Il rapporto di Daniel
Ricciardo con la sua ex scuderia, la Red
Bull, è entrato in una fase critica e di declino nel non lontano 2016, anno
in cui Max Verstappen ha preso il
posto di Daniil Kvyat al suo fianco.
E’ quello il momento in cui la carriera dell’australiano ha preso una piega
nuova. La squadra austriaca, sempre più affascinata dalle
performance dal giovane talento olandese proveniente dal team satellite Toro Rosso, cominciò a distogliere le
proprie attenzioni dal più esperto australiano, tanto da arrivare ad una
completa – ed insanabile – frattura del rapporto tra le parti. Una lesione
verificatasi durante la passata stagione.
Il pilota nato a Perth,
famoso nel Circus anche per la sua
simpatia, non sentendosi più a casa all’interno della compagine
anglo-austriaca, decise di ”cambiare aria”. Non trovando top team con posti
disponibili la scelta ricadde sul sedile lasciato libero da Carlos Sainz Jr, in Renault. Firmare per il team
transalpino è stata per Daniel Ricciardo
una scelta coraggiosa e di certo non priva di rischi. Ma professionalmente
risulta, per ora, una sorta di regressione.
Aderendo a un progetto che comunque resta ambizioso, il pilota in tuta gialla sperava di riportare nelle zone alte la Renault. Il costruttore ex fornitore dei motori per Red Bull ebbe alcuni screzi nella passata stagione prima di passare alla motorizzazione Honda. Speranze, quelle di Daniel, rimaste tali ad oggi. Soprattutto dopo aver iniziato questa stagione con tre ritiri e soli otto punti conquistati. Unica e magra consolazione è quella di avere il proprio compagno Nico Hulkenberg dietro di sé in classifica, staccato di due punti. Cosa che di certo non appaga l’australiano dai modesti risultati ottenuti.
La posizione occupata in graduatoria non rispecchia
l’ambizione dell’italo-australiano che voleva rilanciare se stesso e la squadra
transalpina. Quello di Ricciardo è
l’inizio di campionato peggiore che abbia avuto dal 2014, anno nel quale fece
il suo esordio in Red Bull. Problemi
di affidabilità per il motore prodotto a Viry
Châtillon ma anche errori in gara, sono costati un rallentamento nel cammino
intrapreso in questa stagione. Quindi le responsabilità non sono pienamente da
ascrivere al pilota. Le ultime evoluzioni introdotte dalla Losanga, amministrata in F1
da Cyril Abiteboul, sono però state
accolte positivamente da parte di Daniel
durante l’ultimo week-end di Monaco.
Il ventinovenne ha riscontrato miglioramenti nella guidabilità della monoposto
ed anche progressi sul versante dell’affidabilità.
Il nuovo arrivato in Renault
è affamato di risultati, e si aspetta nel proseguo della stagione ulteriori
passi in avanti da parte di tutto il team. Solo così potrà dimostrare tutto il
suo enorme potenziale. Bisogna ricordare che Ricciardo è stato colui il quale
ha messo in fuga Sebastian Vettel
dalla Red Bull avendolo battuto in
maniera piuttosto netta. Magari l’occasione per un riscatto si manifesterà già
nel prossimo appuntamento canadese che si disputerà questo fone settimana sull’affascinante
tracciato dedicato allo scomparso Gilles
Villeneuve. Circuito sul quale Daniel
conquistò la sua prima vittoria.
Autore: Andrea
Saberogi @Racearrow
Foto: Stafano Arcari – Andrea Lorenzina