Formula 1

I nuovi eroi

All’inizio degli anni ’90 uscì nelle sale “I nuovi eroi”, con un cazzutto Jean Claude Van Damme ed un tostissimo Dolph Lundgren dove, manco a dirlo, se le davano di santa ragione.

Quali sono i nuovi eroi di cui la F1 ha bisogno? 

Questa domanda me la sono posta alla luce degli avvenimenti che sono accaduti negli ultimi GP, in cui si è vista l’esplosione del talentuoso Max grazie alla sua performante RB15. Nello specifico, quello che mi ha dato da pensare è stato il tifo che si è generato attorno. Tutto quello sventolare di bandiere arancioni che fino all’anno scorso non erano così numerose, così come non erano tanto numerosi, sui social, i commenti a suo favore.

Il fenomeno, il prodigio, “l’avvenimento” Max è letteralmente piombato nel Circus in maniera dirompente sin da subito, già dai tempi della Toro Rosso e di quel suo famoso “NO”, gridato con forza via radio ai danni di un più veloce Sainz.

Potrà sembrare strano, eppure fu in quel momento che capii che quel ragazzo era particolare. Intendo che dietro di lui vi erano delle “forze” che lavoravano a suo favore. Parliamoci chiaro: chi al primo anno in F1 si permette di disobbedire ad un team order inequivocabile senza nessuna conseguenza? Quell’episodio fu chiaro ed eclatante nel far capire che a Max tutto sarebbe stato concesso. Questo mi collega “all’anti-Max” come a me piace definirlo. E cioè Charles Le Clerc.

Primo anno in rosso, primo GP e già team order ai suoi danni… ordini rispettati prontamente. Debolezza rispetto a Max? Assolutamente no. L’olandese non corre per una rossa (c’è una “leggera” differenza in questo), così come Max non si è dovuto confrontare da subito con un quattro volte campione del mondo.

Charles Leclerc – Hockenheim 2019

È in quel preciso momento (rispettando il team order australiano) che ho capito di che pasta fosse fatto Charles. A differenza del suo collega che è stato annunciato con tanto (troppo) rumore, il monegasco della Ferrari è arrivato quasi in punta di piedi.

Fra i due diverso il battage pubblicitario e mediatico (a partire dal “sistema F1”, poi ci arriviamo… ), diversi nei comportamenti i nuovi eroi Max e Charles, eppure quest’ultimo, in quanto a talento, non ha nulla da invidiare a Verstappen.

Un’affermazione del genere sembra quasi una bestemmia, se non si tenesse conto di due importanti fattori: il primo è che Verstappen è in Red Bull dal 2016 (con tanto di vittoria al suo esordio… solo che bisogna anche considerare le circostanze in cui è maturata tale vittoria… ) ed ha avuto tutto il tempo di crescere dopo errori anche marchiani e il secondo è che che il giovane olandese è supportato dallo stesso sistema F1, perché il Circus tanto ha bisogno di un “nuovo eroe” nel momento in cui Hamilton abdicherà. Eppure in Austria prima e in UK dopo abbiamo visto chiaramente che la F1 della nuova generazione è stata benedetta dalla presenza non di uno, semmai di due talenti sopraffini che faranno parlare di loro per molto tempo. Ciò che non condivido è la “religione” che si viene a creare intorno al pilota: è il male dei tempi moderni e dell’utilizzo improprio dei social, capaci di distorcere la realtà, e sappiamo quanto basti poco per essere visti come un dio o un demone.

Il talento di Max non si discute, eppure ogni suo gesto è santificato oltremodo. Questa è la parte malata dello sport, che non dovrebbe esserci e purtroppo continua a proliferare. Lo stiamo vedendo con i tifosi di Lewis e di Vettel (non saprei chi scegliere!) e purtroppo comincia a notarsi con quelli dell’olandese.

I nuovi eroi dicevo. Ecco che la F1 non poteva che approfittare di una situazione del genere in cui tutto sembra già scritto. Fino a qualche tempo fa pareva impossibile un GP in Olanda invece, pur di sfruttare la gallina dalle uova d’oro, ecco che quasi si improvvisa il GP a casa sua, dove a mio giudizio il circuito è quanto meno discutibile… mi riferisco al breve layout che i signori della F1 hanno scelto.

Del resto, Charles il “suo” GP di casa già ce l’ha… mi chiedo solo se la F1 si sarebbe scomodata per creare un GP ad hoc per il giovane monegasco che, già nelle categorie minori prima e negli ultimi GP dopo, ha dimostrato che non teme Max ed è così talentuoso da indurlo ad una forzatura in Austria e a non farlo passare in UK. Lotte che non sono state interrotte o inquinate dall’applicazione di un regolamento che è concepito per castrare i piloti… specie quelli che hanno manico.

Solo, mi chiedo, fino a quando saranno così tolleranti in Federazione? Si vede com’è “lasca” con il penta campione del mondo Hamilton.

Max Verstappen – Lewis Hamilton – Hungaroring

Quando Max e Charles si troveranno al punto di giocarsi il mondiale, cosa farà “il sistema F1”? Mi auguro di non vedere mai una situazione del genere, sebbene, conoscendo l’ambiente e l’atteggiamento che “i padroni” del Circus hanno nei riguardi dell’olandese, già so come andrà a finire.

A tutti coloro che si sono presi la briga di leggermi dico di godersi questi momenti, poiché  entrambi i futuri “nuovi eroi” della F1 al momento non hanno possibilità di giocarsi il titolo. Quindi sono liberi di divertirsi ed osare più del dovuto. Quando sarà il momento, saranno costretti anche a decidere se portare un attacco in più all’avversario al fine di salvare la classifica… ci sta.

A mio giudizio il futuro della F1 è assicurato (almeno a talento puro) con lo yin e lo yang delle piste, con Max e l’anti-Max; solo il mezzo che avranno a disposizione potrà limitare il loro estro… cosa che in questo momento la SF90 sta facendo sia col monegasco che con il capitano della Rossa

Mentre i nostri nuovi eroi si preparano a prendere la scena, come è giusto che sia, ci godiamo quelli attuali che hanno i loro bel da fare per tenere a bada Max e Charles. Mi riferisco a Lewis, costretto ad una “magia” di squadra per riuscire a passare l’indemoniato Verstappen, così come Seb deve fare gli straordinari per tenere dietro il suo compagno, che si trova in ritardo in classifica anche a causa di ritiri subiti e team order ricevuti. 

In questa tripudio e incrocio di talenti ho un solo rammarico, quello di non vedere nella mischia Fernando Alonso.

Qualcuno mi potrebbe tacciare di essere un nostalgico o, peggio, di essere un tifoso cieco dell’asturiano. A tal proposito vi chiedo: come mai, nonostante Fernando non gareggi più in F1, viene ancora chiamato in causa ed utilizzato come metro di paragone? Come mai un semplice tweet di congratulazione di Alonso viene preso tanto in considerazione da essere addirittura utilizzato in conferenza stampa come pretesto per tirarlo in causa? Possibile che con Lewis, Max e Seb a disposizione non ci siano argomenti di discussione? Lascio a voi le dovute considerazioni.

Auguriamoci che la seconda metà del mondiale sia vivace quanto lo è stata la prima, per poter godere di gare avvincenti nonostante il Mondiale sia già praticamente assegnato. Auguriamoci che i nostri “nuovi eroi” ci facciano divertire.

Buone vacanze a tutti.

Autore: Vito Quaranta@quaranta_vito

Foto: Alessandro Arcari@BerrageizF1

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Vito Quaranta