Durante i primi sette round del mondiale di Formula Uno 2019 Mercedes ha dimostrato una competitività estrema, dominando
agevolmente la scena praticamente in tutte le piste. Se aggiungiamo le grandi
difficoltà di Ferrari nell’esprimere
tutto il reale potenziale della SF90,
risulta facile capire come il team di
Brackley abbia preso il sopravvento
nelle due classifiche mondiali. Uno dei punti di forza dell’ottima W10 risiede nella perfetta gestione
degli pneumatici Pirelli, essendo
capace di trovare in ogni condizione di pista la perfetta finestra di utilizzo per
sfruttare al meglio le mescole della casa italiana.
Dall’altra parte Il team di Maranello ha incontrato tante (troppe) difficoltà nell’utilizzo
degli pneumatici, convinti che l’incapacità di esprimere le proprie prestazioni
dipendano in gran parte proprio da questo elemento. Facendo un passo in dietro
dobbiamo ricordare il cambio di struttura dei compound Pirelli effettuato in questa stagione, con una costruzione del
battistrada ribassata di 0.4mm per combattere il Blistering. Tutto nacque durante i test pre-stagionali 2018 dove
molte vetture soffrirono questo fenomeno, spingendo i vertici dell’impresa
italiana a prendere una decisione e mettere in produzione queste gomme
modificate.
Furono utilizzati unicamente in Spagna, Francia ed Inghilterra visto che il rifacimento dell’asfalto lasciava presagire un alto grado di Blistering. Dopo il grande successo riscontrato nelle tre prove Mario Isola comunicò la decisione presa da Pirelli, ufficializzando questi pneumatici per le 21 gare previste per il calendario 2019.
Tornando al presente dobbiamo registrare che l’introduzione
del nuovo prodotto Pirelli ha di
fatto coinciso con lo strapotere Mercedes,
creando malumori all’interno del paddock. Ricordiamo che il fornitore unico di
pneumatici può apportare ( giudicando il cambio in essere legato a temi
strettamente riguardanti la sicurezza delle vetture in pista) modifiche alle
coperture senza l’approvazione maggioritaria dei team (70%), assumendo quindi
il provvedimento autonomamente. In realtà, malgrado l’Insoddisfazione espressa
da parte di alcune scuderie, nessuno ha presentato ufficialmente una
sollecitudine al costruttore italiano per modificare le attuali mescole in
utilizzo, come conferma il boss Pirelli
Mario Isola a Motorsport.com
“Risulta abbastanza
chiaro che modificare la costruzione o le mescole durante la stagione sia
possibile. Al momento però non ho ricevuto alcuna richiesta. Se quest’ultima
arrivasse e fosse ben motivata la prenderemmo certamente in considerazione,
discutendone con la FIA. Noi
[Pirelli] durante la stagione possiamo modificare la costruzione, il compound e
le specifiche degli pneumatici solo per temi legati alla sicurezza, ed al
momento non esistono problemi al riguardo. Anche se inviassi una richiesta alla
FIA non saprei cosa scrivere, visto
che non posso giustificare alcun cambiamento per sicurezza”.
Le coperture in Formula Uno lavorano a temperature molto alte, differenziandosi nei valori a seconda della mescola utilizzata. Per le monoposto della massima categoria non è sempre facile centrare nel momento giusto la finestra di utilizzo, visto che ciò dipende da parametri aerodinamici e meccanici utilizzati sulla vettura. Detto questo risulta doveroso ricordare che Pirelli offre a tutte quante le squadre lo stesso prodotto. Proprio per questa semplice ragione chi sa interpretare gli pneumatici nella forma più corretta trova automaticamente un grande vantaggio.
“Come progettare l’auto, generare il carico aerodinamico e disegnare le sospensioni è un lavoro che aspetta solamente alle scuderie. Senza dubbio noi dobbiamo ancora lavorare sulla finestra di utilizzo, anche se a dir la verità abbiamo già realizzato la maggior parte del lavoro. Ora tocca a loro [scuderie] generare l’energia corretta”, conclude Mario Isola.
Il messaggio dell’italiano verso i team è forte e chiaro,
dimostrando disponibilità al dialogo e trasparenza, caratteristica sempre
presente fin dall’arrivo in Formula Uno.
Forse invece di intesdarsi a criticare il lavoro di Pirelli sarebbe più opportuno spendere energie per capirlo. Durante
i test di Abu Dhabi 2018 e Spagna 2019 tutte le squadre hanno goduto della stessa possibilità,
potendo testare gli pneumatici con battistrada ribassato di 0.4mm al meglio,
per raccogliere tutti i dati utili alla corretta comprensione del prodotto.
Foto: Pirelli
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Suona come quando i testimoni vengono intimiditi dalla mafia e poi al processo nessuno va in gabbia. Questo non è sport è un telefilm è il regista e pure scarso! Pure A le mans spie inesistenti ma con tempismo perfetto, bop anti Ferrari ecc. però il colpaccio nel gt quello non se lo aspettava il pinguino!