Formula 1

Leclerc vince un rocambolesco GP d’Italia

Gran Premio d’Italia atto settantesimo. Sui lunghi rettilinei di Monza intervallati da epiche curve entrate nella storia della Formula Uno la Ferrari è chiamata a confermarsi dopo la trionfante trasferta belga che ha regalato la prima vittoria in carriera a Charles Leclerc. Proprio quest’ultimo si presenta in testa al plotone in virtù di una pole position ottenuta dopo una turno di qualifiche la cui Q3 può essere comodamente definita delirante (qui il report). Dopo le prime schermaglie verbali tra i suoi due alfieri (Seb non ha troppo gradito il mancato gioco di squadra, incolpando così il compagno per non aver spinto nel giro di lancio), la Ferrari prova a capitalizzare la gara di casa nel novantesimo anniversario dalla sua fondazione. La Mercedes tenterà di spezzare l’idillio tra la Scuderia e i suoi caldissimi tifosi confermandosi mattatrice tra i cordoli del parco che sorge intorno al fiume Lambro. Più staccata – e con poche chance di vittoria – la Red Bull: Albon è rimasto invischiato – e penalizzato – nel “mischione” delle fasi finali della Q3; Verstappen è stato limitato dalla sostituzione della power unit Honda con annessa penalizzazione in griglia. Vediamo cosa ha raccontato la pista.

Le Frecce Tricolore in volo su Monza

La gara, dopo i timori di ieri, parte su pista asciutta ma quasi del tutto “green” visto che è stata ripulita da una pioggia battente caduta durante la notte. Allo spegnimento delle luci rosse buono spunto di Hamilton che, però, sull’abbrivio cede il passo a Leclerc che mantiene la prima posizione. Bottas insidia il compagno alla Prima Variante ma alza il piede per evitare patatrac. Vettel subisce il sorpasso alla Roggia da Hulkenberg ma risponde immediatamente alla prima variante per riprendersi la questa posizione. Là dietro Verstappen incappa in un quasi contatto con Perez ed è costretto a uscire in maniera dura sul prato. Ala rotta, rientro ai box e sostituzione del muso. Week end maledetto per l’olandese che partiva diciottesimo per la sostituzione della power unit Honda. Un back to back nerissimo per il talento della Red Bull.

Al giro tre Albon e Sainz danno spettacolo. Il thailandese sopravanza lo spagnolo alla Roggia, Sainz replica alla prima di Lesmo: contatto tra i due con la Red Bull che va in ghiaia ma senza subire apparenti danni. Ne approfitta Giovinazzi che sale al nono posto.

Al giro 5 Daniel Ricciardo fa fuori il compagno di squadra alla Prima Variante. Le due Renault subiscono già quattro secondi di distacco da Vettel che intanto si fa vedere negli specchietti di Bottas.

Al giro sei l’ennesimo disastro di Vettel: prima si gira da solo (cosa non nuova per il tedesco) alla Ascari, poi rientra in pista in maniera sciagurata e impatta sull’accorrente Stroll. Manovra folle che determinerà certe sanzioni. Il canadese, nel riprendere la pista, fa la stessa rischiosissima operazione del tedesco e manda sull’erba una Toro Rosso.

Al dodicesimo giro arriva la comunicazione dei commissari che comminano al tedesco della Ferrari dieci secondi penalità. Decisione inevitabile per una manovra che poteva avere conseguenze molto serie. Il tedesco si ferma al quattordicesimo giro per scontare i dieci secondi e per montare gomme hard. Probabilmente il quattro volte campione del mondo, che è doppiato, andrà fino in fondo.

Al giro 16 comunicata la penalità anche per Stroll per essere entrato in pista in maniera poco sicura: drive through per lui (sanzione scontata al giro successivo). Intanto Verstappen si sbarazza di Kimi Raikkonen ed è quindicesimo.

L’improvvido ingresso in pista di Lance Stroll

Al festival dei penalizzati si aggiunge anche Alexander Albon che tagli la prima variante. Cinque secondi per lui mentre è in settima posizione a cercare di salvare l’onore di una Red Bull che dopo la pausa estiva è lontana parante di quella vista a luglio.

