Per festeggiare la gara numero 1007 della Formula 1 la Red Bull, considerata la partnership con la casa automobilistica Aston Martin, si è presentata sul tracciato di Silverstone con una livrea dedicata alla serie di romanzi pensata da Ian Fleming sulle peripezie dell’agente 007. Serie la cui trasposizione cinematografica ha avuto enormi riscontri tra il pubblico fino a farla diventare un autentico cult. Per l’occasione, dunque, il team anglo-austriaco ha portato, tra l’altro, delle tute per i piloti con una colorazione simile a quella dello smoking indossato dal famoso James Bond. Il team di Mateschitz ha dato nuovamente dimostrazione della propria originalità all’interno del paddock. E il pilota francese ha deciso, finalmente, di sciorinare una prestazione degna del contesto creato dalla sua scuderia: 0010 Gasly, licenza di attaccare!
Sul tracciato inglese, sin dal venerdì, Pierre è sembrato essere subito a suo agio. Già nelle prime prove libere disputate venerdì mattina, il francese ha fatto subito segnare il miglior tempo. Fatto inedito in questa stagione.
Nella stessa giornata, e più precisamente nella seconda sessione di libere, marcando il quinto tempo, Gasly si è dimostrato più rapido rispetto al compagno di squadra Verstappen nell’arco delle due sessioni. Segnali che lasciavano ben presagire per il proseguo del week end di gara.
Arrivati
al sabato, nella terza ed ultima sessione di prove libere, chiudendo
in quarta posizione, Pierre ha preceduto nuovamente Max.
Un weekend sino a quel momento dalla parte del francese che, però, deve cedere il passo nelle qualifiche nelle quali viene preceduto dal compagno di squadra olandese: Gasly si qualifica quinto in griglia di partenza davanti ad un opaco Sebastian Vettel.
In gara il francese, con una partenza non molto felice, ha subito perso una posizione su Vettel ritrovandosi, così, in sesta posizione. Ma il ragazzo non si abbattuto e ha guidato in maniera convincente. Infatti, nel corso dell’undicesimo giro, Pierre si è ripreso la posizione persa ad inizio gara sorpassando il tedesco della Rossa. In pista. Una manovra che di certo gli avrà dato fiducia e convinzione nei propri mezzi.
Di li a poco è stato richiamato ai box aprendo di fatto la danza dei pit stop sostituendo le gomme Soft con cui partiva in favore delle coperture Hard per tentare di fare una sola sosta. Nel giro seguente anche il compagno di squadra Verstappen ed il ferrista Leclerc hanno fatto il loro ingresso ai box montando, però, entrambi coperture Medium.
L’entrata in pista della safety car, per far rimuovere ai mezzi di soccorso la vettura di Giovinazzi finita fuori pista, ha permesso sia a Max che a Charles di tornare nuovamente ai box a montare gomme hard per terminare la gara. La seconda sosta per Verstappen e Leclerc ha così permesso a Pierre di guadagnare la posizione sui due.
Dopo poche tornate dalla ripartenza dal regime di safety car, Gasly non ha fatto resistenza al tentativo di sorpasso da parte del compagno. Storia diversa è stata invece quella con il monegasco che per strappare la posizione al francese si è dovuto inventare di sana pianta un gran sorpasso.
Nel corso del trentasettesimo giro, mentre si trovava in sesta posizione, Pierre si è però visto arrivare un ”regalo” inaspettato.
Vettel, nel tentativo di sorpassare Verstappen per riprendersi la terza posizione, ha tamponato l’olandese, permettendo così al compagno di squadra Leclerc di salire sul podio e a Gasly di cogliere un ottimo quarto posto a fine gara.
Un risultato, quello ottenuto dal francese, che lo ha premiato della costanza tenuta durante tutto il weekend. Ad aiutare a Pierre sono stati certamente anche i passi in avanti fatti dal proprio team e dal motorista giapponese Honda. Elementi che hanno consentito al giovane pilota di prendere maggior confidenza con la propria monoposto.
Con una Red Bull sempre più vicina ad essere la seconda forza in pista, il contributo della sua seconda guida è oggi ancor più importante per permettere agli anglo-austriaci di attaccare la Ferrari e strappargli la posizione in classifica costruttori.
Autore: Andrea Saberogi – @Racearrow
Foto: Aston Martin Red Bull Racing – @redbullracing