Formula 1

FP1 Monza: bandiera rossa…

Sono le undici; scatta il semaforo verde per le prime prove libere sul tracciato di Monza, fresco di rinnovo per i prossimi 5 anni. La parola d’ordine per questa sessione, però, sarà “bandiera rossa”: per ben tre volte verrà esposta. La pista è bagnata e continua a cadere una leggera pioggerella. La temperatura dell’aria è di 16 gradi; quella dell’asfalto 19.

Il primo pilota a scendere in pista è Grosjean per un installation lap con gomma da bagnato estremo, seguito dal compagno di squadra. Anche i due piloti Ferrari subito in pista, così come i Renault, mentre il primo e unico a lanciarsi è Norris che chiude il suo giro in 1:38.5 con gomma intermedia. Trascorsi i primi 15 minuti, la pioggia ha cessato di cadere e anche altri piloti vanno in pista con la gomma verde. Il tracciato migliora velocemente: Kvyat con la Toro Rosso si porta davanti con il tempo di 1:35.8. L’asfalto rimane comunque scivoloso ed ecco infatti la prima bandiera rossa di giornata quando il via è arrivato da 25 minuti. E’ Kimi Raikkonen a causarla, dopo aver impattato contro le barriere alla Parabolica. La macchina non sembra molto danneggiata, ma il finlandese è rimasto “insabbiato”.

Veloce rimozione da parte dei commissari e si riparte, quando mancano 57 minuti al termine della sessione. Ma i piloti non fanno in tempo a completare un giro che subito abbiamo un’altra interruzione! Questa volta è Perez ad impattare contro le barriere, all’uscita della variante Ascari. A differenza del finlandese prima, ora i danni sono più evidenti: se Raikkonen aveva solo toccato di le barriere “di lato”, il messicano ha prima sbattuto il posteriore e successivamente anche l’anteriore. 10 minuti circa di pausa e si riprende, con la pista che continua a migliorare e un timido sole che si intravede tra le nubi e con Verstappen che si mette a dettare il passo con 1:33.800. Ma ecco che c’è un’altra bandiera rossa! Gasly perde il controllo della sua Toro Rosso alla prima variante e rimane “in bilico” sui dissuasori. Con l’aiuto dei commissari riesce a ripartire; l’interruzione dura solo pochi minuti e questa volta i primi a tornare in pista sono i piloti Ferrari.

Pierre Gasly – Toro Rosso

La classifica cambia continuamente. Quando mancano 25 minuti al termine della sessione, è Leclerc a dettare il passo, con il tempo di 1:32 e le Mercedes scendono in pista proprio in questo momento. Nel frattempo, Giovinazzi ha commesso lo stesso errore di Gasly in precedenza, tuttavia è stato fortunato a fermarsi in pista e ripartire subito. Nel suo primo lanciato, Hamilton si porta a mezzo secondo dalla Ferrari numero 16, che intanto aveva fatto registrare il tempo di 1:31.2, ma che è stata scavalcata da Albon di soli 40 millesimi. Hamilton si migliora ancora e quando mancano 17 minuti al termine, si porta al comando con il tempo di 1:30.7 seguito da Bottas a 1 decimo.

Il finlandese, però, conclude un ulteriore giro e si prende la leadership sempre per un decimo. Quando mancano però solo 8 minuti al termine, ecco che Leclerc prova ad andare in pista con gomme medie, seguito poco dopo da Vettel. Anche altri piloti optano per la gomma da asciutto, soft, però. Tra questi, i Mercedes. Anche in questo caso, la classifica cambia rapidamente: sotto la bandiera a scacchi, il più veloce risulta essere Leclerc, che si porta così a casa la prima sessione con il tempo di 1.27.9, nonostante la scelta diversa di gomme.

Autore e immagine: Alessandro Rana – @AleRana95

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Alessandro Rana