Hamilton ai box al giro 20 per provare l’undercut su Leclerc mentre Raikkonen viene penalizzato di 10 secondi per un’errata scelta di gomme. Intanto il monegasco della Ferrari prova lo strappo per poi fermarsi al giro successivo. La Ferrari n°16 monta gomma bianca e riesce a stare davanti ad Hamilton.

Al giro 23 Hamilton è incollato a Leclerc e prova a farsi vedere in fondo al rettilineo principale. In questa tornata il duello si accende. Prima i due fanno fuori Hulkenberg che si trova in mezzo, poi, alla Roggia, il ferrarista stringe Hamilton che si era affiancato all’esterno e va per prati. Il campione del mondo rientra in pista e si lamenta della manovra che determina un warning per il monegasco.

Al giro 26 la coppia infuocata si sbarazza di Ricciardo. Nel frattempo Bottas allunga molto il primo stint e si mantene in prima posizione. Strategia, quella del finnico, che potrebbe premiarlo a fine gara.

Al passaggio ventottesimo Bottas va ai box per montare le gomme medium. Il finlandese riparte in quarta posizione che presto diventerà terza per la preannunciata sosta di Ricciardo. Nello stesso passaggio si ferma Norris al quale non fissano bene una gomma. E’ virtual safety car che termina sopo pochi secondi.

Kvyat termina la sua gara all’uscita della Prima Variante per un problema al motore al trentunesimo giro per la seconda VSC in pochi minuti. Da segnalare, in questo momento, la sesta posizione di un ottimo Antonio Giovinazzi.

Kvyat nel momento in cui parcheggia la sua Toro Rosso

Al giro 36 Leclerc va alla Prima Variante dritto incalzato da Hamilton. Rientro in pista ancora davanti al campione del mondo che si lamenta per la manovra ritenuta improvvida. La giuria di gara comunica di aver notato l’episodio per un Leclerc che è già sotto warning. I commissari ritengono tutto lecito: il duello può continuare mentre Hamilton si lamenta per le gomme che iniziano a dare problemi.

Al giro 42 è Hamilton a commettere un errore fatale: va lungo alla Prima Variante e cede la posizione a Valtteri Bottas che si mette a caccia di Leclerc. In questo momento la W10 n°77 è la vettura più veloce in pista.
Nella tornata successiva Vettel va ai box per la terza sosta e per provare a fare il giro veloce della gara.

A tre giri dalla fine Lewis Hamilton si riporta ai box per montare le gomme soft e provare a prendersi il giro veloce. Cosa che farà alla penultima tornata.

Charles Leclerc riesce nell’opera di vincere il secondo GP di fila con annesse pole position. Il monegasco si lancia definitivamente verso il ruolo di prima guida in seno al team, complice una gara disastrosa di un Sebastian Vettel che deve tenere a bada i demoni che si affastellano nel proprio cervello. E’ comunque tripudio per una Ferrari che mancava dal gradino più alto del podio in Italia dal 2010, quando fu Fernando Alonso a prendersi la posta in palio.
La gara del giovane alfiere rosso è un capolavoro di guida in difesa. Una maturità incredibile per un pilota che scriverà pagine importanti di motorsport. Plauso anche alla Ferrari che, contravvenendo ad ogni pronostico, monta le gomme hard per la seconda fase di gara: mossa vincente su una Mercedes ancora una volta non perfetta nella strategia dopo chi errorini del Belgio.
Il podio è completato da Valtteri Bottas che rosicchia qualche punticino a Lewis Hamilton (3°) che, complice la pessima gara di Vettel e l’ottavo posto di Verstappen, si avvicina di un altro passo al sesto titolo.

A punti una grande Ricciardo che precede Hulkenberg. E’ festa Renault che piazza due macchine in quarta e quinta posizione mostrando velocità di punta molto interessanti. Sesto è Albon che precede Perez, Verstappen, Giovinazzi e Norris a chiudere la decina che va a punti.
Prossimo appuntamento iridato tra due settimane a Singapore per la prima gara della trasferta asiatica.

Autore: Diego Catalano@diegocat1977

Foto:
Alessandro Arcari – @berrageizf1
F1 – @F1

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Pubblicato da
Diego Catalano