Le qualifiche di oggi hanno confermato il fatto. La Ferrari SF90 al momento è la vettura da battere. Dopo il brillante Gran Premio di Singapore in molti avevano sollevato dubbi sulle prestazioni della Rossa. La realtà però parla chiaro, descrivendo una vettura italiana rinata dalle ceneri. Gli studi accurati, svolti dai tecnici di Maranello durante parecchi mesi, hanno finalmente dato i loro frutti. Malgrado la Mercedes goda di un vantaggio molto ampio, peraltro facile da gestire per il resto del campionato, la storica scuderia non molla.
Leclerc conquista una pole eccezionale rifilando la bellezza di 4 decimi alla W10 di Hamilton. Vettel, più in difficoltà rispetto al compagno di squadra, si deve accontentare di un terzo posto. Una sessione un pò pasticciata quella del tedesco che, tra errori e la bandiera rossa durante la Q1, si è complicata più del previsto. Tutto sommato scattare dalla terza piazza non è poi sposi male a Sochi. L’obiettivo è quello di superare l’inglese, per garantire una gara più comoda ad entrambe le vetture del Cavallino.
Non benissimo l’altra freccia d’argento di Valtteri Bottas che, nonostante le buone premesse, delude. Il finlandese infatti non va oltre il 5 tempo, beccandosi ben 1 secondo da Leclerc. Limita i danni Max Verstappen conquistando la 4 posizione. L’olandese dovrà scontare una penalità per la sostituzione del motore, pagando 5 posti sulla griglia.
GP Russia Analisi qualifiche: primo settore
La Ferrari, rispetto alla giornata di ieri, ha scaricato aerodinamicamente la SF90 utilizzando, a partire dalle FP3, un’ala posteriore a cucchiaio. Questo gli ha permesso di “volare” nel T1. Se analizziamo i singoli settori, possiamo notare che, Leclerc, ha costruito la sua quarta pole consecutiva, principalmente nel primo tratto di pista, avvalendosi della maggior velocità della sua vettura.
A differenza di altre occasioni però, il delta di velocità massima tra la Ferrari Mercedes è risultato piuttosto limitato (solo 2 km/h in favore della Rossa). Ciò nonostante Leclerc è riuscito ugualmente a creare un gap su Hamilton e Bottas superiore ai 4 decimi. Questo sta a significare che, la Power Unit Ferrari, ha un grosso vantaggio su quella anglo-tedesca specialmente nella prima fase del rettifilo, dovuto probabilmente ad un sistema ibrido molto più performante.
GP Russia Analisi qualifiche: secondo settore
Anche nel secondo settore la Ferrari è stata la vettura più performante ma, in questa tratto di pista, la Mercedes è stata abbastanza vicina come prestazioni. Hamilton ha perso pochissimi centesimi su Vettel, mentre Leclerc è riuscito ugualmente a guadagnarne 2.
GP Russia Analisi qualifiche: terzo settore
Nel terzo settore, formato da curve lente a 90°, la Ferrari ha sofferto anche se la Mercedes non è riuscita a recuperare il gap che aveva accusato nei primi due settori. La prestazione di Leclerc infatti è stata comunque molto positiva, riuscendo a giurare a poco più di 2 decimi dal miglior tempo dell’inglese. In questo tratto finale, la SF90, è sembrata arrivare con qualche problema di surriscaldamento agli pneumatici posteriori. Questo lo si è visto chiaramente nel giro di Leclerc dove, la sua vettura, scivolava parecchio.
GP Russia Analisi qualifiche: conclusioni
Per la gara di domani sarà fondamentale la partenza visto che, Ferrari e Mercedes, hanno scelto di utilizzare allo start due compound diversi. Leclerc e Vettel monteranno le Soft mentre, Hamilton e Bottas, utilizzeranno le Medium. Gomme medie che potrebbero essere un problema alla partenza visto che, la Soft, garantisce ai piloti un extra grip che le “gialle” non hanno. Di questo dovrà cercare di approfittarne Vettel che, alla prima curva, proverà a scavalcare la Mercedes di Hamilton. Sfruttando la velocità della SF90, visto la retta di 890 m, tutto è possibile. Il via sarà fondamentale anche per Lewis che, pur con gomme che non lo avvantaggiano, dovrà cercare di mettere pressione a Leclerc sfruttando la scia della Rossa.
Autore egrafici: Cristiano Sonton – @csponton
Co-autore: Alessandro Arcari – @berrageizf1
Foto: Ferrari – F1