Dopo il tanto discusso gran premio canadese, anche in Francia non sono mancati i malumori per alcune decisioni prese dai commissari.
Cerchiamo insieme di capirle e vedere se siano corrette o meno:
La prima decisione, che ha generato subito polemiche, riguarda Lewis Hamilton il quale, durante le libere 2, non è stato sanzionato per l’episodio che l’ha visto coinvolto ai danni di Verstappen. Il tutto rientra nel codice sportivo internazionale.
La non sanzione deriva dal fatto che i commissari hanno ascoltato i piloti, i quali hanno ammesso che non c’è stato un particolare pericolo. L’olandese ha affermato che non ha comunque perso troppo tempo essendo prove libere e inoltre ha sottolineato come l’angolo di rientro in pista dell’inglese non permettesse una buona visuale. Oltre a questo, gli steward hanno notato come Hamilton sia rientrato in pista lentamente e prima di farlo abbia guardato almeno due volte negli specchietti.
Poteva starci anche una reprimenda, ma non è una decisione del tutto errata, a mio avviso.
In qualifica, sono stati investigati due episodi per impedimento ai danni di un avversario: si tratta di Ricciardo nei confronti di Raikkonen e del finlandese in quelli di Grosjean. Nessuno dei due piloti è stato però sanzionato. Siamo all’articolo 31.5 del regolamento sportivo
Nel caso del pilota australiano, Ricciardo ha ammesso di essere stato avvisato dal team che in curva 11 si sarebbe trovato alle spalle un pilota in un giro lanciato, infatti si è spostato dalla linea di gara. Tuttavia, ogni pilota ha il suo modo di interpretare la curva, quindi secondo gli steward, il pilota Renault non poteva fare alcuna manovra diversa da quella che ha fatto per non dare fastidio. Giusto non sanzionare.
Nel caso del finlandese, invece, Grosjean ha comunicato ai commissari che giunto prima delle curve 11 e 12, ha visto del fumo provenire dalla macchina di Raikkonen che era fuori pista. Aspettandosi una bandiera gialla, non l’ha superato e ha rallentato, tuttavia, Il pilota Alfa Romeo ha continuato parallelo alla pista per poi rientrarci. Anche nel suo caso, l’angolo di ritorno in pista non permetteva una buona visuale alle spalle. Sia i piloti che i commissari sono concordi nell’affermare che il giro di Grosjean era andato perso, ma gli steward hanno in ogni caso valutato che il rientro in pista di Kimi non ha creato impedimento. Anche in questo caso, giusto non assegnare sanzioni.
Da ultimo, veniamo alle decisioni che sono state prese durante la gara: Perez è stato sanzionato con 5 secondi di penalità + 1 punto patente per aver lasciato la pista e aver tratto vantaggio. E’ una violazione dell’articolo 27.3 del regolamento sportivo. Il pilota messicano, è uscito di pista tra le curve 3 e 4, ha seguito le indicazioni del direttore di gara per rientrare in pista passando alla sinistra del paletto posizionato, tuttavia ha comunque guadagnato alcune posizioni. Secondo i commissari, non essendo Perez stato forzato fuori pista all’inizio della manovra e non avendo seguito la parte delle note del direttore gara che impongono il rientro in pista senza alcun vantaggio, va applicata la sanzione. Anche a secondo il mio parere, è la scelta giusta.
Nel finale, abbiamo poi assistito ad una bella lotta in pista tra Ricciardo, Raikkonen e Norris, ma le manovre del pilota australiano non sono passate inosservate: è stato infatti sanzionato con due penalità da 5 secondi l’una + 3 punti patente in totale.
La prima è stata inflitta per aver lasciato la pista ed essere rientrato in modo insicuro forzando un avversario fuori. Ricciardo ha tentato il sorpasso su Norris all’esterno di curva 8, tuttavia è arrivato lungo in frenata ed è uscito di pista. Rientrando in essa, lo ha fatto in modo insicuro in quanto il pilota inglese ha dovuto uscire di pista per evitare l’incidente. L’australiano ha provato a spiegare che ha fatto il possibile, visto il poco grip in quella parte esterna della pista e avendo rallentato molto, ma per i commissari, la manovra va comunque sanzionata.
La seconda, invece, è stata comminata per aver lasciato la pista e aver tratto vantaggio nel superare un’altra macchina. Ricciardo stava provando l’attacco a Raikkonen, il quale si è spostato ai margini della pista sulla destra per difendere la posizione. Non è uscito di pista né ha forzato al di fuori il pilota Renault. L’australiano, però, nel tentativo di portare a termine la manovra, ha lasciato la pista e ha guidato al di là della riga bianca per un tratto, guadagnando così un vantaggio che gli ha permesso di concludere il sorpasso. La sanzione è corretta.
Articolo: Alessandro Rana – @AleRana95Immagini: Mercedes; Fia.com