Formula 1

GP d’Italia: conferenza stampa piloti ricchissima, occhi su Vettel e Leclerc

Una conferenza stampa piloti ricchissima di argomenti quella di oggi a Monza, complice la presenza dei due driver Ferrari, Sebastian Vettel e Charles Leclerc e del nostro portacolori Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo. Con loro anche Pierre Gasly, alla prima uscita in press conference dopo il ritorno in Toro Rosso e Niko Hulkenberg, Renault, interrogato principalmente sul suo futuro sportivo 2020.

Andiamo a sentire la parole dei protagonisti, iniziando dal duo Ferrari, sul pomeriggio vissuto ieri a Milano in Piazza Duomo per la festa celebrativa dei 90 anni della scuderia e di quelli del GP d’Italia. Vettel: “Quella piazza è un luogo iconico, stupenda già di suo anche a vederla normalmente, ma piena di gente solo per noi: non sarà mai più  così bella per me!”

Leclerc: “Sapevo della passione dei tifosi Ferrari, ma è la prima per me da pilota ufficiale di F1 della scuderia: è stato incredibile e mi ha profondamente colpito vedere tutte quelle persone riunite appositamente di mercoledì pomeriggio”.

E ora l’argomento che tutti aspettano, le chance di vittoria Ferrari in casa.

Vettel: “Monza a livello di assetto è molto simile a SPA, speriamo di essere competitivi come lì, sul giro secco è un conto, mentre in gara i valori si avvicinano, sarà decisivo trovare il miglior assetto e bilanciamento e sfruttare al meglio le gomme. La passione dei tifosi ci spingerà, di certo questa è quella gara per cercare di dare quel qualcosa in più, abbiamo una bella opportunità e pensiamo di essere pronti. Non siamo i chiari favoriti, bisogna essere cautamente ottimisti e soprattutto realisti. Di certo però faremo di tutto per partire davanti ”

Sul rinnovo fino al 2024 di Monza:

Vettel: “Ovviamente sono molto contento, non so cosa farò da qui a 5 anni, ma credo Monza sia un appuntamento che faccia naturalmente parte del calendario. Per la Ferrari il Gp d’Italia è la gara  più importante di tutta la stagione, ho anche tanti ricordi che mi ci legano personalmente: la mia vittoria nel 2008, la prima in assoluto in F1, quindi per me molto speciale, certo che se la dovessi vincere ora, sarebbe altrettanto bello perché farei felice tutti i tifosi.”

Leclerc: ”In nessun altro lungo si vede una passione come quella della gente di Monza, guidare qui per la Ferrari è unico, spero di poter essere ancora qui fra 5 anni”. Giovinazzi: “E’ un GP fantastico per me, lo guardavo fin da piccolo e stavolta sarà emozionante viverlo per la prima volta da pilota di F1. Nel 2016 qui ho vinto in GP2 partendo dal fondo e rimontando sino al primo posto, uno dei momenti migliori di tutta la mia carriera, tante persone verrano anche stavolta a tifare per me, spero in un buon risultato.” Gasly: “ La passione qui è senza eguali e la pista è molto bella” Hulkenberg: “Monza è una delle gare simbolo europee, giusto resti e a lungo”

Molto interessanti le dichiarazioni di Leclerc e Vettel sul loro rapporto, parole che vanno a definire un quadro di una squadra compatta e coesa: 

Leclerc: “Il rapporto che ho con Vettel è molto buono, un giusto compromesso fra collaborazione e competizione. Come è giusto che sia fra due piloti, quando siamo dentro la macchina ci vogliamo battere a vicenda, ma fuori ci scambiamo informazioni e parliamo molto, collaborando al meglio per il team, cercando di portare la vettura ad un livello migliore”.

A questo tema, si legano anche le parole di Charles sulla sua prima vittoria a SPA: “E’ stato un weekend con emozioni contrastanti per via di quanto accaduto sabato (la tragica morte di Anthoine Hubert, suo amico da sempre, al secondo giro della gara in F2, ndr), sapevamo di essere competitivi, ma anche di faticare sul passo gara rispetto a Mercedes, ma alla fine siamo rusvito a mettere insieme tutto; c’è stato un grande lavoro di squadra da parte mia ma sopratutto da Seb, che mi è stato di grande aiuto tenendo per un po’ Hamilton dietro”.

Vettel gli fa eco: “E’ positivo che e persone siano state sorprese dalle prestazioni di Leclerc, ma dentro il team era chiaro avesse parecchio potenziale, perché Charles ha fatto parte dell Ferrari Drivers Academy e anche il suo esordio in F1 con Alfa Romeo è stato molto buono. E’ bello  vedere che abbia subito trovato il passo dei migliori e per il team è fondamentale la nostra collaborazione. Lo scorso weekend per lui stato fondamentale con il primo successo, anche se l’atmosfera è stata distrutta dalla morte di Anthoine, ma sono certo che resterà per tanto tempo in F1 e conseguirà molte vittorie. Con Charles spingiamo nella stessa direzione: avere un giorni quella macchina che ci permetterà di lottare ovunque per la vittoria.”

