Tra i piloti sotto esame per non aver entusiasmato in questa prima parte di campionato, troviamo il messicano della SportPesa Racing Point F1 Team, spesso in crisi quando chiamato a concretizzare quanto di buono fatto in qualifica. Una stagione difficile per Checo.
Eppure, andando a vedere nel dettaglio, Perez è l’unico pilota del Circus ad aver fatto meglio del proprio compagno di squadra, in qualifica, in tutti e dodici gli appuntamenti del mondiale disputatisi sino ad oggi.
Un’annata difficile per Checo, specialmente nel veders dietro al compagno Stroll nella classifica piloti. Certamente più inesperto, il canadese deve gran parte del suo vantaggio al quarto posto conquistato nella bagnata gara tedesca. Gran Premio che gli ha fruttato dodici punti in un sol colpo. Un bel bottino per un team di seconda fascia.
Eppure, con più costanza, il canadese è riuscito a centrare la zona punti per ben quattro volte. Il messicano, invece, dopo averlo fatto per tre volte nelle prime quattro gare del mondiale, arriva ora da una serie di otto GP a digiuno di punti.
Ad oggi la classifica generale vede Stroll in dodicesima posizione, con diciotto punti, precedere il compagno; mentre Sergio è sedicesimo con tredici. Un distacco tra i due di sole cinque lunghezze e che non preclude niente da qui al termine.
Come possiamo notare anche il team diretto da Lawrence Stroll non se la passa benissimo. Difatti, con i suoi soli trentuno punti, occupa ora l’ottava posizione nella classifica costruttori alle spalle dell’Alfa Romeo Racing.
Una stagione difficile per Checo. Dati alla mano si può vedere che solo nel suo primo anno in Formula Uno a bordo di una Sauber motorizzata Ferrari riuscì a fare peggio di quanto fatto ora.
Solo 2009, anno del suo esordio, Perez, nelle prime dodici gare del mondiale, è riuscito ad ottenere solamente otto punti, terminando la gara tra i primi dieci per sole due volte. In tutte le seguenti stagioni, disputate dal 2010 al 2018, Sergio ha sempre ottenuto un punteggio migliore. Chiudendo, nella peggiore annata, per cinque volte tra i primi dieci classificati.
Risultati, quelli odierni, che non si addicono ad un pilota che un tempo sedeva in McLaren. E che è stato vicino, tra l’altro, ad entrare nelle orbite dell’ambiente del Cavallino Rampante.
La pausa estiva certamente farà bene al messicano per tornare in pista, in vista del Gran Premio del Belgio, più determinato e convinto a ribaltare la situazione attuale.
Secondo il team principal Otmar Szafnauer, nel corso della seconda metà di stagione, al ritorno dalla sosta, vedremo una Racing Point più concreta. Pronta ad andare alla ricerca di risultati più favorevoli al team.
Autore: Andrea Saberogi – @racearrow
Foto: SportPesa Racing Point F1 Team – @RacingPointF1