Hamilton sorpreso dalla velocità Ferrari. Una storia che sembra ripetersi, se pensiamo allo scorso anno, quando uno sconsolato e battuto Lewis si avvicinava alla Rossa cercando di carpirne le magie e dichiarava che, tanta rapidità, poteva essere il frutto di un trucco arcano. Vecchie storie, quasi leggende ormai. Resta vero che oggi Ferrari ha dominato entrambe le sessioni infliggendo distacchi importanti ai diretti inseguitori. E ad Hamilton poco importa se le vetture italiane sembrano annaspare sul passo gara. Il britannico si concentra al solito sulla propria performance, analizzando in modo capillare la presunta e molto relativa débacle Mercedes.
Hamilton, che tra l’altro disponeva della nuova specifica del motore 3, ha dovuto fronteggiare alcuni problemi nel corso delle FP1: dapprima noie all’acceleratore, poi un guasto alla telemetria. il suo sesto crono nella prima sessione è chiaramente figlio di questi inconvenienti, sommati ad un bilanciamento non ottimale della vettura.
Lewis riassume la sua mattinata: “Non abbiamo certo avuto un grande inizio. Dapprima ho avuto un problema con l’acceleratore, e questo mi ha fatto perdere potenza. Quindi ho dovuto abbassare il numero di giri del motore al minimo per riuscire a raggiungere i box. In seguito si è verificata un’ulteriore anomalia. Ho comunque completato alcuni giri prima della fine della sessione, ma nulla di memorabile.”
Il pomeriggio sembra avere risvegliato le monoposto di Brackley, con Hamilton che, sebbene ancora lontano dalla vetta, può sorridere grazie a una ritrovata confidenza con la vettura: “Grazie ad una modifica nel set-up ho avuto sensazioni migliori. Chiaramente c’è ancora molto lavoro da fare per recuperare il gap. Le Ferrari sembrano molto veloci, hanno quasi un secondo di vantaggio rispetto a noi, specialmente in rettilineo sembrano imprendibili. Il primo settore è quello in cui incrementano maggiormente il vantaggio e non c’è molto che possiamo fare per recuperare. restiamo comunque in lotta, ora che il bilanciamento è migliorato nel corso delle FP2. Il long run invece è stato molto positivo.”
Una Mercedes a due facce quindi, quella vista oggi a Spa. Non particolarmente veloce nel primo settore, ancora alla ricerca del bilanciamento ottimale, ma comunque in grado di impensierire la Ferrari per quanto riguarda il passo gara, dove la Rossa è apparsa deficitaria. Hamilton, è risaputo, non ama accontentarsi, perciò spronerà la sua squadra affinché riesca a ridurre il distacco anche sul giro secco. Quanto al resto, siamo certi che ‘The Hammer’ abbia ancora qualche carta da giocare. Magari non proprio un asso nella manica, ma qualche decimo nel piede per ravvivare la sfida.
Autore: Veronica Vesco
Foto: Mercedes- AMG F1