Dichiarazioni

Il reale problema di Vettel…

Il reale problema di Vettel…

Anche se per molti si tratta di un’opzione alquanto improbabile, c’è chi è pronto a scommettere il contrario. D’altronde, nella vita le decisioni non sono sempre dettate dalla logica e, quando uno meno se lo aspetta, possono sorprendere addirittura la persona che le effettua. Gerhard Berger, attore protagonista di questo pensiero estivo, sostiene che Sebastian Vettel non necessiti della Formula Uno per essere felice. Secondo l’ex ferrarista, l’ipotesi secondo la quale Sebastian possa “abbandonare” prematuramente la massima categoria del Motorsport, non è poi tanto campata in aria.

Il contratto del quattro volte campione del mondo della Ferrari scade nel 2020 e, nonostante le diverse speculazioni degli ultimi tempi su una teorica uscita di scena già a fine stagione, sono arrivate da Maranello tutte le smentite del caso. L’incertezza nella guida, gli errori nelle ultime stagioni, purtroppo sembrano essere nel Sebastian ferrarista quasi una certezza:

Se poi ragioniamo sulle parole di Vettel, che in questi ultimi mesi non ha perso occasione per raccontare il suo dissenso sull’attuale Formula Uno, chissà, magari le dichiarazioni di Berger potrebbero non essere cosi distanti dalla verità.

Ho parecchia fiducia in Sebastian, visto che è un tipo molto intelligente. Nella sua vita ci sono molte cose che vorrebbe fare. Ha una famiglia e guadagna molti soldi, quindi non gli serve niente. É molto affezionato ai suoi cari, alle automobili e alle motociclette antiche” afferma l’ex pilota austriaco che poi aggiunge: “Mi immagino che un giorno [Vettel] si possa svegliare e dire: quesa situazione mi esaspera, meglio correre con altre macchine che mi divertono di più, senza tutte queste norme cosi ristrette”, racconta Gerhard all’agenzia DPA.

Il copione da protagonista, prefissato dai vertici del team italiano, non sembrerebbe adatto a Vettel. Troppa pressione per il pilota di Heppenheim con la quale, durante l’ultimo anno solare, ha dimostrato di non saper convivere. Al termine del suo contratto in rosso Sebastian avrà 33 anni, età nella quale, secondo le idee dell’amico Berger, tutto può accadere:

Risolvere questa situazione non sarà facile per Sebastian, visto che il tempo corre. Al momento non sta dando abbastanza al team. Credo che sotto questo aspetto sia diverso da Schumacher. Michael era molto più esigente con la squadra, e pretendeva molto di più”.

In ultima battuta, Berger ci tiene a chiarire meglio il suo pensiero, spiegando che le sue parole, lontane dall’essere una critica alla persona, rispecchiano la natura di Vettel, paragonata a quella di Schumacher.

Non credo di rimproverare Vettel dicendo queste cose. Lui è un grande lavoratore ed un ragazzo molto intelligente, però la sua natura è differente. Sebastian vede la gestione come una priorità, per cercare di far funzionare il team”, asserisce Gerhard concludendo il proprio intervento.

Ragionando sulle parole di Berger, resta da decifrare il messaggio che l’austriaco vuole sottilmente far intendere. Sebastian possiede un carattere diverso dagli altri piloti attualmente impegnati in Formula Uno, più schivo e disinteressato nei confronti del successo mediatico. 

Nel momento in cui si decide di affrontare un problema, spesso ci si stupisce del fatto che non fosse poi così grave e complesso. Forse Vettel è interessato ad un altro successo, un successo che esula dalla Formula Uno ma non meno importante: quello di fare della propria vita ciò che desidera…

Autore e foto: Alessandro Arcari@BerrageizF1

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Pubblicato da
Zander Arcari