe dovuto guardare le spalle dal monegasco? Inoltre, veramente il muretto ha dimenticato di comunicare a LeClerc (testuali parole di Binotto) che il compagno fosse in penalty di 5″? Ferrari ha molto da riflettere a riguardo.
La mia conclusione, dunque, è che tutta la squadra è responsabile della debacle di domenica e non solo il tedesco.
Naturalmente, l’applicazione letterale del regolamento da parte della Federazione è stata la ciliegina sulla torta che ha mortificato il comunque ottimo lavoro di Vettel svolto per tutto il weekend. A rigor di logica, i commissari hanno fatto bene il loro lavoro in quanto il regolamento che hanno applicato parla chiaro (il pilota al rientro in pista deve farlo in sicurezza e deve lasciare “una macchina” di spazio tra di se e l’avversario…mentre Seb ha spedito Lewis con tutte e quattro le ruote oltre la riga bianca della pista..tanto basta per far scattare la sanzione). Il mio dissenso semmai, è sullo zelo e la precisione con cui la Federazione applica le regole soprattutto con la Ferrari, mentre è molto più “lasca” quando riguarda Mercedes e soprattutto Hamilton. Il mio non vuole essere mero tifo o campanilismo spicciolo, purtroppo è un fatto.
Infatti, sebbene non sia mia intenzione citare nello specifico determinati eventi passati, è inutile, sia perché sono contesti diversi, sia perché c’è troppa difformità di giudizio visto che i commissari cambiano sempre, è innegabile che il buon Lewis ha commesso degli errori (uno su tutti in Germania, l’anno scorso, quando il suo ingegnere gli gridò nelle cuffie ripetutamente: “IN IN IN..“) e puntualmente o non ha pagato o, al massimo, ha scontato la squadra al posto suo. Ebbene questo fa male allo sport almeno tanto quanto l’applicazione alla lettera e a senso unico del regolamento.
La Federazione, per mano dei commissari, avrebbe potuto chiudere un occhio in quanto la vittoria di Seb in nessun modo avrebbe cambiato l’esito di un mondiale già assegnato. Questo eccesso di zelo a mio avviso è un segnale forte e chiaro spedito all’indirizzo di Maranello. Evidentemente Binotto ha iniziato a puntare i piedi e questo ai piani alti non sta bene? Vedremo.
Nel frattempo il GP del Canada rimarrà negli annali perché una sottile linea bianca ha fatto la differenza su due cavalli di razza che hanno lottato fino alla fine.
Autore: VIto Quaranta –
Foto: F1
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La parte in cui critichi vettel non la trovo corretta, perché non tieni conto delle auto che guidano, vettel sbaglia quando deve strafare per competere con la mercedes. Vorrei vedere hamilton su un'altra auto per dare un giudizio corretto.
Per il discorso di richiamare leclerc secondo me l'unica spiegazione plausibile è che hanno aspettato tanto a cambiare gomme per essere sicuri di arrivare alla fine visto che le bianche non le avevano provate nelle libere (semmai questo è l'errore), e il fatto che abbia risparmiato benzina all'inizio per tirare alla fine credo che avvalli questa tesi.
Poi che non hanno avvertito leclerc dei 5 secondi, credo sia stato corretto, perché già gli avevano dato il via libera per spingere a tutta, cosa che già stava facendo e direi piuttosto bene, probabile che hanno pensato che avrebbe strafatto e commesso qualche errore se avesse saputo dei 5 secondi, e sappiamo che leclerc non si tira in dietro e qualche errorino poi rischia di farlo. Se gli avessero detto di rallentare, allora si che erano criticabili, ma non mi pare sia successo questo.
Poi la parte finale sono pienamente d'accordo, e direi che è ora che la rossa si faccia sentire, non per avere particolari aiuti, ma per far si che ci sia pari trattamento per tutti. Le squadre piccole non hanno forza per far nulla, subiscono e sopravvivono, invece ferrari ha i mezzi finanziari, la storia e il 90% dei tifosi della F1 dalla sua parte e non ha nemmeno il problema di rischiare di perdere il mondiale dato che è già perso.
wow punti davvero stupidi da parte di qualcuno che sembrava ascoltare solo gli altri e non analizzava affatto.
Ignora gli errori hamiltons dove ha distrutto il muro, ignora i molteplici problemi che Hamilton ha avuto nel seguire i ferrari e rinchiudersi, ignorando gli indicatori posteriori direttamente davanti al tedesco quando l'auto ha perso il carico aerodinamico e ha dovuto correggere per salvarlo.
peggiore analisi su questo sito in un po '
completamente dimenticato che ferrari ha fatto il meglio con la strategia mantenendo il vettel in avanti e lasciando fuori Charlie era necessario altrimenti era dietro le bottiglie quindi mi aspetto questo brutto articolo sui siti di pregiudizi britannici
Anche in passato (es con Alonso in Ferrari) la federazione ha usato il trucchetto di applicare il regolamento alla lettera per mandare dei messaggi di intimidazione al team o al pilota.
Il gp del canada ha aperto a mio parere due problemi da tenere distini:
- L'attuale regolamento è troppo restrittivo e limita la compertizione in pista e fuori.
- La difformità della sua applicazione che crea nei tifosi malumori giustificati, che poi ocrescono a dismisura alimentati dal sospetto di fantasiosi complotti nei confronti della Ferrari.
Perchè se nel famoso gp di montecarlo Hamilton fosse stato penalizzato per aver portato Ricciardo contro le barriere domenica scorsa NESSUNO si sarebbe potuto azzardare a commentare la decisione dei commissari nei confronti di Vettel!!!!!!!!!!!!!!!