Durante questo fine settimana si disputerà il settimo
appuntamento del mondiale lungo le strade del Circuit Gilles-Villeneuve, festeggiando il 50° anniversario del Gran Premio del Canada di Formula 1. Dobbiamo ricordare che le prime 10
edizioni del’evento si svolsero a Mosport
Park (8) e Mont-Tremblant (2).
La pista attuale trova ubicazione nella famosa Isola di Notre-Dame, costruita nel 1965 sul fiume Saint Lawrence approfittando dei lavori in essere per la
metropolitana di Montreal.
Il layout del
tracciato canadese è un rapido
susseguirsi di rettilinei raccordati da chicane, importante banco di prova per
gli impiati frenanti delle differenti monoposto. Le elevate temperature di esercizio per dischi e pastiglie, sono determinate dalle staccate decise e
ravvcinate, che non consentono l’ideale raffreddamento delle parti. Il
vento che spesso presenzia l’evento spinge alle spalle delle vetture,
aumentando l’utilizzo dei freni. Il Circuit
Gilles-Villeneuve rientra nella categoria delle piste altamente impegnative
per i freni, meritandosi in un scala da 1 a 5, il valore massimo.
In Canada
l’impianto frenate è utilizzato per 12,7
secondi al giro, percentuale del 18%
per la durata della gara. Analizzando i dati, se il tempo frenante ha un
valore basso, la decelerazione massima ‘e
molto elevata, un carico sul pedale che supera i 125 kg raggiunge i 5g di forza.
Per questa semplice ragione la media
delle decelerazioni massime è di 4,9 g, risultando la più alta di tutto
quanto il calendario. Ovviamente altissimo anche il valore dell’energia dissipata in staccata durante la competizione
pari a 258 kWh, identico a quello del Gran
Premio del Messico. Sono 57 le
tonnellate di carico stimato che ogni pilota esercita sul pedale del freno.
Facendo una ricostruzione della totalità delle frenate del circuito ci rendiamo
conto come 5 delle 6 staccate siano
classificate come impegnative.
La decelerazione di
curva 13, che precede l’oramai conclamato “muro dei campioni”, è la più critica. Le monoposto arrivano a una velocità che in media sia
aggira sui 338Km/h, scendendo repentinamente a 133Km/h in solo 122 metri, con
139 kg di carico sul pedale del freno e 5,2 g di decelerazione, risultando
uno sforzo elevatissimo.
Curva 10, visto il
crollo repentino da 301 km/h a 65 km/h in 109 metri impiegando 2,64 secondi,
risulta anche’essa molto dura, con un
carico sul pedale di 179 kg e
l’altissimo valore di decelerazione che sfiora i 5,3 g. Altresì importante
lo spazio di frenata della prima curva de tracciato, a tutti gli effetti molto
ampio. Parliamo di 113 metri per passare
da una velocità pari a 317 km/h scendendo fino a 149 km/h, in solamente 1,93
secondi.
Ottime le prestazione della Brembo in questa pista, aaggiudicandosi
21 delle 41 edizioni del Gran Premio del Canada a cui hanno partecipato. Michael Schumacher con Ferrari dal 2002 al 2004 è stato il
primo pilota a trionfare in 3 edizioni consecutive con pinze Brembo.
Si ringrazia Brembo
per i dati forniti alla realizzazione dell’articolo.