Formula 1

Ferrari e il falso mito dei 0.4mm…

Dopo i primi sei round stagionali uno dei problemi emersi nella difficile gestione della SF90 è l’oramai famosa “finestra d’esercizio” degli pneumatici Pirelli, individuata come una delle cause principali del basso rendimento della monoposto di Maranello. Facendo un piccolo passo indietro ricorderemo come il fornitore unico italiano, dopo alcuni problemi di Blistering sofferti dai team durante i test invernali 2018, mise in produzione dei compound differenti. Le mescole in realtà avevano la stessa costruzione, cambiando solamente nella profondità del battistrada ridotto di 0.4mm. Vennero utilizzate unicamente in Spagna, Francia ed Inghilterra, circuiti dove il rifacimento dell’asfalto lasciava presagire un’alta probabilità di Blistering.
Questa decisione di fatto fu vista di buon occhio dal team Mercedes, che proprio durante le prime uscite pre-stagionali della scorsa stagione, era la squadra che più di tutti pativa questa condizione. In molti sostengono che alla base della decisione presa dal costruttore italiano ci sia l’insistenza degli uomini di Brackley, incapaci di correggere il problema sulla propria vettura che generava il fenomeno del Blistering. Le parole al riguardo spese d’allora team manager della Rossa Maurizio Arrivabene non furono al miele, specificando come nella decisione presa nessuno avesse chiesto il parere della Ferrari, limitandosi ad informare dei fatti senza cercare approvazione alcuna.
Pirelli dalla sua parte, giudicando il cambio in essere legato a temi strettamente riguardanti la sicurezza delle vetture in pista, valutò del tutto innecessaria l’approvazione maggioritaria dei team ( 70%), assumendo il provvedimento autonomamente. Visto il successo ottenuto dagli pneumatici Pirelli durante le tre prove mondiali sopracitate (dove peraltro Vettel vinse proprio in casa Mercedes gestendo le suddette gomme perfettamente), i tecnici italiani decisero di mettere in produzione per la stagione 2019 lo stesso concetto di gomma, con il battistrada ribassato di 0.4m capace di abbassare le temperature di utilizzo di 10° ed evitare l’eccessivo e pericolo surriscaldamento.
Tornando al presente e ricollegandoci alla difficile gestione degli pneumatici da parte team di Maranello, si unisco al coro delle lamentele altre squadre come Red Bull e Haas. Proprio venerdì, nella consueta press conference dei team manager, il boss della scuderia americana con sede a Kannapilis Guenther Steiner dichiarava:
Ad oggi dopo sei gare mondiali non abbiamo ancora trovato una soluzione per gestire al meglio gli pneumatici Pirelli. A volte funzionano a volte no. Speriamo di imparare qualcosa qui a Montreal“.
Alla dura presa di posizione dell’alto atesino si unisce Helmut Marko, che con la consueta franchezza esprime i propri concetti in maniera forte e decisa, puntando il dito con determinazione sul cambiamento dei compound.
Ad oggi la Mercedes gode di un enorme vantaggio lo stupido cambiamento realizzato sulle gomme. Esiste un solo beneficiario con nove squadre che fanno fatica. Quest’anno risulta addirittura più importante il giro di riscaldamento che quello di qualifica, in quanto se non porti nella giusta temperatura gli pneumatici sei spacciato”.
Se disponiamo della la vettura più rapida in pista ed entra la Sefety i compound si raffreddano, ed automaticamente siamo fregati. Ridurre il battistrada è stata una richiesta di Mercedes visto che ha sempre sofferto di Blistering. Tutto questo rovina lo sport…”
Parole dure quelle di Marko, che come sempre non le manda certo a dire. Forse però alle sue dichiarazioni sarebbe opportuno aggiungere fatti e vicissitudini del 2013, quando Red Bull supportò a spada tratta Mercedes nella lotta creatasi contro Ferrari e Lotus, che si opposero al cambio di pneumatici a stagione in corso che alla fine favorì proprio il team austriaco.
Ora…analizzando le controversie la considerazione è d’obbligo. In Formula Uno gli equilibri sono talmente sottili che qualsivoglia dettaglio è capace di fare la differenza. Esattamente per questa semplice ragione tutti cercano sempre di spingere per portare la situazione a proprio favore, traendone il vantaggio desiderato. In questo caso le pressioni mediatiche e non, esercitate da Red Bull e Ferrari durante questa stagione, potrebbero essere viste sotto un’ottica costruttiva se il prodotto Pirelli fosse concettualmente sbagliato. Personalmente non sono di questo avviso, in quanto credo che il lavoro svolto dalla casa italiana per eliminare il fastidiosi problemi di Blistering emersi durante la scorsa annata sia doveroso.
Se poi aggiungiamo che tutte quante le squadre erano al corrente dell’introduzione dal 2019 degli pneumatici con battistrada ribassato
di 0.4mm, disponendo peraltro di tutto il tempo per provare ed inserire i parametri nel progetto della nuova vettura per gestire al meglio i nuovi compound, vien da se la lode verso Mercedes. Gli uomini di Brackley, adottando soluzioni aerodinamiche e meccaniche all’avanguardia, dopo mesi di studi accurati sono stati capaci di comprendere il funzionamento delle mescole in maniera perfetta, traendo il giusto vantaggio. Alla luce delle considerazioni e degli evidenti fatti emersi, tacciare i tedeschi come favoriti colpevolizzando Pirelli fa parte di un ragionamento arbitrario al quale non mi sento di partecipare.
Autore: Alessandro Arcari@BerrageizF1

