Nonostante un GP del Canada al di sotto delle aspettative, anche per via di un grave errore commesso dal Team nelle qualifiche, Red Bull arriva in Francia fiduciosa di far bene. Anche grazie, come anticipato nell’anteprima al GP di martedì, a vari aggiornamenti telaistici e motoristici. Partendo da quest’ultimi, nella giornata di ieri Honda ha confermato l’introduzione della terza specifica della Power Unit. Altre due specifiche, secondo i piani attuali, attendono le RB15 da qui alla fine della stagione.
Aggiornamenti molto ravvicinati tra di loro già previsti e avvallati dal Team anglo austriaco nella pianificazione della stagione; se il primo aggiornamento (Baku) era stato introdotto principalmente per motivi di affidabilità, con un piccolo incremento per quanto riguarda la potenza (5 CV), anche questa nuova versione, dai rumors raccolti, non dovrebbe garantire importanti guadagni dal punto di vista prestazionale (fino a 10 CV di miglioramento). Motorista giapponese che, con la risoluzione dei problemi di casa Renault in quel di Montecarlo, si è vista scavalcare dai francesi in termini di performance.
Per quanto riguarda invece gli aggiornamenti telaistici, interessante notare come Adrian Newey abbia rivisto le appendici aerodinamiche, mascherate da cover, che avvolgono gli specchietti retrovisori. Ricordiamo che il regolamento tecnico 2019 ha cercato di chiudere ulteriormente le zone grigie a disposizione dei Team in tema proprio di specchietti dopo anche il tanto parlare nel GP di Spagna 2018 e successivi sulla soluzione portata in pista dalla Ferrari. Il numero di supporti collegati alla carrozzeria è stato infatti limitato a due (uno solo invece è possibile collegarlo alla cellula di sopravvivenza), per impedire ai team di utilizzarli con la funzione principale di condizionatori di flusso.
La FIA ha invece reso ancora possibile avere gli alloggiamenti ventilati, introdotti dalla Ferrari lo scorso anno e poi copiati da Toro Rosso e da RedBull a stagione in corso. E’ proprio in questa zona che Red Bull ha lavorato, non tanto sulla ventilazione dei vetri veri e propri ma in quella tra la cover e lo specchio stesso dove è stato introdotta un’importante soffiatura che indirizza il flusso esternamente.
Autore: PJ –
Foto: Alessandro Arcari –