Gasly, che conosce e si misura in pista con Leclerc da tempo. “Lo conosco da quando avevo otto anni, è sempre stato velocissimo ed al vertice di ogni categoria a cui abbia partecipato e, anche quando siamo stati compagni di squadra, lui mi stupiva sempre nelle nostre battaglie. E’ bello abbia dimostrato il suo valore con la sua prima vittoria, ne seguiranno altre”

E, sempre su SPA e Leclerc, una curiosità sul fatto abbia interagito davvero poco col team ai box: “Gli ingegneri credevano ci fosse un guasto alla radio, ma non parlavo perché non avevo niente da dire, loro mi fornivano le informazioni di cui avevo bisogno e io mi sono concentrato sul lavoro al volante.” Termina Charles sulla sensazioni di domenica: “Mi sono tolto un bel peso dalle spalle, aver vinto per la prima volta è un’iniezione di fiducia. E’ qualcosa che pare lontano finchè non ci arrivi, ora posso concentrami solo sul mio futuro.” 

Si ritorna sul nodo della sicurezza e della vie di fuga in asfalto.

Hulkenberg legge il tutto con chiarezza disarmante: “Le vie di fuga in asfalto invogliano a continuare a spingere perché non ci sono conseguenze immediate sulla macchina, è qualcosa che deve essere regolato. Possono accadere situazioni che sfuggano al controllo, specie nei primi giri della categorie minori dove i piloto sono ancora molto entusiasti  giovani. Bisogna customizzare le soluzioni di questo problema, cercando siano mirate per ogni curva.”

Vettel: ”Sulla sicurezza serve una risposta unitaria di tutti noi piloti. Ciò che è accaduto ad Hubert, andrà esaminato in modo adeguato e dettagliato, sarebbe sbagliato tirare le somme ora, ma di certo è andato tutto nel modo sbagliato con una concatenazione di eventi negativa che hanno condotto a quell’incidente. Tutti sabato e domenica abbiamo avuto momenti, guidando o andando in pista, in cui abbiamo riflettuto su cosa è accaduto, però, purtroppo, per qualche verso fa parte del motorsport che è pericoloso e del brivido che ne scaturisce. Sicuramente gli ultimi anni, con la scomparsa prima di Jules (Bianchi, ndr) e ora di Anthoine, sono stati una sveglia che dimostra cheta che se si è fatto tanto in termini di sicurezza, esistono aspetti su cui lavorare per migliorare: preferirei avere campionati più noiosi. se questo significasse poter portare indietro i piloti che ci hanno lasciato.”

Leclerc: “Sono sempre stato consapevole che questo è uno sport pericoloso, con queste velocità lo sai, ma ogni volta, quando salgo in macchina, la mia mentalità è sempre la stessa: tutti cerchiamo di dare il massimo, anche se ciò che accaduto è stato terribile e ha scioccato tutti, specie la nuova generazione di piloti che ha conosciuto una F1 molto più sicura rispetto a quella di diversi anni fa.”

Vettel si distingue anche per realismo: “Finora non abbiamo avuto la stagione che avremmo desiderato, abbiamo ben iniziato la seconda metà, ma Mercedes resta sempre la favorita perché è nella posizione di poter vincere ad ogni GP, è qualcosa che a noi manca e che dobbiamo raggiungere, è questo il punto.”

Sebastian è anche protagonista sulla discussione sul 2021 e il suo profondo cambio di regolamento: “Ancora non ci sono regole certe, per cui anche le foto che girano delle future vetture lasciano il tempo che trovano. Certo, per la prima volta noi piloti abbiamo voce in capitolo e saremo ascoltati, è importante: abbiamo spinto per le cose semplici e avere belle gare. Il 2021 sarà un’opportunità per la F1 e anche importante per la decisione sul mio futuro agonistico.”

Una riflessione di Giovinazzi, chiamato a rispondere sul perché ci sia voluto così tanto, dal 2011, a riavere un pilota italiano nella gara di casa: “Quando si inizia con i kart si molto giovani e già si sogna la F1, il problema è che diventato economicamente molto dispendioso e quindi in molti faticano a fare il salto successivo, in Formula 4. Serve più sostegno; io ho fatto molti sacrifici e sono stato fortunato  trovare chi ha creduti in me. In generale credo sia un discorso valido non solo per noi piloti italiani, ma anche per altri Paesi.”

Gasly: “E’ stato per me un periodo molto intenso ed impegnativo, tornare in Toro Rosso ha significato misurare con mate novità nel team e con un nuovo staff che seguite la mia vettura. A SPA è stato molto difficile trovare la concentrazione dopo quanto successo ad Hubert, il lavoro mentale è stato arduo. Per me in questo momento è essenziale esprimermi bene e non è affatto più rilassante guidare una Toro Rosso piuttosto che una Red Bull perché si vuol sempre dare il massimo alla medesima maniera.”

E, infine, Hulkenberg sul suo futuro: “Ci sono delle conversazioni in atto, non ho fretta di firmare tanto per farlo, voglio ci siano prospettive sportive.”

Adesso manca solo la velocità di Monza a dirci quali saranno i valori in campo, domani si inizia con le prove libere: FP1 ore 11; FP2 ore 15.

Autore: Elisa Rubertelli@Nerys_

Foto: Alfa Romeo, Ferrari

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Elisa Rubertelli