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  • È bravo purtroppo hai dimenticato che Mercedes ha iniziato a vincere dal test segreto con Pirelli. Ed io sono dell idea che siccome i cerchi forati erano illegali la Pirelli ha fatto le gomme x chi le scaldava troppo. Il precedente la dice lunga!

  • Parole ben pesate e fatti concreti ed oggettivi, complimenti. Condivido. Tuttavia ho l'impressione che mancando occasioni di test veri su pista ha prevalso anche un altro fattore, ovvero la fortuna. Ben inteso, nello sport, come nella vita abbiamo bisogno della dea bendata, ma di fronte ad un dominio simile causato da un elemento tra i tanti che condizionano le prestazioni, la FIA potrebbe o forse dovrebbe consentire dei test straordinari. Ne va della competizione e dello spirito della F1

  • Questo articolo è ben fatto, ma manca un dettaglio. Il famoso gomma Gate in cui Pirelli e Mercedes si unirono in un test privato vietato e sul quale la FIA li ha semplicemente richiamati e multati. Quel Mondiale andava dato alla Ferrari. Quel test inoltre la dice lunga sul rapporto che ha Mercedes con Pirelli. La FIA ha inoltre ostacolo l'ingresso di Yokohama e Michelin...

  • toto marsello ha perfettamente ragione inoltre vorrei aggiungere che jean todt che si reca nei box mercedes ad assistere alle qualifiche la dice lunga su eventuali" RIGUARDI" nei confronti di MB

    • Son varias las carreras que veo al enano maldito en el box de Mercedes. Muy mal no se llevan con Toto. Por lo que se ve.

  • Allora Marko,stroll,e il capo della Hass,e anche Ferrari sottovoce sono dei coglioni ,nessuno a parte Mercedes utilizza le gomme bene, devo dedurre da quel che dice il giornalista che guarda caso solo un Mercedes hanno capito tutto il resto dwmella f1 sono tutti coglioni.i fatti dicono che Mercedes ha voluto queste gomme per tre GP nel 2018 ed ha spinto per il 2019 non credo che Mercedes voleva queste gomme per il bene della F1 ma per i loro problemi di surriscaldamento non voglio tornare al 2013 ma 3 giorni di test illegali non depongono a favore di un imparzialità della PIRELLI

  • Beh se allora I tecnici Mercedes sono così più bravi non avrebbero problemi a sistemare la macchina anche con gomme diverse. Io credo che la verità sia un'altra

  • Vedo che dopo il mio commento anche altri per non dire tutti la pensano come me. Credevo di essere l unico a pensar male!

  • Sì era già capito tutto da quel famoso test che alla fine la FIA ha avvallato. C'è stata l'egemonia politico-tecnica Ferrari ed ora c'è quella Mercedes purtroppo. Credo ci sia poca speranza fino al 2025.

  • Non sono d'accordo con l'autore. Sul fatto che Mercedes abbia sospensioni più evolute nulla da discutere, ma ha anche palesemente beneficiato delle "scelte" Pirelli. In merito secondo me valgono le parole, mi pare, di Vettel in un'intervista di qualche gp fa, quando dice che la Mercedes sfrutta meglio i pneumatici 2019, ma neanche loro sanno perché... Per caratteristiche della loro vettura per anni hanno sofferto di surriscaldamento dei pneumatici, senza mai risolverlo, tanto che fino all'anno scorso (con la stessa base di sospensioni) hanno dovuto studiare la soluzione dei cerchi bugnati e forati per dissipare il calore. Ora non hanno più problemi di surriscaldamento. Fino all'anno scorso erano quelli con maggiori problemi sopratutto in gara, ora quelli con meno problemi

    • Infatti in passato erano gli unici a far funzionare bene le bianche mentre scioglieva le rosse e le gialle! Chi ci dice che nei test comparativi tra gialle e gialle 0,4 vennero realmente utilizzate le gialle utilizzate nelle gare precedenti?

  • In sintesi non è la Mercedes che si è adattata ai pneumatici, ma sono i pneumatici che si sono adattati alla Mercedes

    • Infatti oggi l autore ci dice che AN non capisce nulla in Ferrari ci sono una banda di incapaci (in 4 anni hanno superato il motore Mercedes) Gli Italiani della Pirelli sono i migliori a fare le gomme) (senza avversari) e i concittadini della vw sono dei santi euro 6

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Pubblicato da
Zander Arcari